la zuppa di pietra

contenitore indifferenziato di abluverite

la zuppa di pietra

Messaggio da leggereda tran quoc » 12 ott 2019, 7:02

la zuppa di pietra

a cura del pazzo sfondato bollorino francesco, psichiatra

bollore

Italy
2585 Messaggi post. Posted - 20/12/2007 : 23:36:46

non faccio e non faro' mai il moderatore qui.. ma, Cari Claudio e Carlo, credo che veramente sia un po' buffo che ci si debba accapigliare di brutto per un gioco affascinante come l'hifi... e' pur sempre un gioco... a parte chi veramente non se ne intende e le spara li' giusto per spararle, io credo che tra audiofili evoluti anche culturalmente come siete voi si possa si debba si riesca a CONFRONTARSI senza bisogno di voler prevalere per forza dando modo a tutti anhe ai meno esperti di crescere un po'.. cosi' per chiarire il mio pensiero vi regalo una leggenda che per me puo' dare il senso al nostro stare insieme in rete...

LA LEGGENDA DELLA ZUPPA DI PIETRA.
C’è una storia, tramandata dal tempo dei tempi fino a noi, che racconta di due viandanti in pellegrinaggio.
Affamati e stanchi del cammino percorso durante il giorno, essi arrivarono nei pressi di un piccolo e povero villaggio, dove decisero di fermarsi a riposare, a lato della strada.
Uno dei viandanti mise insieme un piccolo fuoco, sul quale pose una grossa pentola, mentre l’altro la riempì d’acqua raccolta nel torrente e vi pose dentro una semplice pietra.
I due uomini si sedettero accanto al fuoco, che ben presto portò ad ebollizione la loro zuppa di pietra.
La scena non sfuggì agli abitanti del villaggio che si domandarono il perché del curioso comportamento dei due stranieri.
Alla fine, diversi abitanti decisero di approfondire la questione e di avvicinare i due viandanti, attaccando bottone con loro.
Di lì a poco si avverti attorno aria di gaiezza, dal momento che i visitatori, che si dimostrarono particolarmente amichevoli, presero a narrare storie di posti e genti che avevano incontrato nel lungo viaggio che li aveva condotti fin lì.
Alla fine un ragazzo chiese ai viandanti: “Perché, spiegatemi, state bollendo una pietra?”
Uno dei viandanti rispose “ Per poter poi mangiare una zuppa di pietra”
“Deve essere terribilmente insipida!” – disse una vecchia – “Ma io ho giusto un cavolo, che gli darà un qualche sapore in più”
“ E io ho un po’ di carote, che le aggiungeranno un po’ di colore” – disse un altro abitante del villaggio.
“Io ho delle patate!”- disse un altro, finché, con il contributo di poco da tanti, un abbondante stufato fu fatto, con il quale il villaggio intero e gli stanchi pellegrini fecero cena. e mentre cenavano, si raccontavano storie, condividevano esperienze e conoscenze, divenendo amici lungo tutta la nottata.
La mattina dopo i due viandanti (che non potevano più essere chiamati “stranieri”) ripresero il loro viaggio, lasciando il villaggio e i suoi abitanti dietro di loro.
Ma gli abitanti non dimenticarono mai né i pellegrini né la lezione che avevano da loro appreso.
Infatti, anche durante le peggiori temperie, il piccolo e povero villaggio prosperò, poiché i suoi abitanti mai dimenticarono come fare “una zuppa di pietra”………..
buona nptte e buon Natale

Francesco Bollorino
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"La venerazione del passato conduce ad un pessimismo ingiustificato sul presente e impedisce di capire che l'avvenire non è piu' quello di una volta." (Paul Valery)
Modificato da - bollore il 20/12/2007 23:40:16
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Re: la zuppa di pietra

Messaggio da leggereda tran quoc » 12 ott 2019, 7:04

il piccolo e povero villaggio prosperò, poiché i suoi abitanti mai dimenticarono come fare “una zuppa di pietra”………..
buona nptte e buon Natale

Francesco Bollorino
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Re: la zuppa di pietra

Messaggio da leggereda tran quoc » 12 ott 2019, 7:08

tran quoc ha scritto:il piccolo e povero villaggio prosperò, poiché i suoi abitanti mai dimenticarono come fare “una zuppa di pietra”………..
buona nptte e buon Natale

