relaghi di pasqui ( CCI)

relaghi di pasqui ( CCI)

Messaggio da leggereda tran quoc » 12 apr 2020, 9:24

relaghi di pasqui CCI: Contenuto Considerato Indispensabile
anche alla scienza stessa



Circuit Chassis Interface FAQ
D: Che cosa è il CCI?
R: Per circa 20 anni non mi sono minimamente preoccupato di etichettare con una sigla il lavoro da me (e prima di me dai progettisti Grundig…) svolto. Solo nel 2004 è nato a tal fine l’acronimo “Circuit Chassis Interface” che sottolinea l’importanza di una opportuna e sistematica implementazione telaistica/circuitale in funzione dei disturbi RF e dei problemi correlati di natura vibrazionale che intermodulano col segnale in transito.
Tali problemi purtroppo non si risolvono smorzando pannelli con materiali bituminosi o utilizzando materiali non ferromagnetici. E’ un problema che presenta una certa complessità, non a caso il mio lavoro di ricerca di quello che già si sa in questo ambito ha avuto inizio nel 1984

D: Perchè i Grundig CCI non sono stati scoperti all’epoca?
R: Per due regioni egualmente determinanti:
1) All’epoca i prodotti Grundig erano distribuiti in negozi fidelizzati ove si vendeva SOLO Grundig dalla radiolina al televisore all’hi-fi. Questi prodotti non si trovavano quindi nei negozi che trattavano l’alta fedeltà classica ed è questo il motivo per cui nessuno o quasi li ha conosciuti all’epoca e mai li ha potuti ascoltare a confronto di altri apparecchi.
2) Negli anni 70-80 periodo in cui vi fu il boom vero e proprio dell’hi-fi le riviste dettavano legge e tutti pendevano dalle labbra dei recensori tra cui i MORAMMAZZATI DELLA REVIU', colleghi miei + majandi che mi è MAESTRO (anche perchè all’epoca nelle prove ben maggiore importanza si dava alle misure e molto meno all’ascolto che non veniva neppure effettuato sulle elettroniche). Proprio le riviste lanciarono la moda del “tutto separato e di marche diverse” che associato alla moda modaiola caccosa della ricerca di distorsioni infinitesime a 3 cifre decimali portò a snobbare Grundig in quanto era quella dei “compattoni plasticosi” che avevano distorsioni “solo” secondo norme DIN inferiori allo 0,1%!
Pensate che io stesso all’epoca stavo per comprare un compatto Grundig e optai (condizionato da quanto sopra) per un coordinato Pioneer.

D: Perchè gli altri non ci hanno pensato? ( POBBLEMA DI OGNI BREVETTO)
R: C’è sempre nella storia dell’uomo chi arriva prima di altri a comprendere un fenomeno fisico o ad inventare qualcosa di nuovo, ciò che può stupire è semmai: “perchè gli altri non hanno copiato o sviluppato tali soluzioni”? ( SI RIPROPORRA'...)
In realtà ci sono stati svariati approcci al CCI e PRECIPUI all’epoca in cui l’hifi era un fenomeno diffuso (e non di nicchia) e svariati costruttori (Radford, DNM, Telefunken, Philips, Luxman, Sansui, Mc Intosh, etc) hanno sperimentato soluzioni interessanti in tal senso ma assolutamente primordiali rispetto a quelle adottate in Grundig e….non essendo forniti gli apparecchi di un “manuale di progettazione” risulta molto complesso anche fare spionaggio industriale o “reverse engeenering” in merito.
Altro aspetto, che però ha assunto maggiore rilevanza con la nascita dell’alta fedeltà “esoterica” (e cioè per pochi “eletti”), è l’attitudine sempre più spocchiosa dei progettisti audio che vedono per buono solo ciò che loro (ciascuno di loro) crea, non interessandosi delle soluzioni altrui.

D: Il CCI fu casuale in Grundig?
R: Il periodo CCI in Grundig durò circa un decennio (dal 74-75 all’85-86) con un periodo peggiorativo (80-82) dovuto alla riprogettazione dell’intera linea HI-FI con telai esteticamente più accattivanti “alla giapponese” ma che comportarono dapprima un peggioramento in quanto l’equipe di progettazione dovette rivedere soluzioni che una telaistica totalmente diversa e nuova aveva sovvertito. Per trovare soluzioni full CCI con questi telai si deve attendere l’83-84 a dimostrazione che la soluzione non era proprio così immediata pur conoscendo già il problema su telaistica diversa (dal 75 a fine 79).
Non serve essere tecnici per accorgersi in modo lampante dell’esistenza non casuale del CCI in Grundig: un “caso” capita per sua stessa natura una sola volta mentre nel periodo suddetto in Grundig TUTTI gli apparecchi commercializzati suonavano in modo pressochè identico (le differenze sono sfumature) e tutti in modo enormemente diverso dagli altri marchi….

D: Come mai si è perso il patrimonio conoscitivo del CCI - UNESCO? E come mai non fu adeguatamente pubblicizzato all’epoca?
R: La Grundig già nell’84 iniziò ad avere una compartecipazione da parte di Philips e fu assorbita totalmente da quest’ultima nell’86. La parte relativa alla progettazione HI-FI fu esternalizzata mentre l’equipe interna fu dirottata ad altre mansioni sempre di progetto ma nel settore video. Dal momento che l’intervento CCI non è conveniente brevettarlo in quanto un brevetto sarebbe facilmente aggirabile
E PROSATTUTTO DOPO VENTANNI SCADE l’equipe suddetta puntò tutto sul termine “qualità” pubblicizzato in tutti i cataloghi (e caso più unico che raro corrispondente al vero) non accennando alle particolarità PRECIPUE che avevano questi prodotti (accenni che avrebbero solo aiutato la concorrenza).

