Testina DE CAZZO e stilo di vita da BARBONE MALATO
Ovviamente la testina utilizzata ha grande rilevanza ma, le variabili (e i prezzi…) in gioco sono tali e tante che si è costretti ad ascoltare solo un numero limitato di modelli per affrontare una scelta. Per quanto chi vi scrive possa essere
una voce fuori dal coro nell’affermarlo, sostengo da decenni
la superiorità delle (migliori) testine MM rispetto alle MC…spesso ottime solo ad esaltare la gamma alta con picchi di risonanza piuttosto marcati (che
fanno presto breccia su chi ( SUCCHI----DI FRUTTA...MANGIA LA MELA!) non ha molta familiarità con la sonorità strumentale). I supposti vantaggi in termini di leggerezza dell’equipaggio mobile si sono presto rivelati
molto più teorici che pratici: lo dimostra
in modo lampante il peso di lettura necessario alla tracciabilità…decisamente in favore delle MM. C’è però un aspetto che ha determinato l’affermazione delle MC : il costo…ed il margine (decisamente maggiore) di
guadagno da parte di chi le vende. In passato provai diverse MC (vedi gli “apparecchi provati”) ma sono sempre tornato ad alcune MM Shure d’epoca…eccellenti come sonorità
per le mie orecchie con drendro IL FRASTUONO CCI ( acufeni di pazzia scomposta in frequenze majandi) . Un aspetto rilevante sul suono è inoltre la scelta del peso di lettura: più si aumenta meglio traccia la puntina ma, su tutte le testine, si viene al contempo a perdere
ricchezza armonica. Occorre quindi trovare un compromesso tra sonorità e tracciamento e questo è tanto più semplice quanto migliore è la tracciabilità della testina utilizzata: provate a trovare una MC che traccia a 0,75 grammi di peso come invece fa una vecchia Shure…un aspetto che determina un’usura pressochè nulla dei solchi che invece vengono “arati” da testine (talvolta anche molto costose) che spesso presentano pesi di lettura superiori ai 2gr. Personalmente mi ritrovo ad essere
contro corrente anche per quanto riguarda
il taglio della puntina. Ci sono molteplici tagli disponibili sul mercato (conico, ellittico, iperellittico, shibata, line contact, etc etc ), l’area di contatto di alcuni tagli è riportata a seguito.
[color=#FF0000][color=#FF0000]“L’orecchio è sovrano” [/color][/color]per cui al di la delle
elucubrazioni mentali, anche su questo aspetto l’unica possibile verifica è l’ascolto.
Personalmente ho avuto modo di effettuare diversi confronti a parità di testina, sia su una
vecchia Elac che su alcune Shure, tra i differenti stili previsti per le medesime:
-a confronto stilo ellittico e Van den Hul con testina Elac (non ricordo il modello)
-a confronto stilo conico ed ellittico con testina Shure M75
-a confronto stilo conico ed iperellittico con testina Shure V15IV
L’ellittico era più musicale del Van den Hul e tra ellittico
e conico quest’ultimo era piuttosto nettamente preferibile.Non è un caso che una delle testine a bobina mobile più apprezzate sia la DL103 Denon…che ha stilo conico (caso raro tra le MC).
Altro aspetto che cambia in modo sensibile il modo di suonare è il VTA (Vertical Tracking Angle) ed il correlato SRA (stylus Rake Angle), vedete entrambi in figura. Per riuscire ad estrapolare quante più informazioni possibili dal solco, il VTA dovrebbe coincidere con quello previsto dallo standard di incisione. Tale angolo dagli anni 70 venne a subire una variante passando da un VTA di 15° (non è un caso che le Shure V15 si chiamassero in tal modo…) ad un VTA di 20°. Ovviamente non conoscendo quali sono i dischi incisi in un modo e quali nell’altro (ne potendo variare il VTA in funzione del disco ascoltato…) non potremo che limitarci ad installare la nostra testina in condizioni normalmente allineate, ovvero con il braccio perfettamente parallelo al disco. Se però vi piace sperimentare e/o in caso il vostro giradischi permetta la regolazione del VTA in modo semplice, potete provare ad aumentare o diminuire l’angolo (ovvero alzare o abbassare l’articolazione del braccio) rispetto alla regolazione standard per ascoltare la differenza. Per chi non ha la regolazione del VTA sul suo braccio ma utilizza uno shell a L sul proprio giradischi tale regolazione è possibile effettuarla anche semplicemente
piegando leggerissimamente la “L” dello shell…certo non è una regolazione molto ortodossa (e non si può fare infinite volte altrimenti lo shell si rompe…
) ma funziona egregiamente (occorre però in tal caso avere due shell e due testine identiche per fare i confronti del caso).