Re: Consiglio acquisto finale + bluetooth
Messaggio da Olympus » giovedì 14 marzo 2019, 18:24
Audiomat ha scritto: ↑giovedì 14 marzo 2019, 11:51
Caro Olympus,
i motivi per i quali nel contesto di un forum non scendo mai sul piano tecnico sono molteplici. Ad esempio non posso sapere chi ho davanti, né la sua preparazione, né la sua capacità di comprendere ciò che dico. Ad esempio un forum non è un luogo particolarmente adatto a parlare di tecnica, considerata la sua natura unicamente testuale e discorsiva. Ad esempio lavoro già 10 ora al giorno, e mi è sufficiente. E potrei proseguire a lungo. Per questo tendo ad essere tranchant e concludere rapidamente con un “suona meglio” o con un “prova”. Non certo per esoterismo.
Ciò detto, pur apprezzando ciò che scrivi, mi limito ad un paio di osservazioni.
Per quanto riguarda le tue considerazioni circa il voltaggio in uscita dai tuoi finali, innanzitutto parli di diffusori da 98/99dB, il che è già sufficiente a rendere la considerazione fuori luogo, visto che i diffusori standard hanno efficienze comprese tra gli 88 ed i 90dB. Al di là di ciò, sarebbe interessante sapere con quali costanti di tempo hai misurato, poiché parliamo di segnali transienti. È sufficiente fare un rapido conto sul volume di ascolto medio, con diffusori da 88/90dB, e la dinamica di una discreta incisione, per capire quanto sia facile e probabile (per non dire inevitabile) mandare in clipping un finale da 80 watt.
Sui finali in classe H, ancora una volta senza scendere sul piano tecnico, qualora non avessi esperienze dirette, ti invito ad ascoltarne qualcuno senza pregiudizi.
A presto!
Mattia
Tenendo presente quanto postato da Max che naturalmente condivido, ma considerando che tutti assieme abbiamo contribuito affinchè Orso 888 prendesse una decisone consapevole proprio nel senso descritto, e tenendo presente quanto postato da F.C., rispondo a Mattia - Audiomat
1) I forum, e questo in particolare sono “frequentati” da persone con diversa cultura e preparazione, alcuni con una preparazione o passione specifica elevata, e questo costituisce un arricchimento. Per molti iscritti ho una notevole stima (compreso per Audiomat), ed apprezzo e traggo insegnamento da quanto scrivono.... Certamente come osservato da Max, (che ringrazio ancora per i preziosi consigli) qualche volta innamorati dell’argomento deragliamo dall’obiettivo iniziale. Basta saltare al post successivo. Personalmente certo sempre di argomentare le mie osservazioni in modo piano, anche perché ormai la mia preparazione ha uno spesso strato di ruggine, e come già scritto ho raggiunto il nirvana con il set up attuale e non credo ai miracoli dei venditori di pannelli spessi (beh, lo ammetto ho acquistato un AM AUDIO...
) e di cavi stagionati. Vediamo due punti su cui forse non ho dato spiegazioni complete.
a) Rilievo della tensione di picco. Naturalmente (vale anche per F.C.) ho effettuato la misurazione con un oscilloscopio Panasonic da 100 MHz, (credo che sia lo stesso tipo in dotazione qualche anno or sono al laboratorio di A.R.). Con gli elementi forniti (sensibilità, distanza di ascolto cubatura del locale) credo che si possano fare le dovute proporzioni ed avere un’idea più significativa… Osservo che se uso una scatola di scarpe tipicamente la sistemo in un locale da 16 m quadri, 50 m cubi ed ascolto da 2-3 metri…
b) Amplificatori in classe H. Non ho nulla contro questa tipologia di schema, che risolve genialmente il problema della dissipazione degli stadi finali. Spopola nel settore professionale che necessita di realizzare unità modulari con elevate potenze nell’ingombro di due unità Rack St.(88 mm circa in altezza). (In attesa che i classe D prendano definitivamente il sopravvento...)
Come ho più volte argomentato molte qualità degli amplificatori sono legati alla capacità teorica di erogazione di corrente. Il guadagno dei finali utilizzati 15A-200/300V decade rapidamente a partire da qualche A, facendo sì che le prestazione (distorsione dell’amplificatore ) peggiorino rapidamente all’aumentare della corrente specifica di ogni elemento. Ora lo standard classico di dimensionamento è di avere 1 transistor ogni 40W di potenza a 8 Ohm circa. Un 200 W ben dimensionato dovrebbe aver 5 coppie di finali. Molti ne hanno 4. Ora consideriamo che il T Amp 150, ha come dato di targa 85 W su 8 Ohm, esattamente come il Yamaha AS 500. Quindi corrente 3,2 nominali in genere picco circa doppio, 6A. Dove non sono più così d’accordo per impieghi Home è di usare un finale T Amp 800 con due transistori per ramo e targato 350W, cioè di 6,6 A nominali… Intendiamoci, certamente è ancora nei limiti, ad orecchio nessuno rileva difetti, ma: se acquisto un’auto, acquisto un camioncino perché ha più portata, o se una berlina quella con la motorizzazione più “sparata” o quella che mi garantisce 200.000 Km senza guai….
Bene per quanto mi riguarda su questo argomento, se non ci sono ulteriori interrogativi ho, chiuso.
Un saluto ad F.C. che so impegnato su F.book su una inesauribile diatriba sui cavi….