D: possibile che se fossero così eccezionali questi prodotti in 30 anni non se ne sia accorto nessuno?
R: Se ne sono accorti in molti (anche grazie al mio sito) ma non sono tra quelli che hanno “VOCE” per essere ascoltati: non l’ufficialità insomma troppo impegnata a difendere i propri interessi che coincidono con l’intoccabilità di prodotti ultracostosi fonti della pubblicità su cui campano e che sono enormemente peggiorativi rispetto ad un qualunque apparecchio CCI.
Solo semplici appassionati sia italiani che esteri dotati di orecchie se ne sono accorti al punto di defenestrare tutto il resto MANCIA e quei pochi che si sono azzardati a sostenere la cosa in forum pubblici (me compreso) sono stati presi a lancio di pomodori (virtuali per fortuna) da coloro che invece difendono l’intoccabilità dell’hi-fi intesa come status symbol…. Insomma la verità in questo caso NON PUO’ (e non deve) emergere!

UNA BELLA SINDROME DI PARTENZA

D: Sugli LT si impiegano circuitazioni Grundig?
R: No. si impiegano solo i medesimi accorgimenti CCI dei prodotti Grundig dell’epoca con la differenza di non avere controlli di tono e quindi la massima linearità di risposta. Sfumature comunque.

D: come hai fatto ad accorgerti del CCI e di Grundig?
R: Il mio primo finale “serio” costruito nell’83 seguendo i consigli delle riviste (alto slew rate,alta erogazione in corrente,zero feedback) era all’ascolto
….mentre un piccolo ampli da 10w che mi ero costruito all’ITIS senza pretese era (casualmente) una gioia per le orecchie….da li il dubbio: non me la raccontano giusta! E da li è iniziata la mia ricerca sui perchè.
Quando circa 6 anni dopo mi imbattei in Grundig Era il 1984 !

RICORDA ORWELL, l'animale della fattoria

Ebbi modo di osservare interventi simili a quelli che nel frattempo avevo posto in essere ma enormemente più evoluti sempre sulla stessa strada. Moltissimo ho quindi potuto apprendere dai Grundig.

D: Che marchio è LT?
R: Linear Transfer (trad. “trasferimento lineare”) non è un marchio commerciale ma semplicemente il marchio che ho attribuito ai miei progetti che come GEOMETRA non posso fare ma solo per il karaoke
frutto appunto di un lavoro di ricerca sul CCI durato molti anni. La speranza è quella che vi possa essere qualche industria GIOVANNI dalle adeguate possibilità che possa esserne interessata per avviarne una produzione in serie. I vantaggi qualitativi che ne trarrebbe sarebbero enormi

IN FRANCIA MI PIGLIARONO A CALCI IN CULO

e con limitato investimento dal momento che si potrebbe apportare tale implementazione ad apparecchi già esistenti ottenendo un suono totalmente diverso. Allo stato attuale però le industrie hanno capito che è molto più vantaggioso commercialmente investire in estetica e pubblicità (ovvero in “marketing”) per cui temo che il mio lavoro andrà perduto.

QUINDI SE SI COMPRI UN AMPLI SANTONE E SI COPI NON SI FACCI L'UGUALE, dove sta nascosti il segreto?

D: Quali sono le peculiarità soniche di tali apparecchi CCI, che ve li fanno preferire a tutti gli altri?
R: Fondamentalmente lo spazio armonico!

MEOLOGISMO di lessico bon bon

Con apparecchi CCI si ha modo di sentire (con quasi qualunque registrazione) la stanza in cui un suono è stato registrato tanta è la cura nel riportare integre le informazioni originariamente registrate.

E NON LA STANZA dove di riproduce, un vero falso ideologico e materiale, financo e precipuo del criminale

La sensazione che se ne trae è l’esatto contrario di un suono compresso: libertà armonica ed assenza di durezze con un numero incredibile di particolari che risultano nascosti con elettroniche convenzionali.

COSA LI NASCONDI NON SI SAPPI E SFUGGI ALLA SIMURE

Altre caratteristiche che vengono di conseguenza sono l’assenza totale di fatica d’ascolto anche a volumi sostenuti e la “fluidità dinamica” (impatto senza cattiveria) con una definizione dei suoni che non vengono mai ad impastarsi fra loro rendendo ampia nelle tre dimensioni l’immagine stereofonica. In una parola è il suono che piace se ascoltate d’istinto.

GOSSO POBBLEMA SE RAGGIONI

D: Perché è preferibile avere tutte le elettroniche CCI (c.d. “full CCI”)?
R: Semplicemente perchè per avere un risultato effettivamente trasparente nella sua globalità si devono sovrapporre solamente “vetri” trasparenti ( è precipuo sennò inficia): è sufficiente un vetro non trasparente (deformato offuscato o colorato) per compromettere la visione del paesaggio posto al di la dei vetri stessi che risulta quindi deformato ed offuscato. In campo audio la cosa non cambia…

D: E le casse sono pure CCI?
R: L’intervento CCI sui diffusori è molto più limitato e molto meno influente rispetto a quanto avviene con le elettroniche anche se ciò non significa che sia trascurabile.

D: Dove posso ascoltare ed eventualmente acquistare questo tipo di apparecchi?
R: Per quanto riguarda gli ascolti un’ottima occasione è rappresentata dai meeting organizzati in giro per l’Italia a notaresco e in mansardina, in cui ciascuno può portare i propri apparecchi da porre a confronto diretto effettuando tutte le prove che desidera fare (e nel modo in cui lo desidera) oppure se si vuole passare a trovarmi per un ascolto l’unica condizione che pongo è: portarsi appresso uno o più apparecchi di vs. proprietà da porre a confronto diretto: le differenze solo così si apprezzano in modo chiaro ed evidente quando si ascolta in una stanza diversa dalla propria.

