misureaudio ha scritto:Illuminante, se si parla di corretta distinzione tra misure, ancorché sofisticate al punto di tener conto della NON invarianza (spaziale nel caso), e considerazioni derivanti dal giudizio sintetico umano sulla qualità percepita di un'immagine:
http://www.marcocavina.com/tutorials/MTF/00_pag.htmTrovate un equivalente, anche solo alla lontana, nel panorama hi-fi?
Molto spesso, per quantificare oggettivamente (concetto in realtà astratto ed improprio)basta l'incipit di cui al link per capire che chi scrive un poco di cervello ce l'ha!
Non invarianza a parte la misura ha un SIGNIFICATO che gli attribuisce l'uomo, un metro è un metro identico al campione di Sevres
se un conduttore dista un metro PERFETTO da un altro conduttore la corrente non passa.
Che importanza può avere l'infinita perfezione della misura se essa quantifica un effetto infinitamente grande?
Che importanza può avere un abnome errore se esso quantifica il medesimo effetto di ampiezza infinita?
C'è poi la teoria degli errori a mitigare le pretese della misura, per chi ha usato una bilancia analitica il concetto è del tutto chiaro ed infine c'è di mezzo la corrispondenza
tra misura e modellizzazione del fenomeno descritto dalla misura.....
che io sappia l'approssimazione è a dir poco pecoreccia in pressochè tutti i campi della scienza, a meno di non scheletrizzare il fenomeno.
con questo non si vuole dire che la misura non serve, tutt'altro, si vuole dire che la misura in mano a gente senza cervello è una bomba innescata.
e guarda caso quando la misura serve e serve conoscere la FISICA non ci trovi nessuno, in aifai NON CI TROVI NESSUNO dallo scienziato del massachussets, tale amar bose, all'ultimo dei cretini francognoni o giufà gefrusti.