Qualcuno sta a sentire... non sono però i soliti malati, sono persone affascinate casomai da quello che sentono per la prima volta o stupiti per l'ambaradan che si trovano davanti appena entrati in sala d'ascolto.
Mi è capitato poco tempo fa con il cugino di mia moglie... avvocato e di un suo amico giudice... abbiamo parlato per tutta la sera e da allora non fanno che lavorare intorno ai loro sistemini con appagamento crescente. Quando rientro andrò a vedere cosa hanno combinato ma la passione che fanno passare al telefono, praticamente tutti i giorni, è per me già fonte di soddisfazione.
Si fermeranno certo, ma questo è a mio avviso segno tangibile dell'inutilità di "manifestarsi" dentro i soliti consessi e di rivolgere casomai l'attenzione e le energie verso chi voglia davvero ascoltare.
La strada è impervia e faticosissima e solo la veicolazione delle idee oltre i nostri confini nazionali può forse far intravedere uno spiraglio di luce, in mancanza di questo... che devo dire, resteremo i soliti amici a divertirci a fare le nostre cose.
A volte mi illudo dentro che tutto può ancora cambiare, che le persone quando sbattono la testona su concetti elementari ne devono prendere atto, per forza... altre volte mi rassegno all'evidenza che si palesa sempre più spesso... questi non vogliono godere della musica, non ne vogliono portar fuori i significati, non vogliono un suono "bello". Vogliono giocare con gli apparecchi, vogliono fare le "prove", vogliono vivere la castrazione dentro la quale sono stati messi in assoluta libertà, anche a costo dell'insoddisfazione. Poi abbandonano, appena subentra un altro gioco, un'altra passione. E quanti ne abbiamo visti....
Personalmente dopo 3/4 anni che parlo di queste cose mi incazzo sempre di più quando trovo la disonestà intellettuale diventando oltremodo sempre più intransigente. Comprendo bene come si possa sentire Lorenzo dopo tutti questi anni.
Ammiro il suo entusiasmo che non si è fatto scalfire di un micron da questo folle mondo e continua la sua battaglia come un novello Don Chisciotte.
E' battaglia di idee, di onestà e di scienza e per quanto mi riguarda e per le mie possibilità non potrò che stare dalla sua parte. E non chiametemi Sancho Panza!
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ale