ARIPIOMBA il giampy, sempre domenica, sei del pomeriggio
Egregio, intervengo poco su questo forum per un motivo abbastanza ovvio, non appartenendo io a questa redazione ma a quella in diretta concorrenza. Leggo spesso quello che si scrive ed anche se non sono d'accordo su qualche definizione abbozzo e passo oltre. Intervengo quando in maniera subdola o manifesta qualcuno insinua, come hai fatto tu, di una connivenza tra pubblicità e test o quando sono chiamato direttamente in causa. Vedi i test mediamente sofisticati servono: il "mi piace" o il "non mi piace" è costantemente accompagnato da una serie di misure ineccepibili, a volte richiesteci come protocollo dagli stessi costruttori, come fece la Focal quando presentammo la TND. Ciò costituisce una garanzia notevole, appena miglire del "buono/no buono" di Andy Luotto. Ti sei c*** perchè già conoscevi Reynolds? Beh, la sua dimostrazione è stata fatta a fine 800 ed è nota a tutti quelli che hanno fatto un excursus scolastico decente, ma non è con la conoscenza di una singola equazione che si va avanti. Perchè pur conoscendo i fenomeni occorre una sperimentazione mediamente seria, per poter parlare di numeri, giusto per stabilire quanto debba valere questo benedetto numero. Occorre applicare le formule, quantificare i risultati che si ottengono e parlare con i numeri alla mano. In vero ti ho sentito parlare soltanto di Vd, Vb ed Fb, a dimostrazione che applichi come dogma la raccomandazione di Small che si è ammazzato a dire, inascoltato, che si trattava di una formula empirica. Studiare ed andare oltre implica uno sforzo nettamente maggiore e ti fa vedere particolarità che prima non conoscevi e soprattutto ti fa avere una conoscenza numerica del problema, come hanno fatto i tecnici della B&W, e tutti quelli che si applicano senza consultare testi su testi alla ricerca della verità, producendosela in casa a colpi di prove, misure ed ascolti. Lo stesso vale per altri fenomeni che si riflettono sulla progettazione, come le perdite nel box, il volume del condotto da sottrarre o meno o le emissioni a fase relativa nulla (vedi il diffusore Deymos dell'agosto del 1991, progettato da me per la rivista Suono). Andare avanti significa questo, poter parlare per esperienza personale, prove, ascolti e numeri alla mano. Ora ti sei c*** e non leggerai più la rivista per la quale scrivo? Va benissimo, anche se comprerai solo Costruire Hifi, visto che anche su questa rivista c'è gente molto preparata. Non so cosa abbia mosso questa sorta di integralismo sulla teoria secca e nozionistica, ma sono sicuro che se applicherai le teorie che conosci ti potrai rendere conto che uno dei gestori importanti della velocità nel condotto è il Qms e, soprattutto, le perdite dovute al cabinet ed all'assorbente, grandezze che non compaiono nemmeno nella formula che citi e che in prima battuta può funzionare. In prima battuta però, e soltanto in quella. Ti faccio un esempio: il woofer ATD che uso nel mio "muletto per esperimenti" con un accordo QB3 viene accordato in otto litri a 53 Hz. Il mio software dice che occorre un condotto da 62 mm di diametro interno per una lunghezza di 35 cm, che nel diffusore non ci stanno. L'analisi della velocità ed il numero di Reynolds al suo massimo valore mi dice invece che basta un condotto da 50 mm per una lunghezza di 22,7 cm. Tra lo spessore del legno e la lunghezza del diffusore posso arrivare a qualche centimetro dal magnete del tweeter. Bene, per quanto l'escursione non sia il massimo pregio di questo woofer posso raggiungere la potenza massima del trasduttore a 41,34 Hz, frequenza di massima velocità Fv, senza particolari patemi e/o rumori, quantificati come distorsione non armonica. Per la versione definitiva fatta per un mio amico poi ho optato per un condotto a clessidra lungo soltanto 15 cm senza che la Fv si sia spostata di un Hz e senza soffi anche oltre la potenza nominale. Peccato che il woofer se la possa prendere a male. Tutto ciò equivale a ribadire, ove mai ce ne fosse bisogno, che il nozionismo fine a se stesso serve a poco se non accompagnato da una certa dose di curiosità e di esperienza. E sto parlando di misure fatte con la mia fida Clio.