Ieri stavo accingendomi ad inscatolare un Radford Woodside STA 35 Renaissance di un amico del Forum, apparecchio cui avevo fatto qualche intervento di manutenzione straordinaria.
Avevo lasciato acceso questo finale, nei giorni precedenti, per almeno qualche decina di ore, con musica di sottofondo, per testarne l'affidabilità e non si erano apparentemente palesati problemi.
Prima dello spegnimento ho deciso di "tirargli un po' il collo" per vedere fin dove poteva arrivare; risultato: un canale percepibilmente distorto e a livello inferiore all'altro, a causa di un accentuato sbilanciamento del circuito sfasatore.
Rapido controllo: valvole a posto, tensioni di alimentazione a posto, non possono essere che i condensatori che riferiscono a massa (in alternata) il circuito dello sfasatore.
Controllo in sito degli stessi e sono tutti perfetti, entro le tolleranze.
Mi rompo la testa per oltre un'ora, controllando tutte le polarizzazioni in continua (vanno bene) e rifacendo le saldature degli zoccoli valvola, che avevo cambiato: ancora nulla.
Decido allora di controllare, con segnale di test, i livelli di tensione in alternata sui punti critici: toccando la saldatura di uno dei condensatori torna tutto perfettamente posto.
Non era una saldatura fredda, ma proprio un errore palese di montaggio del circuito (tutti i c.s. dei Radford che ho avuto modo di vedere sono montati malissimo): chi aveva montato il circuito aveva rasato i reofori a filo stampato prima della saldatura.
In realtà i reofori dei componenti di circuiti valvolari montati a c.s. andrebbero piegati sulla traccia, poi tranciati e poi saldati, in modo che il loro peso sia sostenuto dalla traccia dello stampato. Ricordo che la GBC, illo tempore, vendeva proprio una pinza speciale che faceva questo.
Il componente in questione era invece "incollato" alla pista da un velo di stagno , spesso probabilmente alcuni centesimi di mm; la manipolazione dello stampato, effettuata per il cambio degli zoccoli valvola e poi dei tubi, aveva "scollato" il velo di saldatura e annullato il contatto.
Paradossalmente non mi sarei accorto così facilmente del problema se non avessi eliminato il condensatore di bypass saldato in parallelo; il circuito avrebbe continuato a funzionare regolarmente, solo con i bassi più "leggerini" e con nessuna distorsione alle medie ed alte frequenze.
Per cui:
se - sul vostro Radford Woodside- eliminate i condensatori di bypass in parallelo ai condensatori dello sfasatore, controllate che il sottostante condensatore (tipicamente 0,47 uF o 0,68 uF) abbia i reofori ben fissati al c.s., dissaldandoli, forzandoli verso il foro con una pinza e poi risaldandoli.
Su cinque Radford Woodside che mi sono passati per le mani, ho trovato almeno una dozzina di saldature "fredde"; in generale esse non ne impedivano il funzionamento approssimato, ma -in due casi- esse erano potenzialmente letali per l'apparato (in questo caso e in un caso in cui uno dei resistori di bias era mal saldato, causando la "sfiammatura" della relativa valvola finale).
Paolo