Francesco Bollorino
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quanto ( quando) sarebbe più meglio schiacciare una pietra in faccia al bollorino e pistargli il naso?

modificargli quell'aspetto di porta jella gramo e mortale
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Re: la zuppa di pietra

Messaggio da leggereda tran quoc » 12 ott 2019, 7:13

NESPA #1

L’effetto della lampadina solare del Nespa è sempre magico e lascia ogni volta stupefatti, interdetti, ammirati. Non vi è parametro nel suono del CD che non tragga beneficio dall’intervento dei lampi del marchingegno made in Japan: focalizzazione, soundstage sono magnificati; la timbrica diventa più naturale e brillante al tempo stesso. Non sembra più lo stesso CD o la stessa macchina di lettura ma un qualcosa di nuovo e per certi versi sconvolgente per il tasso di miglioramento che si avverte fina dalle prime battute del CD illuminato.
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Re: la zuppa di pietra

Messaggio da leggereda tran quoc » 12 ott 2019, 7:16

ALL TOGETHER NOW….

Non poteva mancare a questo punto una prova cumulativa che è partita utilizzando la taglierina GLASS, pulendo la superficie con il SEESIDE, applicando lo strato di nero sul bordo e infine trattando il CD prima con il NESPA e poi con il BEDINI.
Il risultato?
Uno spettacolo!!! Il Music hall è un campione del rapporto qualità prezzo ma non è certo il miglior CDP del mondo eppure quando ha iniziato a suonare il dischetto così elaborato è sembrato letteralmente trasformarsi: soundstage molto più profondo e una realmente straordinaria messa a fuoco dell’evento musicale riprodotto, dinamica molto più potente e maggiore estensione della riposta in frequenza sia verso il basso che verso l’alto senza per altro che compaiano prevalenze di una frequenza sulle altre. Suono vivo e molto naturale, sembra che tutto ma proprio tutto quel che è contenuto nelle tracce del CD sia messo in condizioni di passare al convertitore in una sinergia tra supporto e elettronica che ha del miracoloso nella misura in cui solo sentendo il risultato si può capire come, migliorando il CD, si possano trarre dai propri CDP suoni e atmosfere prima sconosciute e credo inaspettate. Passando ad un CDP di pregio e caratura anche economica molto maggiore come il RESOLUTION AUDIO OPUS 21 (prossimamente in prova su queste pagine come anteprima assoluta per la stampa hifi italiana) il miracolo si ripete con ordini di grandezza ancora maggiori nella misura in cui il margine di miglioramento è direttamente proporzionale alla classe dell’elettronica e migliore è, di suo, il CDP maggiore sarà il risultato. Mitico!!!
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Re: la zuppa di pietra

Messaggio da leggereda tran quoc » 12 ott 2019, 7:23

DOCET.. INSEGNA due campioni del rapporto qualità prezzo

Claudio Romagnoli progettista e patron della LECTOR DOCET mi ha inviato in prova un po’ di suoi prodotti: il preamplificatore di linea Lector ZOE (prossimamente recensito) e due prodotti DOCET un CD per il rodaggio delle apparecchiature hifi e una "ciabatta" filtrata per la distribuzione della linea AC nel nostro impianto chiamata EDISON 230, oggetto della presente prova.

Iniziamo dal CD.

Il tema del burn - in mi ha sempre intrigato per cui non ho perso l’occasione, visto che ha prodotto un oggetto atto ad effettuarlo di chiedere a Claudio Romagnoli il suo parere "da ingegnere " DESTOCAZZO su questo tema spesso dibattuto sui forum in rete.

Videohifi: "Come si può definire il Burn-in?"

Claudio Romagnoli: "Con il termine "Burn-in" viene comunemente indicata l'operazione di "stagionamento sonoro" di qualsiasi componente audio hi-fi o dell'intero sistema audio. Ormai è stranoto che le caratteristiche sonore-soniche dei componenti audio hifi in percentuali più o meno significative cambiano nel tempo con il semplice utilizzo quotidiano, sino a stabilizzarsi entro alcuni parametri originali su livelli che si potrebbero definire lo standard sonoro per come sono stati progettati e per come dovrebbero suonare."

