Io vorrei che i fighetti come Majandi riflettessero su queste parole ed avessero maggiore rispetto, per una categoria professionale che si è letteralmente suicidata per dar retta a nullità assolute come loro...
Saluti
F.C.
tran quoc ha scritto:http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/viewtopic.php?f=5&t=3617&p=66648&hilit=tramontani#p66767
sono AMBO iscritti all'Elenco Regionale dei "tecnici competenti"
adessuo majandi è iscritto a segretario dell'AES italiana e scrive alla reviù di carta ( anche stracci e pezze ar culo )
ed ha CONFERITO ad essa stessa AESSA tutto lo scibile nuovo che sfrocierà in conferenze, seminari, simposi, lezioni all'univerità, lippri e cartoline illustrate prefazione), dibattiti dal bon bon ( no, quello no) dibattiti ai fora della recchia ( no quello no), citazione del peppinello ( si quello si) ed ultra
presto anche al TG regionale della TV della televizione
G.P.Majandi ha scritto:
Con questo, esattamente come pensavo quando ho postato la tabella delle costanti di tempo, AUTOCERTIFICA di NON CONOSCERE LA DIFFERENZA tra un tempo di integrazione e la risoluzione del convertitore. Non a caso le valutazioni di esposizione del rumore per i dipendenti non c'è bisogno di essere tecnici competenti per farle (ecco perché il SOMARO le conosce così bene: NEMMENO VENGONO CONSIDERATE come attività inerenti l'acustica e sono un settore adatto a lui, dove i FALSI si sprecano). Questo SOMARO non sa nemmeno com'è fatto un fonometro, non conosce la differenza tra una costante di integrazione e la risoluzione del convertitore e ciarla? Certo: è UN CIARLATANO...
Però ha di bello che va sempre dove lo indirizzi (tranne che a quel paese), basta dargli un appiglio e dimostra ogni volta di più di essere un SOMARO.
P.S.: se a me avessero fatto notare una cosa simile, invece di partire a testa bassa avrei spiegato (visto che la conosco, forse la discriminante sta lì) la differenza tra i due concetti. Lui invece attacca e si spacca la testa contro i muri. Che brutto non aver competenze per ribattere vero, SOMARO?
P.P.S.: senza contare che le dichiarazioni del SOMARO sono fortemente lesive della mia professionalità, per quanto riguarda la parte sottolineata in rosso faccio notare che, da vero furbetto di bassa lega, cerca di mandare avanti qualcun altro. Infatti, qualora segnalasse alcunché all'autorità competente, si guadagnerebbe ISTANTANEAMENTE una denuncia per il reato di calunnia (Art. 368 C.P.: "chiunque, con denunzia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all'Autorità giudiziaria o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, incolpa di un reato taluno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato, è punito con la reclusione da due a sei anni."). In quel caso, infatti, il suo problema sarebbero le testimonianze della mia competenza (fornibili da qualunque organo di controllo come le varie ARPA, presso cui il SOMARO gode invece di pieno e motivato discredito). Dimenticavo: la differenza tra la calunnia e la diffamazione è che nei tribunali le denunce per diffamazione le lasciano sotto al mucchio, mentre quelle per calunnia (visto che vengono presi in giro direttamente loro) le smazzano alla svelta e sono anche cattivelli (con l'aggravante della diffamazione continuata i tre anni si superano, quindi la reclusione - seppur breve - è molto probabile: in carcere le vie di fuga sono assenti, a mio parere potrebbe dimagrire parecchio). Quindi esorto il SOMARO a denunciarmi. Prego.
e credo che essi ancora ridono alla lettura dello scibile nuovo del majandi...
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