E' dell'acustica ambientale la colpa della cavofilia?
Potrebbe almeno in parte essere così come potrebbero essere fondati e non dettati da suggestione i commenti degli ascoltatori che sentono differenze cambiando un cavo di alimentazione.
Supponiamo che un ascoltatore faccia un confronto ascoltando prima l'impianto con il cavo di alimentazione A... dopo il tempo necessario si alza, cambia il cavo di alimentazione con quello B e torna a sedersi ma in una posizione diversa di 10 o 20 centimetri.
Se si tratta di un buon ascoltatore noterà differenze reali... causate però dalla leggermente diversa posizione che comporta una diversa risposta, quella che segue ad esempio è una misurazione a 30 cm. di distanza che mostra differenze di diversi dB e di gran lunga superiori a quelle infinitesimali o piuttosto inesistenti create dal cavo.
E' solo una ipotesi naturalmente...
ciao Flavio
http://audioitalia.mondoforum.com/viewt ... 751#p10875
c'è flavio...
innanzi tutto è bene guardare bene la faccia di flavio fellah...uh...uh...acallà...
poi bisogna ricordare l'insegnamento del giussani sulle punte e similia, ci mostrò con fatti di scienza pre-majandea come lo spostamento in altezza comportasse la variantezza
non si peritò...ops...non si ingegnerò di ascoltare punte-non punte...device-non device...portandoli ambo alla stessa quota
se il device non porta ALTRA differenza che la quota, anche l'altro marmolegnopiponata non porta differenza che la sola quota
l'eventuale differenza ( ascolto, misura) sarebbe a quota neutralizzata
poi c'è tutta la storia dell'orientamento zen lorenzo e della tacchia del suo amico wasky ma il PROGRAMMA si fa wasto forbicioso ed è meglio soprassedere
riepilogo: testa inchiodata e ascoltatori di pari altezza, se non sei all'ALTEZZA del bebbo senti tutta una cosa diversa
e lui giussani per pochi centimetri non era all'altezza del bebbo e però ambo stavano seduti entro lo 0,1 dB...