saperusa 31. July
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Devo dare ragione ad Emanuele, non succede spesso, ma ha perfettamente ragione.
I cavi di potenza a seguito della segnale che scorre all'interno dei conduttori e a causa dei picchi di corrente ai quali sono sottoposti sono soggetti a delle micro vibrazioni
perfettamente misurabili ( chiedere a gefrusti bonboneo) , legate ovviamente alla corrente che li attraversa.
Ovvio,. lo spero, che se parliamo di un cavo di potenza attaccato ad un mono triodo con valori di corrente bassissimi le particolarità cosstruttive saranno diverse rispetto ad un cavo che sta attaccato ad un Krell con picchi di corrente da una trentina di ampere.
Se uno volesse togliersi lo sfizio oggi con circa 500 euro
si prende un accelerometro e con il sensore giusto posizionato all'interno del cavo si potrebbe togliere tutti i dubbi.
Il modello che descrive una relazione tra queste micro vibrazioni e la corrente utilizzando magari un generatore di funzioni complesse in modo da avere una ripetibilità della misura e in modo da definire
un modello matematico, dico subito, ma credo sia intuitivo non è un modello lineare e se lo è, vale solo
in un determinato intorno, un pò come il modello descrittivo di una molla.
Quindi i costruttori di cavi tengono conto anche di questa problematica che in genere affrontano con del materiale smorzante che mettono tra la guaina esterna ed il gruppo di conduttori unito magari a delle
camicie contenitive lungo tutti i conduttori, in genere in cotone che è
IGROSCOPICO.
S.andro perusini
http://forum.videohifi.com/discussion/c ... nt_6086151non bisogna perderlo di vista neppure un minuto, giorno e notte!
ernesto, io faccio il turno di notte ma tu devi seguirlo di giorno