Videohifi: "Questo lo pensano gli audiofili ma i super tecnici spesso sorridono…."

Claudio Romagnoli: "Accantonando la presunzione che le credenze del popolo audiofilo siano solo invenzioni, forti di un laboratorio di misura ben attrezzato per rilevazioni di fenomeni fisici-elettrici e misure elettroniche che includono anche rilevazioni per la compatibilità elettromagnetica, abbiamo iniziato a stendere un protocollo per la ricerca dei fenomeni di "burnizzazione" e di "rodaggio" di componenti audio hifi, l'indagine è stata svolta su impianti audio completi ( cd-player+amplificatori+cavi+sistema di altoparlanti) la focalizzazione delle misurazioni è stata rivolta sopratutto al cd-player e all'amplificatore.
La statistica e la metodologia delle misure fisiche-elettriche ci danno una mano: con innumerevoli test di laboratorio e con un po' di dati che arrivano da persone incaricate come "beta-tester" i risultati possono trovare convizioni sull'utilità di burnizzare il proprio sistema audio.
L'indagine è svolta su due parametri importanti e basilari, ovvero la dimostrazione che i dati rilevati in laboratorio possano coincidere con le schede di ascolto dei "beta-tester" operazione difficile e pericolosa: generalmente sono veramente pochi i parametri di misurazione elettrica che effettivamente si riscontrano nella pratica dell'ascolto.
Le prove tecniche sono state accentrate su vari aspetti di misura con l'utilizzo di due apparecchiature nate appositamente per il test: un amplificatore integrato a due stadi con sezione di preamplificazione a discreti (fet e transistor) e sezione di potenza a transistor bipolari pilotati da circuito a discreti, la sezione di preamplificazione è stata anche sostituita poi da un circuito a valvole termoioniche.
Il primo campione (DUT-1 / device under test) è stato sottoposto alla cura "burnizzazione" tramite il disco test Docet, la seconda apparecchiatura (DUT-2) è stata lasciata volutamente "rodare" con il semplice utilizzo quotidiano dell'ascolto per qualche ora accumulando così circa 300 ore.
Il cd-player utilizzato è un prodotto di serie della linea Docet."

Videohifi: "Come hai proceduto nei rilievi?"

Claudio Romagnoli: "Per poter misurare il fenomeno di grandezza fisica ritenuto più importante, si è utilizzato un misuratore di temperatura a tre canali estremamente sensibile e performante con sensori remoti distribuiti sulle parti interne dell'apparecchiatura ritenute più sensibili come dissipatori, scheda principale del circuito stampato, condensatori di alimentazione. L'alimentazione proveniente dalla rete elettrica è sempre stata monitorizzata e garantita per qualità e stabilità, entro ovviamente alcuni parametri accettabili e controllabili.
Ovviamente il misuratore di temperatura è stato collegato ad un PC per la collettizzazione dei dati nell'arco delle 24 ore (data logger misura un campione ogni minuto).Sono stati utilizzati anche altri strumenti come: micro-antenne e clamp-magnetici per la rilevazione dei campi elletro-magnetici interni al DUT ed anche sensori per la misura delle vibrazioni (accelerometri).
Il test fisico-elettrico si è protratto per circa un mese con intervalli anche di alcuni giorni, operazione di interruzione delle misure per verificare il tempo-velocità di rispristino delle caratteristiche rilevate nei primi test di misura.
I "beta-tester" hanno seguito a ruota con test di ascolto il componente inserito nel proprio impianto audio."

Videohifi: "Risultati?"

Claudio Romagnoli: " I risultati sono sorprendenti ed interessanti e confermano che l'operazione di "burnizzazione" è vitale per poter raggiungere le prestazioni vere del componente, si potrebbe riassumere il tutto con poche parole come: facilità dell'ascolto, fluidità, nonché riduzione di distrosione armonica.
La differenza tra la "burnizzazione" e il "rodaggio" è semplicemnte questa: la "burnizzazione" dei componenti audio, utilizzando segnali uniformi e distribuiti omogenamente per livelloenergia ed estensione (come lo sono i segnali incisi sul BURN-IN CD) portano al risultato ottimale nel raggiungimento delle prestazioni sonore originali dei componenti audio, invece l'operazione di "rodaggio" (il semplice utilizzo più o meno continuo delle apparecchiature) lascia ancora alcune perplessità sul raggiungimento delle prestazioni finali ottimali che purtroppo non sono confrontabili con l'operazione di BURN-IN.
Si potrebbero definire così le due pratiche utilizzate: il BURN-IN è un'operazione di burnizzazione controllata con metodologia e risultato il Rodaggio si potrebbe definire come l'operazione allo stato brado della burnizzazione però con risultati differenti."

