punto fermo dal vivo: da qualsiasi punto ascolti, la musica è sostanzialmente la stessa, il bilanciamento tonale è lo stesso, la distanza, dal loggione alle prime file ai palchi laterali, più che altro ciò che varia è la pressione sonora.
Nessun aspetto qualitativo è compromesso dall'una o dall'altra posizione.
Non si perderà l'emozione, non si perderà lo spirito dell'esecuzione, e se non si creeranno determinate sensazioni non sarà stata la qualità sonora a compromettere la performance.
Il perfezionismo, addirittura, non è considerato sinonimo di qualità dell'esecuzione come descritto in questo articolo.
https://www.youreporter.it/foto_dal_log ... resh_ce-cp
punto fermo in riproduzione: a parte le esigenze della stereofonia, la qualità musicale, così come dal vivo, non è fondamentalmente compromessa dalla posizione d'ascolto.
Diversamente da quanto indicato dalle misurazioni, si ascolta sostanzialmente la stessa cosa anche da un'altra stanza, a volte anche meglio come spesso riportato, e quando la qualità sonora è realmente elevata, questa la si percepisce, sostanzialmente intatta, da qualsiasi angolazione.
Il responso strumentale, con le sue millanta versioni in relazione a ciascuna posizione d'ascolto, non ha sostanzialmente alcun valore pratico risultando addirittura fuorviante qualora, in relazione all'evidenza di anomalie tecniche, si operasse sull'informazione originaria.
lleoneta
https://melius.club/topic/310148-esisto ... nt=6944110