Re: Metodologie e risultati, elogio della differenza
Messaggio da alan1 » sabato 18 aprile 2020, 17:52
Possiamo dividere i caratteri sonori in 2 tipologie: Quantitativi e Qualitativi
Sono caratteri Quantitativi quelli che si possono misurare e anche facilmente modificare, ovvero Equilibrio Tonale, Estensione, Pressione, a cui dovrei aggiungere la Distorsione, tuttavia stiamo parlando di caratteri che riguardano l'ascolto soggettivo non la misura strumentale, pertanto la distorsione non rientra nei parametri quantitativi ma va a incidere su quelli Qualitativi.
L'Equilibrio Tonale è in pratica la risposta in frequenza che percepisce l'ascoltatore che deve essere relativamente piatta nella zona più significativa ovvero a parte gli estremi di banda, (quasi tutti la sovrappongono alla Correttezza Timbrica, pensando che un sistema che restituisce all'ascolto un perfetto equilibrio tonale avrà anche una Corretta Timbrica, ma i 2 caratteri sono legati solo in parte).
L'Estensione è ciò che riguarda gli estremi di banda, in particolare il basso, rari sono gli impianti che scendono fino ai 16Hz dell'organo.
L'Estensione è molto legata alla Pressione, ovviamente un sistema può essere esteso a basso volume ma poi limitare in pressione la zona del basso precocemente, è ciò che accade quasi sempre in sistemi di dimensioni tipicamente usate nelle case degli audiofili.
Un sistema PA di buone caratteristiche è sufficiente che soddisfi i requisiti quantitativi, aggiungendo se mai anche una distorsione relativamente bassa.
E già le cose sono complicate, tuttavia questi sono risultati sempre raggiungibili, il prezzo da pagare è soprattutto nelle grosse dimensioni dei diffusori e nella sistemazione strategica di questi.
Per i generi musicali "Amplificati" possiamo fermarci anche qua,
ma queste caratteristiche quasi sempre non soddisfano i caratteri Qualitativi, ovvero malgrado uno spiegamento di forze importanti non si riesce a creare l'effetto "Credibilita'" con la musica strumentale.
Aggiungo una precisazione, ho parlato di 2 tipologie di suono, Strumentale e Amplificato e 2 tipologie di caratteri, Quantitativi e Qualitativi, considerandoli in antitesi tra loro, ed è così, perchè per soddisfare al massimo uno di questi aspetti la tecnica che dobbiamo impiegare tende a creare problemi o limiti con l'altra metà, ed è vero anche il viceversa;
o almeno era così fino a quando ho scoperto che esiste uno ed un solo sistema di riproduzione che sembra in grado di mettere insieme quasi tutte le caratteristiche dell'una e dell'altra esigenza, ed infatti ho scritto un articolo dedicato (ma incompleto) che si chiama "Cambio di Paradigma".
Quando avrò tempo e voglia aggiungerò i caratteri Qualitativi.
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Ciao
Flavio