Re: Finalmente qualcuno esce dal letargo
Messaggio da F.Calabrese » venerdì 14 giugno 2019, 9:16
Ecco un esempio di comportamento da "finto scemo" che in realtà si traduce in semplice diffamazione.
Tom Capraro ha scritto:
...
Mi limito a smentire per l'ennesima volta la cattiva informazione che divulga calabrese, perchè calabrese non scende (appositamente) nei dettagli e in modo confusionario si limita a dire che il DRC è un sistema "automatico" perchè corregge quello che misura il microfono, quindi il software non riconoscerebbe i punti in cui bisogna correggere.
Beh...anche usando un DEQ 2496 questo non sa riconoscere il punto in cui bisogna correggere per cui, il software DRC è tanto "stupido" quanto lo è un DEQ 2496...
Ora -gentilmente- esaminate questo Forum per intero e ditemi se UNA VOLTA SOLTANTO io ho scritto che equalizzo con il DEQ-2496.
Eppure ho spiegato almeno 30 volte che le equalizzazioni "automatiche" sono fallaci, per il semplice motivo che non riescono a capire se QUEL particolare picco (o buco) nella risposta sono causati da riflessioni o da intrinseca nonlinearità di risposta dei trasduttori.
Quindi il MODO CORRETTO di equalizzare è quello di studiare la risposta dei singoli trasduttori e poi gli effetti dei filtri di crossover, correggendo SOLO E SOLTANTO quel che va corretto (come p.es. la risposta calante dei drivers alle più alte frequenze...).
Ora invece parliamo del MODO SBAGLIATO di equalizzare, che è quello di operare una misura della risposta in ambiente ed alla posizione d'ascolto, ricavando da questa misura i valori delle correzioni da apportare. Nove volte su dieci questo tipo di equalizzazione produce risultati all'ascolto che sono peggiori rispetto al caso in cui l'equalizzazione sia bypassata (a meno che non siamo dinanzi a diffusori veramente pessimi).
In dettaglio, ci sono DUE MODI SBAGLIATI di equalizzare.
Il primo modo, praticabile con Dirac, è quello di fare una media della risposta in più posizioni, con la prospettiva di eliminare appunto il contributo di singole riflessioni, mediandolo. Che questo modo di procedere sia sbagliato lo dimostra il fatto che alcune riflessioni tendono a ripetersi pari pari in tutte le misure, per cui i loro effetti non vengono minimamente modificati dalla media. Cito ad esempio le riflessioni dal pavimento, che tendono a produrre alterazioni di risposta simili (ma non identiche...) quando si misura tenendo il microfono sempre alla stessa altezza da terra. Banale.
Il secondo modo di sbagliare -quello peggiore- è quello di utilizzare una tecnica come il DRC, ove l'intervento manuale dell'operatore alla fin fine si limita alla scelta della curva target, ma non può certo intervenire sui singoli 65K coefficienti del filtro, ANCHE PERCHE' QUESTO RICHIEDEREBBE UN SOFTWARE AGGIUNTIVO.
Spiego meglio, a beneficio del povero Tom, che non ha ancora compreso un concetto così elementare.
Immaginiamo insieme di avere sullo schermo del PC la risposta all'impulso del nostro impianto (più l'ambiente) rilevata alla posizione d'ascolto. Ebbene, per correggere ogni singola riflessione il DRC non impiega (e non può impiegare) un'altra singola emissione, ma un numero di emissioni sfalsate nel tempo, di cui spesso la prima precede addirittura il primo arrivo e costituisce un pre-eco. Quindi anche ammettendo che il buon Tom sia in grado di discriminare il contributo di una singola riflessione nella risposta all'impulso, NON POTREBBE COMUNQUE MAI ELIMINARE MANUALMENTE LE CONTRO-EMISSIONI sintetizzate dal DRC. E' chiaro il concetto...?
Non aspettatevi una risposta seria ed argomentata da Tom: lo conosciamo tutti e sappiamo che sono troppi anni che afferma il contrario perché lui possa ammettere la banale realtà, facendoci una colossale figuraccia.
Starnazzerà ed insulterà, come al solito. Ma questa volta ricordatevi che sta insultando anche e soprattutto la VOSTRA intelligenza di lettori. Io il suo spessore culturale l'ho capito da tanti anni !
Saluti
F.C.
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