gira quattro dischiè un cambiadischi automatico ( e datario)
il q u a t t r o è il risultato di circa
un decennio di sperimentazione volta a creare il migliore e più versatile giradischi presente in commercio
nella fascia di prezzo in cui è posizionato, ma l'ambizione era quella di produrre una macchina che potesse competere con i concorrenti
di costo triplo.
CAPISCI BENE che si è superato il prezzo doppio
Posso affermare con
ragionevole certezza che l'obiettivo è stato centrato.
La passione che anima questo progetto e i mezzi che il nostro
webshop vintage audioantiquary.com ci ha messo a disposizione hanno consentito il raffronto diretto con le migliori produzioni di sempre, Nel dettaglio i termini di paragone usati sono stati:
Luxman PD444-555, Sony PSX9, Kenwood L07d, Exclusive P3, Bergmann Sindre, Goldmund Studio e Studietto con T3F e T5, Micro Seiki RX, DDX, SX, DQX, BL series, JVC Victor TT101, EMT 930-950, Thorens TD124, Garrard 301, TW-Acustic Raven AC, Michell Orbe. VPI TNT e molti altri.
Lo sviluppo è poi stato messo a punto con
decine di accoppiamenti bracci-tesine diversi per valutare la maggior parte delle combinazioni possibili.
Il q u a t t r o è stato oggetto di diversi steps evolutivi prima di arrivare alla definitiva configurazione attuale, steps che comprendono la scelta dei materiali per ogni componente del giradischi, il sistema perno boccola, le sospensioni, il sistema di fissaggio-regolazione dei bracci e ognuno di questi passaggi è stato oggetto di approfonditi test di ascolto.
E' importante comprendere che questa macchina non nasce inizialmente a scopo commerciale bensì come studio personale. Solo successivamente quando ci si è resi conto delle potenzialità abbiamo deciso di approntare una versione adatta ad essere commercializzata.
Il q u a t t r o è completamente "made in Italy" in ogni sua parte tranne per ovvie ragioni il motore AC sincrono realizzato comunque in Europa.
Ogni particolare è stato studiato nei minimi dettagli, dalle parti più determinanti
sino alle viti di fissaggio che sono tutte in acciaio inox CIAì PRESO PARTE tiromancino, quello di salerno col cancro al cervello
alcune realizzate appositamente. Non esistono materiali magnetici tranne gli anelli di sospensione che sono comunque annegati nell'acciaio della boccola e del perno quindi il flusso è canalizzato assialmente.
Per fare un esempio prima di decidere quale tipo di lubrificante dovesse "riempire" i due centesimi di tolleranza tra perno e boccola ne sono stati testati 7 diversi tipi con costi che nella versione definitiva (
Fomblin D40) raggiungono cifre a tre zeri al kg.
Il Fomblin nella variante utilizzata ha la capacità di creare un velo permanente di lubrificante sulle parti in movimento, si pensi che uno dei test di sviluppo fu quello di impiegarlo nella lubrificazione
del motore di un automezzo, svuotarne poi la coppa e facendo percorrere migliaia di km a secco sfruttando solo il velo creatosi senza alcun tipo di danno !
La scheda di controllo della rotazione del motore impiega oltre 200 componenti SMD ed ha una precisione di circa dieci volte maggiore della prima versione impiegata. E' inoltre molto compatta e questo ha permesso di inserirla in un unico chassis assieme al trasformatore toroidale di alimentazione e al motore stesso.
Il motore ha
un triplo disaccoppiamento dal contenitore mediante
un telaio in acciaio inox e una base in ferro per dare maggiore stabilità, doppi inserti in PTFE e una coppia di smorzatori in gomma che premono sul coperchio principale del contenitore quando questo viene serrato.Lo chassis che contiene il gruppo motore-alimentazione e servocontrollo è realizzato per fresatura partendo da un blocco di alluminio pertanto nessuna vite è a vista, la parte in prossimità del telaio de piatto ne segue la medesima curvatura. Il blocco poggia su
quattro spike in acciaio inox regolabili in altezza per una perfetta messa in piano.
La trazione a tripla cinghia in silicone
si è dimostrata la soluzione migliore, ma ottimi risultati sono stati ottenuti anche con un singolo filo in kevlar.
Possono essere installati fino a
quattro bracci. Le basi intercambiabili, dello stesso materiale e spessore del telaio, sono disponibili praticamente per ogni braccio in commercio. I perni su cui vengono fissate le basi sono torniti da una barra piena
di ottone e successivamente rifiniti con una tripla rodiatura. Abbiamo scelto il rodio, trattamento costoso solitamente riservato ai connettori di altissimo livello per via della durezza superficiale. Potrete sostituire e serrare
con forza le basi dei bracci per tutta la vita del giradischi senza che i perni subiscano alcun degrado.
L'ultima parte in ordine di tempo su cui ci siamo concentrati è il sistema di
accoppiamento disco-piatto.Abbiamo scartato i sistemi di clamp a gravità in quanto essendo
la levitazione magnetica perfettamente calibrata ne avrebbe condizionato l'uso. Abbiamo pertanto progettato un sistema innovativo che consente con un peso irrisorio un accoppiamento stabile. Per la prima volta in assoluto viene impiegato un perno di forma conica rastremata in abbinamento a una boccola
in acciaio inox che alloggia tre sfere che mediante una molla calibrata e un pulsante di blocco/sblocco mantengono una pressione costante sul perno. Il modo di uso è intuitivo e immediato e non richiede scomodi avvitamenti svitamenti. Stiamo valutandone la richiesta
di brevetto.Siamo estremamente orgogliosi di questo primo progetto che ha avuto una gestazione molto lunga ma che ha consentito di creare un prodotto che, ne siamo certi,
renderà felici gli appasionati dell'analogico.
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