QUESTO E' MOLTO PITTORESCO ED E' UN APPROCCIO COMPLETO

Per quanto riguarda la possibilità di acquisto di Grundig il mercato maggiore è ebay.de oppure, con minori rischi, si può cercare anche nel mercatino del ns forum. Purtroppo il rischio maggiore, trattandosi di apparecchi piuttosto anziani, è quello di trovarli in condizioni non originali a cui si aggiunge una probabilità di incorrere in guasti sicuramente maggiore rispetto ad un prodotto nuovo.
Per quanto riguarda gli LT non sono apparecchi in commercio, li realizzo personalmente uno ad uno, praticamente a prezzo di costo e solo per gli amici che accettano pro e contro di una realizzazione artigianale.
DEBBI SAPERE CHE QUESTA ATTIVITA' E' ABUSIVA E ILLEGALE, TI RENDI COMPLICE DI ISTIGAZIONE A DELINQUERE E RICETTAZIONE...COME COL CALABRESE

D: Quali vantaggi pratici si hanno in un sistema CCI
R:- sicurezza di installazione. Una volta rispettate le poche norme di installazione ACUSTICA il risultato è sempre ripetibile con la medesima qualità anche se ovviamente in funzione delle variabili della stanza di ascolto CIOE' INFINITE DI INFINITO.
Molto importante, al pari di altri sistemi, è il trattamento dell’ambiente.

COME SI FACCI NON SI SA E OCCORRONO QUATTRINI A PALATE, VEDI ROCCO STORTO

Per approfondimenti sulla corretta installazione dei diffusori in ambiente vedi il metodo relativo dell'AES UFFICALE E TRUFFATORI ASSOCIATI.

Nessun accessorio extra. eccheshra... Dal momento che tutte le soluzioni normalmente delegate agli accessori sono qui risolte nella progettazione (vibrazioni, interferenze, cavi) STOCAZZO E CULO TUO, non c’è possibilità di non ottenere SI VA OLTRE LA TRUFFA si entra nei numeri al lotto usati

in casa il risultato promesso CIOE' QUALE ? e nulla è richiesto all’utente finale se non di godere dei propri dischi senza che il dubbio di aver sbagliato cavo si insinui nel suo piacere di ascoltar musica.
– Nessun costoso cavo “pitone”. I cavi Grundig sono già la migliore scelta che il mio orecchio ha avuto modo di ascoltare, dal momento che non è facile però trovarli, nella sezione “scelta cavi” sono indicati alcuni cavi odierni abbastanza simili come sonorità.

VEDA, al mio orecchio io POSSO non distinguere bach da jonny dorelli, ci vuoi scommettere un miliardo?
il mio....è un approccio precipuo che inficia


ma PITOCCO PESAVENTO non lo insidia col suo repertorio di psichiatra


Sinergia sicura. SI CURA QUANDO E'MALATA SENNO' SI LASCIA COSI', IN PIENA SANITA'

Non perché ogni elemento sia costruito per lavorare con l’altro ma solo perché ogni anello della catena è studiato per raggiungere la massima trasparenza possibile e come logica conseguenza il miglior risultato si ottiene in una catena in cui ogni elemento sia il più possibile trasparente: questo non si traduce in un suono “impressive” tipicamente audiofilo ma in un suono che se ascoltato istintivamente porta a “far battere il piede” a fronte della sua spontaneità e tridimensionalità. Ciò che viene inteso come trasparenza è spiegato nella pagina “l’ascolto”
SI RIPORTA L'ATTENZIONE SULLA ISTINTIVITA', OGNI RAGGIONAMENTO INFICIA...ed è colpa tua non TRUFFA ideologica e falso materiale più una sequela di abusi e sbusi

D: Leggendo i commenti su vari forum in rete, mi è parso che vi descrivano come una sorta di setta di pazzi plagiati

E SFIGATI fino alll'asciutismo asciutico

Frequentarvi è pericoloso?
R: Beh il rischio effettivo è quello di risparmiarsi svariate migliaia (o decina di migliaia...ma anche MILIONI ) di euro ottenendo in più un risultato pienamente soddisfacente DI PER SE STESSO...SE COMPRI...DICE QUELLO CACATUS INFAMUS... E COSI' SANI LA TRUFFA FIN DALL'ORIGINE (cosa che mai si raggiunge nell’hi-end), per più di qualcuno ciò è mooolto pericoloso.


si comprendi come il delirio è COMPLETO e presentato alla maniera del calabrese, uniche differenze la tromba e i deciBel
che ben orientano i truffandi
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Re: relaghi di pasqui ( CCI)

Messaggio da leggereda tran quoc » 12 apr 2020, 9:26

il santone CCI cià molti più guesagi del calabrese
e questo la dice lunga in rapporto al prezzo
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Re: relaghi di pasqui ( CCI)

Messaggio da leggereda tran quoc » 12 apr 2020, 9:30

tran quoc ha scritto:il santone CCI cià molti più guesagi del calabrese
e questo la dice lunga in rapporto al prezzo



c'è il rimbalzo anamorfico biplegico: LA VERA SCIENZA DEL TOM NON LA VUOLE NESSUNO

è aggratis e di ogni perfezione e dimostrazione

uno sbragiòn PASSA per lo scemo del paese se rapportato al calabrese e al santone CCI

oltre i confini del PAESE se non rapportato
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Re: relaghi di pasqui ( CCI)

Messaggio da leggereda tran quoc » 12 apr 2020, 10:33

a pasquetta gli rispose robertino ex VOTO, ruppe l'uovo di pasqua

...con altra sorpresa diversa
Totòtruffa_62_-_Fontana_di_Trevi  impinato.jpg
Totòtruffa_62_-_Fontana_di_Trevi impinato.jpg (87.51 KiB) Osservato 1824 volte


Come più volte “sottolineato”, anzi, per usare una parola più adatta, “denunciato” dal nostro sito, intorno al fenomeno Grundig è sorta negli anni una mostruosa macchina mediatica atta a dar d’intendere che il buon suono che questi apparecchi sono in grado di riprodurre, sia dovuto a chissà quale mistero tenuto segreto e scoperto da un solo personaggio.

