sponsor ha scritto:Telstar ha scritto:Philips ha scritto:Circa il doppio cieco in medicina, io ne so quanto te, cioè non sono un esperto del settore.
Ma sbagli ancora (per me) quando insisti sulle condizioni diverse. Nessuno deve essere individualmente nelle stesse condizioni, ma i due gruppi devono essere omologhi. I test di significatività sono matematici, probabilistici.
A mio avviso, il problema del doppio cieco in hi-fi è che N è troppo piccolo.
Se già lo è per gli studi medici finanziati da ingenti $omme di denaro, figuriamoci nel nostro piccolo, dove le risorse sono estremamente limitate.
Il problema delle dimensioni del campione statistico si pone quando la metodologia è accettata. In questo caso a mio avviso il problema invece è metodologico, ovvero il doppio cieco, a prescindere dal campione statistico, è inefficace al fine del confronto. Il punto chiave è COSA vogliamo confrontare.
Vista e udito forniscono all'individuo le strutture base su cui rielaborare il concetto di spazio e di tempo: fissiamo l'attenzione sul tempo. Il confronto in ambito scientifico si basa sulla cosiddetta misura, o sull'osservazione, che tecnicamente può avvenire solo nella contemporaneità, ovvero se c'è la possibilità di confrontare nel medesimo istante di accadimento un fatto/oggetto con un campione (o con un criterio verbalmente esprimibile e condiviso) e memorizzarne la lettura (riconoscibile come numero o anche, nel caso di criterio, con un grado qualitativo di adeguatezza al criterio in oggetto). In tal modo si estrapola la misura dalla coscienza, ovvero dal flusso temporale di accadimento: a questa estrapolazione attribuiamo la qualità dell'oggettività. Tuttavia le esperienze emotive, e quindi anche il suono musicale, possono esistere nella coscienza soltanto come accadimento (tempo) in atto. Siamo in grado di confrontare due tramonti? Se misuriamo radianza, spettri etc. e possiamo dire con assoluta certezza che dal punto di vita delle misure il tramonto di oggi è identico a quello di ieri, tuttavia questo basta a dire che l'esperienza della nostra coscienza è stata la medesima? Non basta perché i tempi non sono mai ripetibili, quindi a livello di coscienza ogni evento è unico e appartiene al suo tempo di esistenza.
Attenzione perché qui il discorso va ben oltre il doppio cieco: qui si postula la inconfrontabilità tra due suoni del medesimo disco riprodotti in due tempi diversi. Il che non vuol dire che non abbiamo strumenti di valutazione... li abbiamo se, in ambiente controllato, sappiamo cosa osservare nel momento in cui il suono viene riprodotto. In realtà il concetto di confronto come tale andrebbe secondo me abolito, per lasciare il posto ad una valutazione della correttezza del suono in atto. Quindi "osservare" quanto accade non in modo generico, ma con dei precisi criteri di valutazione del suono. Qui l'oggettività deriva dal confronto in tempo reale tra ciò che si ascolta e il criterio di valutazione.
Concetti che gradirebbero un contributo di messa a punto...
Andava più veloce patrese alla curva velocissima prima della frenata della rivazza o andavano più veloci gli altri?
Me lo sono chiesto giro dopo giro, arrivava lui ed era un fulmine; sarà stata la stabilità della vettura (forse più precaria), la traiettoria, i colori bianco-blu della macchina, sarà stato chissà cosa, la sensazione di una velocità folle, oltre 300 Km/h te la dava solo lui.
Come si osserva la realtà, con il cronometro o con i sensi; in condizioni libere o controllate, andava più veloce patrese o chissà chi?
Tutto questo NON HA IMPORTANZA, si è in un ambito di evento che accade e che ha i suoi margini di giudicabilità e di procurare sensazioni, quando si entra nella riproduzione dei suoni musicali si osservano auto che filano a marcia indietro, scontrano con i pompieri in pista, cappottano ai box dove tolgono le ruote e mettono zucchero nella benzina .....etc.....etc....tutto questo dopo che si riesca a discernere che sono automobili.
Ad esempio, che stia suonando una orchestra sinfonica o una sezione di violini collocata nello spazio lo si prende per buono conoscendo il repertorio e la realtà di origine.
Addentrarsi nella materia della osservazione e giudizio del suono musicale riprodotto credo che sia difficilissimo se non impossibile nella stratrificazione odierna di nelsonpass_ate di moda.