carambola ha scritto: ↑sabato 6 giugno 2020, 10:34
La ESB faceva pubblicità (tantittima!) su praticamente ogni rivista del settore, con un progettista che lavorava presso riviste del settore....
Diciamo che anche la monnezza non si vende per caso
A differenza di Giussani, che progettava mentre scriveva, io ho abbandonato il mio posto di Direttore Esecutivo di Stereoplay quando la ESB mi ha messo sotto contratto.
F.C.
io ho abbandonato il mio posto di Direttore Esecutivo di Stereoplay
F.C.
La vicenda l'ho raccontata, ma è interessante riflettere sul fatto che con i miei modelli sarebbero appunto scomparse le sospensioni in foam... e dunque avrebbero resistito nel tempo...!!!
Non solo, ma i miei modelli prevedevano un piccolo tweeter con cupola di titanio, caricato a tromba (per cui dieci volte più efficiente dei soliti tweeters). Attenuandolo, con il crossover, diventava praticamente indistruttibile.
Ancora oggi quei modelli di diffusori sarebbero proponibilissimi e di potenziale grande successo. Per questo dico che Biasella ha voluto fallire.
e non si riesce a far fallire bassanelli che DEVE fallire....
Saluti
F.C.
La domanda di Michele:
Fabrizio la cosa interessante è che stai parlando di progetti che alla fin fine hanno un costo industriale non molto alto, eppure il settore scelse la strade della bassa efficienza, perchè?
tran quoc ha scritto:La domanda di Michele:
Fabrizio la cosa interessante è che stai parlando di progetti che alla fin fine hanno un costo industriale non molto alto, eppure il settore scelse la strade della bassa efficienza, perchè?
Con woofer migliori rischi una gobba della risposta in gamma media: inaccettabile all'ascolto.
Ti/vi ricordo che i parametri di Thiele-Small descrivono le prestazioni di qualsiasi woofer a frequenze inferiori a 150-200 Hz. Al di sopra di queste è il tipo di cono (carta, plastica, ecc...) a governare la risposta... e quindi la compatibilità sul diffusore.
F.C.
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