Chi ha cercato di capire qualche cosa di più pensando di avere indicazioni rispetto a procedimenti pratici da adottare si è reso presto conto di quante complicazioni si celassero dietro a semplici richieste di chiarimenti. Anche quando venivano richieste specificatamente quali erano le modalità di installazione da adottare che aiutavano a produrre il suono spettacolare tanto decantato o si rimandava alla lettura di articoli pubblicati sul sito (commerciale) di riferimento, oppure all’esperienza di alcuni “forumer” allineati ma (stranamente) mai aggiornati alle ultime scoperte.

Questi complicatissimi scritti lasciano il fondato dubbio che l’autore -intenzionalmente- vuol lasciare il lettore nell’incertezza o nell’ignoranza.

Parlando di utopistici sistemi di installazione di elettroniche o astrusi calcoli di messa a punto in ambiente dei diffusori, spesso il lettore manifesta la sensazione di inadeguatezza temendo di essere preso in giro o per non aver capito o per evitare di passare per essere l’unico ignorante in circolazione. Quindi anche le domande poste sul forum commerciale di riferimento vengo poste con circospezione e per prevenire eventuali rimbrotti da alcuni moderatori / cerberi / guardiani.

Avvicinarsi con umiltà in questi luoghi, oltre ad esaltare l’autostima degli autodefinitisi esperti , non fa che aumentare il disagio soprattutto quando le risposte stroncano in poche righe ribadendo che per ragioni particolarmente complesse e lunghe da spiegare preferiscono non entrare nell’argomento, rimandando alla lettura delle paginette sul sito ed innescando un prevedibile loop.

Chiaramente alcuni assunti di elettronica o di acustica sono ostici, richiedono formule e conoscenze non superficiali, tuttavia non per ogni semplice domanda legata all’Hifi.

LA LEGGE DEMANDA A TITULI E PATENTI, COME COI DENTI E I FARMACISTI

Vediamo quindi di esplicare quelle che sono le perplessità tipiche delle persone che si sono affacciate nel modo Grundig e:

non hanno avuto risposte;
le hanno avute e sono ancora più confusi;
non hanno il coraggio di porre ulteriori domande e stanno alla finestra .
Per prima cosa voglio sfatare la favola che gli impianti Grundig hanno bisogno di particolari accorgimenti per suonare bene. Tutti gli impianti Grundig Hi-Fi sono ben progettati e ben costruiti. Tra questi chiaramente esistono quelli meglio progettati, quelli meglio costruiti. Come abbiamo già più volte sottolineato i meglio riusciti in assoluto sono gli apparecchi più datati di alta gamma: RPC – RTV – STUDIO – SV – Receiver, sono quelli che mantengono una timbrica tipica, non procurano fatica d’ascolto e sono anche oggetti belli da collezionare.

Questi non risentono di grossissime problematiche, se non quelle dovute all’implacabile passare degli anni. Gli “altri” vanno comunque bene se rapportati a numerosi apparecchi della concorrenza di quel periodo ma chiaramente risentono di qualche piccola pecca dovuta, spesse volte, al tentativo di risparmiare denaro. Per tanto, Grundig, era scesa a qualche compromesso in fase progettuale e realizzativo. Si erano comunque resi conto che il livello era comunque elevato rispetto ai competitors. Non doveva Grundig confrontarsi con se stessa ma contro altre aziende che producevano roba nuova. Gli apparecchi già venduti nel passato non erano neppure presi in considerazione. Non esisteva nessun fenomeno della rivendita dell’usato.

Questi ultimi nati, come tutti gli apparecchi HiFi risentono delle problematiche tipiche.

Problema cavi
E’ assodato che tutti conoscono l’importanza nell’utilizzare cavi di potenza di ottima qualità.

QUALI TA NEPPURE ROBERTINO CEL DICE

Molte perplessità resistono nei confronti dei cavi di alimentazione degli apparecchi. Le prime raccomandazioni che un neofita si sente raccontare è quello di evitare acquisti di apparecchi aventi cavi non originali, tagliati, sostituiti, pena il netto deterioramento del suono percepibile.

Il fenomeno ha causato nel tempo principalmente due casi di natura negativa:

l’elevarsi a dismisura dei prezzi degli apparecchi intonsi con conseguente deprezzamento di quelli con cavi tagliati;
la vendita a peso d’oro dei cavi di rame.
La realtà è più semplice di quello che certi “personaggi” lasciano intendere: Ogni apparecchio HiFi svolge una funzione di antenna trasmittente e ricevente e crea con il suo funzionamento un vero e proprio campo elettromagnetico ove è posizionato.

più l'influvio magnetico-elettrico, dice coso


Un amplificatore, una radio, un lettore CD, funzionando immette nella rete elettrica una serie di disturbi di varia natura che ammorba la già disgraziata situazione già esistente. Gli apparecchi CD, DVD, Blue Ray, da questo punto di vista sono ancora più nocivi in quanto fonte di radiazioni partorite dai sistemi di lettura laser. Le casse acustiche hanno addirittura il potere di emettere campi magnetici potentissimi che inevitabilmente contribuiscono all’inquinamento elettromagnetico dell’ambiente.

Questi citati elementi, uniti ad altre forme di smog magnetico di cui siamo solo vittime quali generatori di corrente, elettrodomestici, forni a micro onde, alimentatori modem e computer, luci al neon e lampadine a basso consumo sporcano senza pietà il nostro ambiente di ascolto.

L’ambientino creato quindi con la certezza di fornire il necessario per poter ascoltare in alta fedeltà non riesce a dare quei risultati che ci si aspettava avrebbe dovuto restituire. Questo fatto, oltre ad innescare una certa frustrazione, può accendere la voglia di iniziare a sostituire i componenti dell’impianto.

Entrando in contatto con cattivi consiglieri si può anche accedere nel circolo della ricerca spasmodica del consiglio illuminante. Logicamente se si chiede una ricetta occorre avere gli ingredienti per realizzarla; capire come interagiscono tra di loro e, soprattutto, perché si comportano in determinati modi al verificarsi di precise condizioni.