Il CD "DOCET BURN-IN" messo a punto da Romagnoli è diverso dal, similare come uso, CD messo a punto dalla americna Purist Audio provato in passato in maniera lusinghiera su queste colonne, dove su un’unica traccia si alternavano frequenze di varia intensità e ampiezza.
Qui troviamo segnali alternati di "rumore bianco" e "rumore rosa" generati sintetizzando segnali digitali al PC. La durata del disco è di 60 minuti. il livello della registrazione è 75 db. Le trace sono 10 alternate "rosa/bianco".

Credo valga la pena dare uan definizione di definizione dei due segnali "rosa" e "bianco".
Il rumore rosa ha una frequenza spettrale di 1/f con una caduta di 3dB per ottava e quindi energia costante per ottava.Il rumore rosa è prodotto con il filtraggio passa-basso del rumore bianco. Il rumore rosa ha la stessa ampiezza nella banda da 110 a 220 Hz come da 220 a 440 Hz o da 7.040 a 14.080 Hz. Se si ingrandisce o si restringe la forma d'onda con un oscilloscopio questa avrà sempre la stessa "trama".



Il pink noise non è ne' casuale ne' prevedibile ed ha una struttura del tipo frattale.
Spesso si usa questo segnale per "ambienti" musicali elettronici e come segnale test per "accordare" il rinvigorimento dei sistemi sonori (molti equalizzatori e analizzatori di spettro audio hanno generatori di rumore rosa).
Il rumore bianco ha uguale energia (loudness o volume) sulle varie frequenze (spettrogramma piatto), ovvero, se si misura l'ampiezza del suono nella banda di frequenze da 100 a 200 Hz si ha la stessa ampiezza del suono nella banda da 3000 a 3100 Hz o anche da 19.000 a 19.100 Hz.



Il segnale ha appunto fase e risposta in frequenza lineare.

Passando alla prova su strada posso dire molto semplicemente che nell’uso il CD della Lector è assolutamente sovrapponibile al CD della Purist Audio e garantisce lo stesso ottimo e udibilissimo risultato di "scioglimento" rapido di cavi casse ed elettroniche.
Il mio consiglio è di effettuare il burn-in per almeno 24 ore possibilmente di seguito.
Che dire allora?
Altamente consigliato a tutti anche perchè e qui sta il "miracolo" costa appena 6 Euro!!!
Precipitatevi!!!
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Re: la zuppa di pietra

Messaggio da leggereda tran quoc » 12 ott 2019, 7:30

siate partiti...

siamo partiti...

vabbè, siate partiti dalla truffa mondial espace ++ dei bottoncini combak del duo di morammazzati andio morotti ammazzati
andrea morandi e claudio mazzotti

e ancora galleggiatevicisi nella mmerda delle pecette e dei rinculi
frusciati dalle DISCUSSIONI da intellettuolli ggallinieri

eccheccazzo fijetti...e ben la sgarambona si lamenta di una certa impotenza generale con apatia e castrazione violenta del ragionaggio...!
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Re: la zuppa di pietra

Messaggio da leggereda tran quoc » 12 ott 2019, 7:35

si diceva di pistare il naso di bollorino AVVALENDOSI di una pietra ma si dimenticò un particolare:

cominciando dalla nuca


COMBAK — HARMONIX RF-57, i bottoncini del desiderio……..
Antonio Cinti di Estro Armonico è per me come la FIESTA FERRERO, mi "tenta tre volte tanto" e quando mi chiama per propormi qualche nuova diavoleria che ha scovato in giro per il mondo e che ha iniziato ad importare in Italia, lo confesso, non so resistere e puntualmente mi faccio mandare l’accrocchio in questione per una prova su strada in queste pagine.

