Hai già corretto il tiro chiarendo in buona parte il concetto. Concordo con te sulle problematiche attuali sulla deriva della compressione.
satanista e juventino del grande torino
Hai già corretto il tiro chiarendo in buona parte il concetto. Concordo con te sulle problematiche attuali sulla deriva della compressione.
satanista e juventino del grande torino
Peraltro molte etichette di classica e jazz non ricorrono a compressioni se non in minima parte e anche su questo ci sarebbe da dibattere; molti abili fonici sostengono che un pizzico ci vuole comunque per rendere complessivamente più intelligibile il tutto...
juventino del grande torino, SATANICO di scudetti di calcio del pallone
In quanto a compressione si sa che veniva usata da sempre in era pre-digitale, il supporto vinilico col suo intrinseco rumore più di tanto non può arrivare, così come l'udibilissimo l'hiss di fondo dei nastri di certe registrazioni tanto celebrate...
Resta la piacevolezza cromatica dell'analogico, ne godiamo tutti noi possessori di un gira ma non chiamamola superiorità, tutto qui,
juventino-laziale
L'argomento del thread sono le frecce ...le FECCIE ...dell'alta efficienza, non vi è relazione con il tipo di sorgente se non per i partigiani sostenitori dell'una e dell'altra fazione, analogica o digitale che sia
tran quoc ha scritto:L'argomento del thread sono le frecce ...le FECCIE ...dell'alta efficienza, non vi è relazione con il tipo di sorgente se non per i partigiani sostenitori dell'una e dell'altra fazione, analogica o digitale che sia
hhhhabbi sempre visto aldino come un grande uomo....
non vi è relazione ...
se lo dice aldino...
flamenko
La bestia immonda della compressione (ma perché dimentichiamo l’espansione?) ma vivaddio che l’hanno inventata! Abbiamo dimenticato i tempi in cui si osannava il Burwen Noise Eliminator, dbx,Dolby, come invenzioni del secolo per eliminare rumore o sgradite frequenze in un segnale? Era negativa questa ricerca? Non mi pare, semmai Il punto è la degenerazione nell’uso di compressori e altre mille diavolerie che è venuta fuori con l’avvento del cd perché rende tutto più semplice in entrata ed uscita intervenire meccanicamente intorno ai 70 db per un prodotto che risulti mediamente, mercatalmente, accettabile.
Compressione, espansione, interventi in enfasi e deenfasi sono l’abc di qualsiasi registrazione del suono che meriti questo nome e restano interventi necessari, a tecnologia data, per assicurare che il suono di un ottone riprodotto dia proprio l’idea del metallo, il tamburo quello della pelle, ecc ecc...il martelletto del pianoforte pensiamo sia catturabile solo col miglior microfono davanti?
Chiedete a un fonico o a un ingegnere del suono...poi provate a immaginare una registrazione senza alcuno di questi interventi, c’è da piangere, o veramente crediamo alle registrazioni “natural sound” ? Dai...
Quindi, per come la vedo io, il tema non è tanto vinile vs digitale quanto eccellente, ottima, buona vs accettabile, cattiva, pessima registrazione. Ovviamente in relazione ad un impianto che sia rivelatore o meno, e l’alta efficienza, cava sans dire, lo è di più.
a tecnologia data
flamenko flaminkia
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