Farsi raccontare che un apparecchio, per ben funzionare deve essere posizionato a terra, scatena un mare di interrogativi. Prendere il consiglio come un dogma è una cosa. Capire invece qual è il fenomeno fisico che lo determina e trovare i correttivi per impedire che quel fenomeno si realizzi è ben altra strategia rispetto all’obbedienza supina.

Posizionare a terra gli apparecchi ha una ragione ben precisa: mitigare (non eliminare) un fenomeno fisico conosciuto da sempre. Come già detto, ogni apparecchio HiFi agisce come antenna ricevente e capta tutti gli eventuali disturbi presenti nell’ambiente. Un esempio per il quale, sono sicuro, tutti abbiamo riscontrato nel tempo e che ci fa capire immediatamente la problematica è la delicatezza del preamplificatore phono. In talune circostanze questo circuito è in grado anche di intercettare le trasmissioni radiofoniche di un emittente vicina e potente.

Grundig conosceva bene la problematica in quanto la sede di Furth era posizionata proprio nei pressi di una stazione di trasmissione radio delle truppe USA in Germania.

Il fenomeno legato alle interferenze avvertibili è verificabile tranquillamente da tutti. Provate ad esempio ad avvicinare un cavo di segnale ad un trasformatore elettrico. Percepirete immediatamente un disturbo così elevato da fare spavento.

Quante e quali siano le porte di entrata di questi segnali in un apparecchio? Ebbene ho imparato che sono numerose. Esistono varchi d’entrata grandi, ne esistono di piccoli. Uno dei peggiori nemici, una delle più ricettive antenne raccoglitrice di schifezze è proprio il cavo di alimentazione ed è quindi opportuno correre ai ripari trovando i giusti accorgimenti.

È inutile percorrere strade che altri hanno già battuto indicando cavi di segnale che originalmente erano di basso costo e poi con l’andar del tempo si sono apprezzati talmente tanto da far raggiungere costi decuplicati. Il vero è che sui cavi di segnale le schermature anti-interferenza ci sono da sempre. Trovate un buon cavo schermato e state tranquilli che interferenze ne pescate poche. Il discorso che un cavo possa essere migliore di un altro a livello sonico qui non lo voglio trattare. Stiamo parlando di evitare le interferenze, non di altro. Quello che poco si è detto è sui cavi di alimentazione degli apparecchi e sui cavi di potenza delle casse. I cavi Grundig hanno da sempre avuto una grandissima importanza essendo di una qualità superiore rispetto alla concorrenza.

E’ chiaro che sostituire un cavo tagliato con uno qualsiasi e di bassa qualità può generare una serie di problemi. Al giorno d’oggi il principale prerequisito che un ottimo cavo d’alimentazione deve avere è la schermatura in rame dentro la quale devono passere i cavi conduttori. Questo espediente ha la doppia funzione di proteggere dalle interferenze, limitando di fatto il potere ricettivo e quella di evitare che le interferenze proprie dell’apparecchio vadano a trasmettersi all’esterno.

Sovente la calza di rame è collegata al conduttore di terra (il filo gialloverde) ma solo dal lato presa e mai dal lato apparecchio. Questo proprio per scaricare sulla terra dell’impianto tutta la sporcizia captata lungo lo stesso cavo. Va però tenuto presente che in determinati casi le masse a terra degli impianti non sono ben configurate e quindi il collegamento alla terra deve essere valutato caso per caso. Inoltre non tutte le calze sono uguali ed hanno la stessa efficacia. Questo spiega perché anche due cavi schermati della stessa marca possano comportarsi elettricamente in modo difforme.

Oltre al cavo schermato occorre fare il minimo di attenzione che i cavi di segnale e quelli di potenza non entrino a contatto diretto o peggio si intreccino tra loro creando scambievoli interferenze. Per questo motivo l’ideale sarebbe che ogni apparecchio fosse dotato di un cavo d’alimentazione schermato e che si evitassero matasse di fili e spire che fungano da antenne riceventi.

Possiamo a questo punto iniziare a rispondere alla domanda introduttiva. Dal discorso che ci siamo fatti si evince quindi che lo spezzone del cavo d’alimentazione che va dall’apparecchio alla presa a muro ha un ruolo fondamentale in quanto è quello più esposto ai campi elettromagnetici prodotti da tutti gli apparecchi presenti in un impianto HiFi. Le problematiche che sono ormai avvenute al di là della presa è di certo importantissimo ma al di fuori della nostra fascia di possibile intervento.

Non mi sembra opportuno stare a re cablare l’impianto elettrico di casa con principi di stampo audiofilo. Il concetto comunque è quello che più ci si allontana dalle fonti di interferenza meno si subisce la negativa influenza sui cavi di alimentazione.

Potete ben capire quindi quale influenza possa avere un locale attentamente progettato dal punto di vista elettrico atto ad evitare passaggi di corrente infausti e con linee non comuni ad elettrodomestici, linee luce o altro.

Quando un utente HiFi medio, si reca in un appartamento attentamente curato dal punto di vista elettrico ed ascolta un impianto allacciato in modo consono ad una rete elettrica ben disegnata rileva senza dubbio la sensazione di miglior pulizia del suono, una superiore trasparenza e la netta sensazione di un miglioramento complessivo del suono percepito rispetto a quello abitualmente sentito con il medesimo impianto nelle sue abituali condizioni domestiche. Quasi tutti gli pseudo Guru del settore che ho conosciuto hanno impianti progettati ad hoc. Se li sono fatti fare quando hanno ricomprato o ristrutturato la casa.

E’ quindi errato procedere alla comparazione delle medesime apparecchiature se non sono situate nella stessa configurazione elettrica. Il gioco dei confronti a distanza, le frasi che si sentono spesso che “sfidano” agli ascolti in casa di qualcuno che ben conosce le regole del gioco (anche per il solo fatto di essersele scritte) non hanno nessun tipo di valenza e non valgono come prova non avendo proprio nessun valore.

Un esperimento per aver valore scientifico deve essere ripetibile alle stesse condizioni. In alta fedeltà le condizioni non sono mai le stesse quindi….