Nella scatola che Cinti mi ha inviato prima delle ferie c’erano diverse novità la prima delle quali di cui mi occupo, in questa puntata delle Pulce, sono i "magici" bottoncini denominati "RF-57 Mk II" prodotti dalla giapponese Combak- Harmonix.

La ragione della scelta è stata la curiosità la molla principale che mi porta a scrivere questi pezzi: possiedo come forse molti di voi sapranno in uno dei due impianti di casa una coppia di GRADIENT LAURI realizzate espressamente per me dalla casa finlandese seguendo le mie malinconie in materia di tweaking , ovvero con cablaggio interno in argento massiccio e con un trattamento intensivo con la magica lacca C37.

Orbene, credo sia cosa nota a molti che le Lauri altro non sono che la versione scandinava delle BRAVO commercializzate dalla Harmonix e che le Lauri "divenatno" BRAVO dopo che in giappone vengono modificate con "aggiunte varie" tra cui l’inserimento di sistemi di "accordo" e "tuning" vari tra cui appunto i bottoncini oggetto della presente prova: Potevo esimermi da vedere l’effetto che avrebbero potuto fare?

La risposta è ovvia ed ecco il risultato.

Gli RF-57 sono piccoli bottoni autoadesivi che, a detta del costruttore, hanno il compito di eliminare le risonanze nocive sui componenti audio sui quali vengono posti (casse acustiche, elettroniche cavi), migliorando in questo modo la riproduzione musicale.

La Combak li usa sulle Bravo all’esterno e all’interno del diffusore io seguendo le indicazioni contenute nella confezione ho iniziato a porre 4 bottoni attorno ai morsetti WBT Nextgen AG delle mie Lauri, confesso di non essermela sentita di aprire la cassa e porre i bottoni sul magnete del woofer come consigliato semplicemente perché la costruzione delle mie casse era stata piuttosto difficoltosa per la rigidità del cavo solid core quadrato d’argento usato e temevo una volta tolto il coassiale SEAS dalla sua sede di non riuscire a rimetterlo in sede.

Ho poi attaccato gli EF-57 attorno alle uscite del SONIC EUPHORIA e in ultimo li ho applicati ai cavi di collegamento tra il pre e i finali OTL che da un po’ sono passati dalle QUAD alle Gradient come amplificazione di riferimento per le mie prove.

Risultati?

Ho avvertito immediatamente, in tracce ben conosciute e "memorizzate", in maniera inequivocabile e sempre più evidente con il passare dei brani ascoltati, una maggiore "presenza" del suono su tutta la gamma delle frequenze con una particolare rilevanza sul mediobasso che appare più corposo, ricco di armoniche senza divenire ingombrante a tutto vantaggio della riproduzione della voce che risulta più viva e naturale.

Si nota anche un leggero cambiamento nella ricostruzione del soundstage che risulta più profondo e al tempo stesso leggermente più proiettato verso l’ascoltatore con un piacevole e coinvolgente effetto monitor, un esempio su tutti: la memorabile interpretazione di Suzanne Vega do "Stay awake" nel cd omonimo risulta molto più naturale e materica con la voce più piena e con una ricchezza di microdettaglio prima sconosciuta, il riverbero magico della voce sembra perdersi in una spazio laterale e posteriore più ampio ma al tempo stesso le labbra sembrano più vicine al microfono con un effetto combinato che sa di "magia".

L’appetito vien mangiando: disponendo di due confezioni di bottoncini (8 cadauna) ho proseguito come detto nella loro applicazione appicicandoli attorno alle uscite del Pre e, come indicato dal costruttore, sui terminali RCA dei massicci Legemburg che collegano il Sonic ai due OTL.

Il risultato è stato un ulteriore, progressivo alle successive applicazioni di bottoncini, affinamento del suono con una amplificazione in termini quantitativi di ciò che avevo rilevato intervenendo solo sulle casse: maggiore focalizzazione del messaggio musicale e un intervento più marcato sulla gamma media più calda e naturale.

Mi sono dovuto necessariamente fermare qui non disponendo di altri RF-57 da usare ma mi sono "convinto" che un trattamento "completo" dell’impianto possa dare interessanti risultati finali in termini di incremento della qualità sonora della riproduzione.

