Oggetto: AES
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d_oris
ModeratorPosted -
11/06/2007 Dopo un mese scrivo due righe
sull'AES Convention di Vienna (uno dei due incontri 'grandi' annui).
Gli eventi in realtà erano due, contemporanei: uno tecnico (la convention dell'aes appunto, con conferenze e presentazioni) l'altro commerciale (il pro-audio expo).
La convention aveva la struttura solita
con paper lesson (seduti in aula) e poster lesson (in piedi nei corridoi) nelle pause. due sessioni parallele di lezioni, su 4 giorni di conferenze.
per tutti e 4 i giorni una sessione era occupata dalla ricerca sull'audio per la multimedialità (si spaziava dall'audio per i telefonini alla ricerca sul multicanale per il cinema). le poche lezioni che ho seguito
non mi hanno emozionato, erano perlopiù presentazioni aziendali, ma sono sicuro che la maggior parte degli
investimenti in ricerca acustica vanno in quella direzione.
Mi è sembra
ta, in quell'ambito, stimolante e ancora libera in terreni di ricerca, la discussione su compressione e auralizzazione. poi, appena si passa dalla teoria alla codifica, si entra delle scatole chiuse
dei formati proprietari.l'altra sessione variava invece di giorno in giorno. i primi due il tema generico era
la psicoacustica (ero lì per quello e 2 giorni sono restato Smile), il terzo si parlava di diffusori e pilotaggio, il quarto... non lo so perchè ero già ripartito con la rabbia di non aver potuto seguire le lezioni del terzo giorno.
l'ambito psicoacustico
ha confini labili, dentro ci finisce un po' di tutto, e puoi trovarci: - l'ingegnere della schoeps che riflette sul fatto che in una misura all'impulso la convoluzione della delta, o meglio il suo spettro di ampiezza,
è quasi tutto fuori dalla banda dell'udibile.
allora a che serve? e propone soluzioni alternative rimanendo sempre sulla 'vecchia' risposta impulsiva.
(parentesi: la delta di dirac non appartiente all'insieme che l'analisi funzionale chiama L^2, però c'è la disuguaglianza di
Hausdorff e Young che allargherebbe l'integrabilità della distribuzione di Fourier ad alcuni funzionali tra L^1 e L^2. se ne parla
da circa 30 anni senza che nessuno in questo ambito abbia pensato di fare nessun manifesto della nuova scienza della riproduzione sonora. ho avuto il piacere di parlare per mezz'ora con il relatore di questo studio e con estrema naturalezza e chiarezza si sono affrontati risultati che molti guru
tengono per sè. eppure la schops non è un'azienda senza fine di lucro).
- il resto del mondo deve invece implementare in tempo reale e allora la risponta all'impulso
crea troppi problemi e si ricorre a misure di sweep & amenità simili. c'è chi le ridiscute.
- un'università dei balcani realizza microfoni usando led al posto del condensatore e polarizzando oppurnamente le uscite si trova un segnale digitale in uscita al microfono. ancora in stato prototipale ma molto interessante. il problema è la miniaturizzazione dei componenti optoelettronici.
- si cominciano a cercare soluzioni esatte
dell'equazione del campo acustico (come avviene nella chimica molecolare). si presentano molti algoritmi che cercano di semplificare le soluzioni
dell'equazione differenziale non omogena del campo.le OMOGENEE sono quelle MOSS MOde Shape System...anche delle STRUTTURE CHE RIVVRANOB- altre cose tediose... se però qualcuno avesse voglia di sorbirsi altre descrizioni pallose può chiedere Smile
Il pro audio expo è una semplice vetrina come tante altre di marchi legati alla registrazione ed elaborazione audio.
Per asindeto, riporto in ordine sparso, tra le mille cose:
- lundhal che, visto l'ambito, presentava perlopiù trasformatori microfonici.
- schoeps che caricava l'attenzione sui microfoni
digitali- studer con i monitor attivi (molto simili ai genelec. 3 vie con woofer da 38 e sezione medioalti orientabile)
- manger con monitor a 2 e 3 vie. non li avevo mai sentiti. con il rumore di fondo che c'era
(alcuni direbbero non invarianza) impossibili di valutare. Però grandi e belli, il che non fa mai male.
- bruel & kijer con sistemi di misura costosissimi, che non fanno quasi nulla rispetto ai concorrenti ma che hanno un fascino notevolissimo. c'era anche la real head + torso per le misurazioni:
per quello che studio quotidianamente un sogno.
- akg e neumann con veri e propri musei di microfoni (peraltro credo che le uniche valvole presenti nei 3-4 ettari di fiera fossero i pentodini lì dentro)
saluti
Dario d'orazio ( COCLITE e COCLEA)