Voglio tranquillizzare tutti coloro che riportando a casa un apparecchio che in casa del Guru suonava in un modo ed in casa loro in un altro che pensano di non essere così bravi nell’installazione. Sta succedendo esattamente quello che deve succedere ed è proprio quello che i Guru si aspettano che succeda. State tranquilli che se acquistate i loro apparecchi autocostruiti dotati di vaschette IEC e cavi fatti in una certa maniera, arrivate a casa vostra e i problemi legati a quegli aspetti non ne esistono più. Magari ce ne sono altri…. ma non i sopracitati. Continuate a leggere…

Protezione dalle perturbazioni indotte da fenomeni di tipo microfonico e meccanico
L’aspetto che fa più discutere e che qualcuno cavalca abilmente dando l’idea di aver trovato la pietra filosofale distribuita solo ai pochi “eletti” in modo che solo loro possano domare quella prodigiosa quanto misteriosa forza misconosciuta, non è altro che un fenomeno fisico elementare da capire e semplicissimo da risolvere.

Lo spauracchio da combattere è unicamente quello dato dalle problematiche provocate dai fenomeni di tipo microfonico e meccanico. Anche in questo caso, uno dei maggiori responsabili è ancora il famigerato cavo di alimentazione.

Non badare a questo aspetto, trascurare alcuni accorgimenti può provocare alcuni piccoli fastidi. Negli apparecchi vintage, quelli con i cavi fissi e non sostituibili il problema deve essere gestito in modo empirico utilizzando il metodo chiamato per “prove ed errori”. Insomma occorre tentare di trovare la posizione migliore di questo maledetto cavo.

Vediamo però di spiegare cosa succede nello specifico: Le onde sonore generate dai diffusori provocano vibrazioni meccaniche che si propagano attraverso ogni tipo di materiale. Questa cosa la sappiamo benissimo.

GAJARDO !

Ci abbiamo giocato anche da bambini quando abbiamo costruito il nostro bel telefono giocattolo con due bicchierini di plastica e un filo di spago.

Il fenomeno fisico ha un nome ben preciso: si chiama “acoustic feedback” e consiste nel fatto noto che il segnale, appena riprodotto dai diffusori, rientra nuovamente nell’apparecchio per essere nuovamente amplificato. Gli apparecchi più eccitabili a questo tipo di problema sono le sorgenti di segnali quali i lettori CD, i giradischi e alcune valvole termoioniche presenti nei circuiti preamplificatori. Queste ultime mi ha insegnato il buon Marco CRISTADORO , sono vere e proprie antenne raccoglitrici di energie meccaniche.

Tale problema si ripresenta in forma pressoché identica sui cavi di segnale e su quelli di potenza. I più attenti produttori di accessori nel mondo HiFi hanno quindi cavalcato l’onda producendo e commercializzando una serie di prodotti per ridurre la problematica.

Attenuatori delle vibrazioni per cavi, costruiti nei più variegati e fantasiosi materiali sono ormai da moltissimi anni in vendita. Un’altra strategia dei costruttori è stata quella di riempire i connettori con prodotti attutenti del tipo “Pongo”, “Plastilina”, stucco per lavelli etc. Al giorno d’oggi gli studi sulla materia si sono oltremodo sviluppati. E’ possibile quindi anche acquistare cavi appositamente progettati. Chiaramente i costi relativi ad un cavo speciale rispetto ad uno riadattato alle specifiche esigenze, può incidere pesantemente sul proprio bilancio familiare.

Logicamente un cavo costruito seguendo specifiche logiche progettuali, costruito utilizzando calze schermanti a maglia molto stretta e con una struttura rigida, può sicuramente aiutare a minimizzare i fenomeni. Viene conseguentemente a mancare la flessibilità del cavo ma, per quanto riguarda almeno il cavo di alimentazione il grattacapo può essere di limitata importanza.

CI VUOLE LA CENTOMILA AL PEZZO !

Ciò detto, chiaramente, esula dal discorso cavi originali Grundig presenti sugli apparecchi. Quando possibile, sia per mantenere l’originalità che per mantenere comunque la sonorità tipica, è sempre opportuno conservare. Se comunque facciamo mente locale, ci accorgiamo quanto i cavi di alcuni compatti e receiver siano molto più rigidi rispetto a quelli delle ultime produzioni e, conseguentemente, meno soggetti a fenomeni di questo tipo. Se invece foste in possesso di un apparecchio con cavo rovinato, tagliato, potrebbe valer la pena di provare soluzioni innovative per mitigare alla base tali problematiche.

Il problema legato alla microfonicità non può comunque solamente ascriversi ai fenomeni sopraelencati. E’ infatti ben noto che la circolazione della corrente alternata in un cavo di alimentazione e le variazioni fulminee della tensione necessaria nell’ascolto di un singolo passaggio musicale, praticano delle vere e proprie azioni dinamiche sui conduttori non di irrilevabile peso. Sono consapevole che viene difficile da credere a ma chi queste materie le studia, e spesso le insegna, ha anche le prove scientifiche per poterlo dimostrare.

NON PER SISTEMA NON INVARIANTE MA SI SOPPERIRA'

Tra l’altro, i ricercatori affermano persino che ogni cavo ha una propria frequenza di risonanza e da ciò nasce appunto l’esigenza di ridurre la sensibilità meccanica dei conduttori. Oggigiorno i cavi di alimentazione, di segnale e di potenza creati professionalmente ad uso HiFi, ma anche quelli utilizzati in alcuni impianti car audio sono realizzati con elevati criteri di buona progettazione utilizzando materiali di prima qualità sia per i conduttori ( Rame Oxygen-free copper OFC ) che nelle guaine e, ultimo ma non per importanza, negli isolanti elettrici.

Altro elemento che riveste una certa importanza e se curato aiuta a mitigare le famigerate interferenze di cui abbiamo parlato, è la spina elettrica o le ciabatte.

