AudioNaif ha scritto:A parte gli evidenti casi di rodaggio delle sospensioni dei coni degli ap, verificabile semplicemente in ambito classico invariante, e alla luce della nuova scienza dei suoni musicali, si può dire che il rodaggio dei componenti audio sia una effettiva necessità o è un semplice adattamento percettivo dell'ascoltatore?
Grazie anticipate a chi vorrà rispondere.
Credo che ti manchi, almeno nella totalità della accezione, il concetto di non invarianza altrimenti non parleresti di rodaggio.
Il concetto di rodaggio è peraltro mutuato dall'automobilismo e come tale è anche poco adatto a descrivere
quanto accade in ambito audio.
Faccio tot chilometri a bassa velocità, consento l'adattamento superficiale tra alcune parti del motore etc. e la macchina dura di più.
cosa ha a che fare questo con la prestazione ottenibile senza rodaggio?
Un apparecchio audio venduto quando ancora bisognoso di "rodaggio" è una truffa ideologica e materiale a tutti gli effetti!
Diverso è invece il concetto di CONDIZIONAMENTO prima dell'ascolto, così come nel caso dell'automobile, riscaldamento per il recupero di giochi di accoppiamento in parti destinate a lavorare a caldo etc.
Il concetto di condizionamento preventivo è in generale poco e male acquisito, in campo audio è molto pericoloso, il condizionamento di gran lunga più grande lo subisce l'ascoltatore a cominciare dall'andamento della sensibilita uditiva al variare del tempo di esposizione ai suoni (parte fisiologica) per non parlare poi della attenzione differenziale auto ed etero diretta a tempi e luoghi!