a. Francesco Pesavento sarebbe in grado di sostituirti in tutte le fasi della registrazione o in qualcuna di esse?
M.L. Attualmente no.
M.L. Direi…cogliere nel tempo più breve possibile le caratteristiche sonore salienti dell’ambiente in cui dovrà essere fatta la registrazione. Ciò significa capire in fretta dove si dovrà collocare la coppia di microfoni stereo di riferimento. In base alla corretta collocazione della coppia stereo di riferimento, che è responsabile del settantacinque per cento del suono…
(SETTANTACINQUE)
a. Ah, però…
M.L. Sì, è così. Allora anche se successivamente io aggiungo ventiquattro microfoni, il resto sono puri dettagli, fisime, ricerca di perfezionismo.
a. E tu quanto tempo impieghi a collocare in maniera perfetta la coppia stereo di riferimento?
M.L. Un’ora, un’ora e mezza. Se ho fortuna anche dieci minuti. Naturalmente si parla di una sala che non ho mai visto in vita mia. Se è una sala conosciuta il problema non si pone.
a. Ti va di parlare di Giulio Cesare Ricci?
M.L. Certamente.
M.L. Io e Matteo Costa, il mio alter ego tecnico in Velut Luna, controlliamo le registrazioni con due cuffie dal suono molto diverso: lui con una Sony ed io con una Beyer. Eppure perveniamo immancabilmente agli stessi risultati. Perché i canoni sono i medesimi e le linee fondamentali pure. Io penso che quello che accomuni il sottoscritto e Giulio Cesare Ricci sia un certo substrato, un certo humus culturale, la stessa base umanistica…
M.L. Tanti. Ce n’è uno in particolare, sebbene con gli anni abbia imparato a superarlo, in qualche modo: è la mancata laurea. Ci tengo che questo sia scritto nell’intervista: non per la laurea in sé, che non mi sarebbe servita e tuttora non mi servirebbe a nulla, ma perché è l’unico traguardo che io ho mancato. E ciò per lungo tempo ha causato in me un senso di angoscia e di malessere.
M.L. Sì, perché l’audiofilo è una persona curiosa, senza le barriere culturali di alcuni musicofili e melomani. Poi certo gli audiofili hanno vari difetti che mi fanno anche stizzire.
a. Sei un mito davvero. Grazie e buona fortuna.
Alberto O.
tran quoc ha scritto:a. Sei un mito davvero. Grazie e buona fortuna.
Alberto O.
peccato non conoscere cognome e faccia di questo TESTADICAZZO OSCENO dell'O'TRIBOLA
uno dei più OSCENI e TRUCIDI sudditi del ggheddafi bebboide finora visto sulla scena di recchia
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