CINQUEMILA EURO QUELLA DEL TRUFFATORE IN INFORMAZIONE E DIFFAMATORE BASSANELLI

Per questi elementi non voglio ripetermi ma è chiaro che tutto quello che è stato scritto sul cavo di alimentazione vale anche per esse sia per quanto riguarda i fenomeni di tipo microfonico e meccanico sia per quanto riguarda l’aspetto “antenna” che anch’essa può generare.

Quindi chiaro che il disaccoppiamento tanto predicato è dovuto ad evitare i fenomeni meccanici.

peccato che sii un disaccompiamento destocazzo e che poi non facci scaricare le casse

Consiglio di utilizzare ciabatte di buona qualità, apribile, cavo schermato di buona sezione e senza lampadine per evitare tutti gli altri problemi connessi. Comunque, basta provare a livello empirico: se un cavo d’alimentazione produce un incremento della performance allora significa che funziona, altrimenti non lo si utilizza. Semplicissimo.

Tornando ai nostri amati apparecchi Grundig voglio ancora sottolineare che congegni già completi creati in fase di progettazione e realizzati in tempi di vacche grasse, beneficiano dei migliori componenti a livello qualitativo. Quindi chiaramente gli RPC – RTV – STUDIO – SV – Receiver, i compatti Studio di alta gamma sono i migliori anche sotto questi aspetti trattati. Lo studio della realizzazione dei circuiti elettrici, del calcolo delle impedenze e della realizzazione atta ad escludere al minimo le interferenze di segnale, meccaniche atte a limitare il feedback acustico erano tenuti in seria considerazione e pertanto impiegati nelle migliori realizzazioni.

Questo mio scritto deve intendersi come una mera ed asettica spiegazione di come e perché alcuni accorgimenti provocano cambiamenti sonori anche se i fenomeni non sembrano a prima vista collegati tra di loro. Esistono spiegazioni logiche anche per tutto il resto.

RCORDATEVI DELLA NON INVARIANZA DEL SISTEMA CHE IO CECCHINI NATALINO DETTO ROBERTO PRATICO FIN DAL MISCUGLIO DEI DUE EVENTI

Ricordo comunque che la musica dovete sentirla a casa vostra, ed il piacere di ascolto non deve essere rovinato dal pensiero che a casa di un altro quel brano suona in modo diverso. Godere della musica è alla portata di tutti. Diffidate da coloro che mettono il loro ambiente di ascolto come pietra di paragone.

Diffidate soprattutto da coloro che vi dicono che ascoltando il proprio impianto hanno la sensazione di sentire come se fossero “dal vivo”.

I dischi registrati “dal vivo” devono sentirsi “live”. Quelli registrati in studio devono sentirsi esattamente come l’ingegnere del suono ha previsto.

EEEEEE....COME HHHHABBI PREVISTO?


Scambiare i difetti negli impianti per pregi è un altra bugia dalle gambe corte. Giocare su questi aspetti con inesperti e pressapochisti è facile. Farlo con persone che seguono da anni il mondo della musica riprodotta è molto più difficile.

Ho visto persone
che a furia di ascoltare un tipo di sonorità sono convinte che tutte le altre siano quelle sbagliate, un po’ come quello che prendendo l’autostrada in contromano pensa che tutti gli altri vadano nel senso sbagliato. Come potete ben intuire sono i soggetti più pericolosi.

Tutto quello che scritto non è farina del mio sacco. L’ho imparato leggendo riviste del settore, libri, siti internet seri e confrontandomi con tecnici preparati come Marco Cristadoro. Spero che queste nozioni servano a diradare qualche mistero e aiutino a capire che le strategie che vengono da sempre ascritte come toccasana derivano da stratagemmi che servono a limitare determinati fenomeni fisici che comunque possono anche essere aggirati sapendo come.

Il mio pensiero è chiaro è semplice. Alcuni fenomeni conosciuti da molti sono stati utilizzati da “qualcuno” come cavallo di Troia e MAMMA per entrare nel cervello delle persone instillando il dubbio che esista qualche cosa di soprannaturale. Questa è la cosa più schifosa che si poteva fare al marchio Grundig.

Ancora al giorno d’oggi c’è gente che gira l’Italia per propagandare come – proprie scoperte – fenomeni conosciuti da tempo e purtroppo ci specula sia a livello di immagine che economico.

Le elettroniche e i diffusori Grundig sono talmene ben realizzati che basta accenderli per capirne le grandi potenzialità. Tutto il resto è folclore bell’e buono.

Chiudo dicendo; attenti agli SPENNAGRULLI !!!!


7 COMMENTS
Marcogap
5 Dicembre 2014
MARCOGAP - MARCO CRISTADORO
Roberto
complimenti per l articolo…… davvero interessante e semplice come spiegazioni. L unica considerazione,: non mi preoccuperei troppo per le persone, alle quali andrebbero aperti gli occhi (e le orecchie). In realtà, penso che la gente non sia così sprovveduta…. Prendendo spunto da “Seneca” il quale suggerisce “di vedere la stessa cosa con occhi diversi, piuttosto che cose diverse con gli stessi occhi”, mi sono messo nei panni di un “nuovo lettore” che approccia “gli altri lidi”. Allora: premesso un enorme sforzo nel prendere le proprie difese, con la tecnica dell “attacco” (termini come diffamazione ecc) , leggo prima che non si parla di un apparecchio modificato da loro, poi invece si, poi le viti non sono quelle, sono altre, poi non è tutto li, c’è dell altro… e al solito non viene detto cosa…. Ma che deve pensare chi legge per la prima volta quel forum: mi state prendendo in giro? Chi è quel folle che dopo aver spero 350 euro successivamente sposta le “modifiche”. Quel forum ultimamente si concentra “unicamente” a mettersi sulle difensive, rispetto ciò che leggono qui. E con tempismi da record…. Pertanto, continuerei come siamo nati, ovvero per condividere chiaramente e a metter a fattor comune le nostre passioni….. Le mail che arrivano e i commenti qui non sono che una conferma che stiamo facendo bene…e non solo perchè il tutto è praticamente gratis…….chi è causa del suo mal, pianga se stesso…..manca poco a capodanno
marco


5 Dicembre 2014
EMIX
Bell’articolo. Chiaro, puntuale e, soprattutto, accessibile. I principali fenomeni che “ostacolano” i nostri ascolti e i chiari suggerimenti per risolverli. Complimentri per la chiarezza.


