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olen said:
Ecco se si dovesse in qualche modo indicare il segno di Caino del "borsellato" questo sta in una sola evidenza "prendersi sul serio qui dentro"
Aggiungerei: "e pretendere che lo prendano sul serio gli altri".
Il borsellato è fondamentalmente aristotelico. Crea uno schema strutturale dell'esistenza, generalmente basandolo su una personale visione ideologica, e in tale schema inquadra e analizza il mondo che lo circonda. Se la realtà non corrisponde allo schema, non c'è problema: prima si cerca di modificarla e di forzarla ad entrarci con le buone, magari con un po' di pipponi scritti su un forum; se la realtà non si lascia convincere facilmente la si prende a martellate fino a che non entra nella scatoletta, se infine è troppo dura anche per il martello (che di solito non è molto robusto) e per la falce, allora la realtà è sbagliata. Il punto fondamentale è che quel che è corretto è lo schema: "ipse dixit", dove ovviamente "ipse" è il borsellato stesso.
Il bonvivant è galileiano: ha bisogno anche lui di un modello della realtà per gestirla e vivere, ma lo crea basandosi sull'osservazione della realtà stessa modificandolo giorno per giorno, al semplice scopo di poter condurre la propria esistenza nel modo più costruttivo ed efficace possibile: risultato ottimale con sforzo ragionevole. Niente "ipsi dicentes", o pepsi cola ( questa è per ernesto che ci si diverte) neppure lui stesso, ed è per questo che non ostracizza nessuno. Però bastona (il minimo sindacale).
In genere in natura le specie che non si adattano all'ambiente si estinguono.
Il borsellato non sembra per il momento essere a rischio, anche perché nella nostra epoca si tende a proteggere gli animali in via di estinzione. Sarebbe bene però che non esagerasse, altrimenti tra qualche decina di anni i borsellati potremo vederli sono nelle teche dei musei di storia naturale, impagliati
Post edited by lufranz at 2015-06-26 08:05:35
Luca Franzesi bonvivant