SE dovessi fare un paragone con mie vecchie esperienze di valutazione di tweaks direi che i bottoncini della Combak- Harmonix possono essere paragonati ad un trattamento con la lacca C37 come effetto finale sul suono a dimostrazione, per me, che la lotta alle risonanze "nocive" se efficace anche se affrontata con mezzi diversi porta a risultati sonori simili e si dimostra un passaggio IMPORTANTE nella messa a punto di un impianto.

Se il risultato è molto positivo altrettanto non si può dire per il costo: le due confezioni che ho usato per la prova costano circa 250 Euro cadauna e la domanda ovvia che debbo pubblicamente pormi è: il "gioco" vale la candela?

Sì e no è la mia onesta risposta, che per altro vale per molti dei teaks che ho provato in passato, a fronte si intende di risultati come questo, rilevanti.

Sì in termini assoluti, i bottoni funzionano DAVVERO, sì in termini di miglioramento tangibile che come è noto ha sempre costi notevoli da qualunque parte di hifi lo si ricerchi.

No relativamente alla necessità di avere PRIMA una catena ben assortita e ben equilibrata rispetto ai nostri gusti e al nostro portafoglio e solo DOPO agire con la messa a punto in cui gli RF-57 possono giocare un ruolo non da poco.

Come tutti i tweaks anche i bottocini della Combak NON FANNO MIRACOLI ma semplicemente e NON E’ POCO affinano un suono che DEVE già essere quello da noi cercato. Si tratta in altre parole di un accessorio per audiofili "maturi" che si possano permettere la spesa in assoluto non elevatissima ma evidentemente da valutarsi tale se ci riferiamo a catene di ascolto di alta classe e conseguente costo.

Summing up: Antonio Cinti ha colpito ancora, un po’ come è successo con il mio amato NESPA #1, proponendo sul mercato italiano un oggetto "strano" ma che funziona davvero la valutazione sull’opportunità o meno del suo acquisto la lascio al buon senso dei lettori, sono certo che chi proverà gli RF-57 non resterà deluso, unica valutazione da fare è se un investimento alternativo possa o meno apportare benefici maggiori alla nostra catena.

Domandona finale: ma tu li compreresti?

Rispostona finale: sì, visto che non ho investimenti di pari livello economico all’orizzonte che mi garantiscano lo stesso risultato che ho ottenuto e che vi ho raccontato.
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Re: la zuppa di pietra

Messaggio da leggereda tran quoc » 12 ott 2019, 7:47

breve cromastoria ( a colori)

un confinato politico, tal bebbo moroni al secolo morroni umberto, già APPOSITAMENTE proscritto dalle scritture dell'aifai, apre belloforum

in esso e consustanziale la RIVISTA di aifai, abusiva e fuorilegge per mancanza della registrazione in tribunale

in essa opera il DIRETTORE GIORNALISTA MILLANTATORE sopra nomato

esso UNGE miriadi di giornalisti abusivi e millantatori, massimamente SUONATI

tra di essi spiccano il filosofo caponera iellanera e bollorino psichiatra manonera

la jella si difluvia ma bollorino viene STRAPPATO al bebbo dal lucchesi che LO CHIAMA a scrivere sulla reviù

lì ne perdo le tracce ma il sentiero luminoso tracciato dal bollorino accupia il fimamento tant'è che ci fu chi si mosse novello re magio a portare i doni al calabrese neo bambinello

rispuntano in seguito i FILMS che bollorino fa mostrando la sua faccia di merda e mettendoci il contenuto di una sterminata pazzia financo afasica e leziosamente ritrosa

https://it.video.search.yahoo.com/searc ... =12o1s2uqu

https://it.video.search.yahoo.com/searc ... =12oii3qfd

https://it.video.search.yahoo.com/searc ... =12ocdn5cq

https://it.video.search.yahoo.com/searc ... =12o4h4tuk
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Re: la zuppa di pietra

Messaggio da leggereda tran quoc » 12 ott 2019, 7:50

hhhhhhhhhhabbiate ai letto che lo psichiatra francesco pesavento della scoreggia VENTILASSE di sottoporre il bollorino a doppio cieco per accertarne l'invalidità mentale?

nè quando scrissi all'ordine dei medici di genova essi ritennero di sottoporlo a lavanda gastrica
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