5 Dicembre 2014
CARLELI
Bell’articolo. Bravo Roberto. Non avrei saputo scriverlo meglio.

luciano
5 Dicembre 2014
LUCIANO
bravo ROBERTO

KikoAudiorama
6 Dicembre 2014
KIKOJEEP
Ottimo articolo ,semplice , piacevole e chiaro a tutti , esperti e non . Complimenti anche per il blog , punto di riferimento per gli appassionati di Grundig e non solo ….

Vincenzo_
7 Dicembre 2014
VINCENZO_
Complimenti Roberto per questo utilissimo articolo.
Chiarisci tanti aspetti fisici del comportamento audio, mettendo in evidenza con semplicità particolari di valenza tecnica.
Sappiamo benissimo da cosa è generato il suono stupendo ed unico degli apparecchi prodotti della Grundig, (tralasciando le ultime generazioni) di cui non si riconoscono assolutamente, con pagliativi ed espedienti strani di qualsiasi tipo, in questi straordinari apparecchi è l’elettronica che suona a pieni voti, dovuto dalla capacità superiore di bravissimi tecnici progettisti.

carlo1417
3 Gennaio 2015
CARLO1417
Un piacere leggere articoli simili, per completezza, chiarezza e correttezza.

Complimenti, Carlo
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Re: relaghi di pasqui ( CCI)

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 apr 2020, 18:36

Re: Nuovo progetto
a.corbis


Caro Filippo,per il bene che ti voglio, ascolta quello che ti dico. Io da quei progetti ci sono passato, facendomi anche”molto male”, dipoli, reflex,trombe ripiegate, open baffle carico audio Tekne, con altoparlanti vari tipo Lowter, Phy HP,Diatone,Supravox,Jordan,ecc.......l’elenco è mooolto lungo!!!!Poi l’approdo in Grundig/LT.(e sai che sono molto allenato con l’ascolto degli strumenti dal vivo).Io in te sceglierei sempre nell’ambito di questi prodotti compatibilmente con il tuo ambiente d’ascolto.Poi se i tuoi gusti di ascolto sono un po’ più “naïf” e ti piace il suono un po’ più colorato,puoi rivolgerti a forum più specifici per quei progetti, questo forum non è adatto a quello che cerchi. Scusa la mia schiettezza, ma ripeto per me e per la nostra amicizia non buttare altri soldi.
Con affetto.
Angelo Corbascio



angelo dei corbasci dervisci non butta soldi, compra la robbe LT del santone ambrosini

atto delinquanziale peraltro: istigazione a delinquere e ricettazione

inoltre i corbasci sono babbut, mmmut e figliut che vanno in gita a notaresco, mansarda e mansardina e cacasuono
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Re: relaghi di pasqui ( CCI)

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 apr 2020, 18:40

Re: Nuovo progetto
Filippo


Ti ringrazio per la franchezza Angelo, chi parla chiaro è sempre ben accetto.
Niente, io dovrei solo aggiungere dei bassi a quello che già ho e che mi piace molto. Non so se questo può sconvolgere e cambiare tutto.



piliffo mette in evidenza la facilità della felicità: aggiungere dei bassi

è proprio quello che fa il CAZZORIO calabrese

e li piazzi consapevolmente in modo da annullare i modi ambientali
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Re: relaghi di pasqui ( CCI)

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 apr 2020, 18:44

se ci facciamo caso, noi tutti, il pobblema è dei bassi, solo dei bassi:

- potenza in deciBel
- code
- modi ambientali
- direzionalità di efficienza
- presenza di angoli e spigoli
- nummero delle pareti
- rutto di marinella e yulunga

bon bon, lo hhhhabbimo visto, si è messo ad odiare il solutore calabrese
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Re: relaghi di pasqui ( CCI)

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 apr 2020, 18:49

Re: Ps 1010 con M75b problema
Messaggio: # 11618Messaggio andreamilano
oggi, 17:10

Hai un minor inasprimento con R35 perchè è lunico integrato, tra quelli da te elencati, ad avere connessione din 5 poli. L'adattatore a filo peggiora sempre...Manca il grasso nella ghiera numerica del contrappeso? Hai le rondelline plastiche sotto la testa delle viti dello shell? Tieni separati i cavi dietro la testina? E' presente il lamierino distanziale tra shell e testina?
Andrea
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Re: relaghi di pasqui ( CCI)

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 apr 2020, 18:50

Re:

sasipa

Allora, rondelline non ricordo, grasso no sulla ghiera gira agevolmente ma non balla, cavetti distanziati, lamoerino c è, overhang sembra corretto.
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Re: relaghi di pasqui ( CCI)

Messaggio da leggereda tran quoc » 17 apr 2020, 18:53

Ps 1010 con M75b problema
sasipa


Ho un problema con il ps 1010, ne ho due, in questo momento con M75b e stilo della jico, però anche se sto da 0.75 a 1.25 e con lo stilo inserito tutto o meno sto ottenendo un suono granuloso, quindi immagino distorto, con un buon basso e alti frizzanti ma buoni, il problema è in gamma media.
Di ampli ne ho tanti e non dipende da quello, ho due V35 il 7000, 2 v1700, 2 v30 e un receiver r35.
Forse dove lo fa meno è proprio con il receiver.
Il ps 1010 è la prima serie con tutto originale dal tappetino cerchio riduttore per 45 giri.
Di M75b ne ho due e questa suona un po' meglio.
Mettendo un at95e lo fa molto meno, nei limiti sonori di tale stilo, suono più piatto, meno coinvolgente.

Cosa può essere questa granulosità?
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