ombre luminose

[tran quoc]

Re: Siamo in diretta (Avantgarde-quasi-Kit)
Messaggio da F.Calabrese » sabato 25 aprile 2020, 23:35

Il "caso Mark Levinson" è assai più complesso di quanto immaginiate.

Uno dei suoi progettisti -infatti- era tra i pochi che avevano compreso uno dei difetti fondamentali degli ampli a stato solido e ne aveva anche individuato la prima e più facile soluzione.

Peccato che Mark Levinson non abbia saputo commissionargli quella soluzione (o gli abbia offerto due spicci), perché nei finali targati "M-L" non ve ne è traccia.

Notate che io stesso NON vi sto spiegando di quale soluzione si tratti, appunto perché anche io non riterrei cosa intelligente svenderla.

(però non avrei problemi ad applicarla...)

Decisamente un caso sul quale riflettere.


Saluti
F.C.

[tran quoc]

Re: Siamo in diretta (Avantgarde-quasi-Kit)
Messaggio da F.Calabrese » domenica 26 aprile 2020, 15:08

AudioGuest ha scritto: ↑domenica 26 aprile 2020, 1:20
parli di quella che ha applicata pure la Mac sui suoi ampli a stato solido?
ASSOLUTAMENTE NO...!

Dalle parti della Mc Intosh non sanno nemmeno di cosa si parli... (ed è la migliore prova della loro ignoranza progettuale).

Saluti
F.C.

[tran quoc]

Re: Siamo in diretta (Avantgarde-quasi-Kit)
Messaggio da F.Calabrese » domenica 26 aprile 2020, 15:14

lucaesse ha scritto: ↑domenica 26 aprile 2020, 2:34
era... avevano... aveva individuato... Tutto al passato, (...)?
Esattamente... tutto al passato...!

Non crediate che questo sia un caso isolato, nel mondo dell'Audio...!

Per esempio John Meyer aveva introdotto il pilotaggio in corrente nei suoi primissimi impianti, che infatti suonavano strepitosamente. Poi, una volta divenuto "qualcuno", ne ha immediatamente fatto a meno... progettando quella immonda ciofeca delle MSL-3, di cui però ne ha vendute a tonnellate !

Nel mio piccolo, proprio in questi giorni ho ritrovato i disegni originali di alcune tra le mie prime trombe... ed ho scoperto che avevano un livello di prestazioni talmente elevato che oggi nessun cliente lo penserebbe nemmeno possibile. Ma se il cliente non ordina... il cuoco non cucina !!!

Così è accaduto per gli amplificatori a transistor.


Saluti
F.C.

[tran quoc]

Re: Gli audiofili sono come i tonni...?
Messaggio da F.Calabrese » lunedì 27 aprile 2020, 0:09

Mi spiace se non rispondo, per ora... ma il gatto mi fa troppo ridere... --- --- --- --- --- ---

Saluti
F.C.

è un tempo sospeso

[tran quoc]

Messaggio Re: Esterofili o Nazionalisti ?
Saluto anche Mariobon, ho ascoltato negli ultimi tempi diffusori Opera, buoni,non pensavo così lineari e privi di colore del legno.

[tran quoc]

Messaggio Re: Esterofili o Nazionalisti ?
Cerchiamo di aiutare nel nostro piccolo le aziende italiane, comprando prodotti che, tra l'altro, nulla hanno da invidiare a quelli stranieri.

_________________
Ciao
Maurizio

[tran quoc]

Messaggio Elettroacustica iddi Barducci
Un libro in italiano equivalente al Beranek ma con 20 anni di meno.

Elettroacustica
di Italo Barducci
1964 (prima edizione)
1972 (seconda edizione)
Università deli studi di Roma
Facoltà di Ingegneria
Istituto di Fisica Tecnica
EDISIONI SISTEMA - Roma

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maxnalesso

Alessiodom ha scritto:
Ok per la Massaia, ma cosa siete voi Audiofili ?

Hai centrato il problema! Altro che la massaia, qui bisonga capire per bene chi sia veramente l'audiofilo.

Etimologicamente, è una persona che ha << passione per l'audio >> : questo già potrebbe anche NON avere a che fare con la musica, ma solo con la passione per "il bel suono", a prescindere dai contenuti artistici.

Già così, si spiegherebbero molte cose che si ascoltano (e si vedono !) alle fiere HiFi, che infatti molti musicofili e musicisti non hanno mai frequentato, o hanno smesso di frequentare ...

Ed inoltre, cosa ancora più importante, si spiegherebbe la diatriba che ogni tanto salta fuori tra "esperti di musica" ed "esperti di hifi", tra "fruitori di musica vera su strumenti reali" e "ascoltatori assidui di nmila combinazioni di cd/dac/pre/finali/casse/cavi/accessori/ecc.ecc..."

Alle volte le 2 figure convivono nella stessa persona, come un esperto in colori e vernici ed un pittore o critico d'arte, ma da quello che leggo spesso mi pare che, purtroppo, addirittura divergano, come se avere una competenza sui prodotti elettronici possa sostituire il "fine" per cui sono stati costruiti... con l'aggravante che spesso l'audiofilo doc non è neppure esperto di tecnica elettronica, ma sa quello che sa solo per avere letto 30 anni di riviste o per aver ascoltato centinaia di prodotti hifi giudicando solo con il suo gusto personale, per cui senza alcuna valenza scientifica.

Che poi non è una cosa deleteria in sé: basta riconoscere che èsi tratta di myfi ed che è assolutamente soggettiva ...

[tran quoc]

leonida

Ligo ha scritto:
Se è una fenomenologia è necessariamente stata osservata, altrimenti non è una fenomenologia.

Può darsi che l'espressione non sia formalmente corretta.

Provo a precisare

L'ambito di ricerca della fenomenologia è relazionato all’esperienza percettiva dell’osservatore che consiste nella conoscenza sotto forma fenomenica della realtà.

Estratte dall'esperienza dell'osservatore,, potranno sempre scaturire nuove conoscenze teoriche su fenomeni percettivi da incorporare nello studio scientifico della percezione, purchè, presupposto fondamentale, queste siano constatabili e ripetibili in circostanze d’osservazione identiche o simili.

menomato e ristretto, confinato nel delirio autoreferenziale

[tran quoc]

ad esempio....as edempio: fenomenologia sensazionale di una formula 1 a grande velocità in curva
e vicino al record della pista

sono esperienze, sperimentazioni, che si fanno con la lada niva, la trabant, la duna e la simca mille


...la dauphine