i pidocchi

Re: i pidocchi

Messaggio da leggereda tran quoc » 20 set 2018, 9:10

sappiamo che ormai bebbo si affaccia al melius solo quando c'è IL MORTO ma perchè non chiederlo anche a lui che ha 40 anni di militanza e di bottiglie sonore ne ha stappati a migliaia?


basterebbe un morto ogni due o tre giorni e lo riavremmo sempre tra noi...

nessuno si volontaria per ridarci il bebbo?
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Re: i pidocchi

Messaggio da leggereda tran quoc » 20 set 2018, 9:22

Quando siamo seduti in un auditorium, diciamo platea quarta fila, non ci poniamo molte domande sul "come" sentiamo la musica....essa arriva come pensiamo debba arrivare....
Coi pieni orchestrali che competono agli ensemble in gioco....il dettaglio che compete alla distanza dall'evento.
Se siamo in quarta fila a quanti metri potremo essere dall'arco sinistro orchestrale? Otto metri?
Probabilmente dai sei ai dieci.
Distanze che nulla hanno a che vedere con quelle di ascolto dei nostri sistemi di riproduzione domestica.
Per sperimentare molti avranno provato a sedersi più avanti, più indietro...o in galleria.....
Ogni nuova condizione ci sarà miracolosamente sembrata subito naturale e la qualità di ascolto fuori di dubbio.
Questo perchè, Dio volendo, le sale che avremo frequentato sono state progettate da persone competenti, dotate di esperienza, capacità nonchè buon orecchio.
Se ciò non fosse stato, non sarebbe stato difficile ad un tratto del concerto ( o della rappresentazione teatrale) trovarsi alle prese con il dubbio che l'acustica di sala non era poi così buona.
A teatro o al cinema la percezione del messaggio acustico è di gran lunga aiutata dalle immagini che ci pervengono.
Da un lato esse tengono occupato il "processore cerebrale" con sensazioni visive, rubando di fatto a quelle acustiche un apprezzabile dose di attenzione dedicata, e dall'altro aiutano a ricevere un messaggio multimediale assai naturale, composto da suoni e immagini: condizione del tutto naturale per tutti i viventi dotati di sistema sensoriale-nervoso un minimo raffinato.
L'ascolto di musica riprodotta a casa nostra è invece qualcosa di assai diverso.
Tutto il lavorìo di immaginazione che l'audiofilo fa alle prese con il fronte sonoro riprodotto non è altro che una sorta di trip che ognuno si costruisce, secondo la sua cultura musicale, ed esperienza di musica dal vivo.
Ma anche se si frequentano gli auditorium con assiduità, non c'è niente da fare: ciò che a noi sembrarà suonare realistico, all'amico apparirà "cupo, o stridulo, o gonfio sui bassi, o magro, o distorto, o troppo piano, o troppo forte.....ecc....ecc...."
Magari se è un amico di lunga data non esprimerà le sua impressioni in modo rude e crudele, sapendo quanto tempo ( e denaro) avete impiegato a raggiungere certe "vette acustiche".
Ma probabilmente se ne andrà tutto soddisfatto, pensando che lui spendendo molto meno, a casa sua sente meglio la musica.
Tutto questo mare di soggettività non fa bene ai nervi..............
Di oggettivo negli ascolti casalinghi rimane in effetti ben poco.
Forse i difetti!
Esempio?
Cosa ci fa pensare che in una stanza di quattro per sei (nei casi fortunati) si possa ricreare la magia dell'evento dal vivo?
Con i tempi di riflessione multipla, le risonanze proprie, il ritardo inerente alla distanza dal palco, le interazioni tra i vari strumenti che sono propri dell'auditorium e delle circostanze in cui è stata eseguita la registrazione?
Ma dico: pensiamo che i microfoni siano degli strumenti miracolosi?
E questo a prescindere dalla bravura di chi li progettò, di chi li scelse per quella sala e di chi li dispose in ambiente!
Evidentemente qualcosa di naturalmente tridimensionale è stato cacciato a forza in un dischetto di plastica disperatamente bidimensionale!
E poi si va a sperare che il miracolo si compia e che la terza dimensione riappaia, si materializzi...si crei addirittura!
C'è qualcosa di intrinsecamente malato che spinge gli audiofili a raggiungere "la realtà" quando questa con ogni evidenza nasce e si spegne nel giro di poco tempo, e MAI più si potrà ricreare uguale a sè stessa.

-continua-

Modificato da tunedguy57 - 1/10/2015, 01:15



https://avaudiovintage.forumfree.it/?t= ... y579859090

metto un contributo pappalardesco

se sottovalutassimo il pappalardo federico toglieremmo a noi stessi molta della possibità di capire
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Re: i pidocchi

Messaggio da leggereda tran quoc » 20 set 2018, 9:24

L'ascolto di musica riprodotta a casa nostra è invece qualcosa di assai diverso.
pappalardo



fa parte dei CONTRIBUTI UNIFICATI per la comprensione del disagio
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Re: i pidocchi

Messaggio da leggereda tran quoc » 20 set 2018, 9:26

C'è qualcosa di intrinsecamente malato che spinge gli audiofili a raggiungere "la realtà" quando questa con ogni evidenza nasce e si spegne nel giro di poco tempo, e MAI più si potrà ricreare uguale a sè stessa.
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Re: i pidocchi

Messaggio da leggereda tran quoc » 20 set 2018, 9:28

Tutto il lavorìo di immaginazione che l'audiofilo fa alle prese con il fronte sonoro riprodotto non è altro che una sorta di trip che ognuno si costruisce, secondo la sua cultura musicale, ed esperienza di musica dal vivo.
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Re: i pidocchi

Messaggio da leggereda tran quoc » 20 set 2018, 9:34

Cosa ci fa pensare che in una stanza di quattro per sei (nei casi fortunati) si possa ricreare la magia dell'evento dal vivo?

pappalà...devi dire pure della stanzetta cubotto lato 3 metri del professor pesavento della scoreggia e del lincetto
che ci fanno anche il monitoraggio dei dischetti lincetti
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Re: i pidocchi

Messaggio da leggereda tran quoc » 20 set 2018, 9:36

tran quoc ha scritto:Cosa ci fa pensare che in una stanza di quattro per sei (nei casi fortunati) si possa ricreare la magia dell'evento dal vivo?

pappalà...devi dire pure della stanzetta cubotto lato 3 metri del professor pesavento della scoreggia e del lincetto
che ci fanno anche il monitoraggio dei dischetti lincetti


PAPPALA', la magia del riprodotto dipende dalla magia della ripresa e del monitoraggio, la REALTA' non c'entra più

almeno questo lo hai capito...sono sicuro!
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Re: i pidocchi

Messaggio da leggereda tran quoc » 20 set 2018, 9:38

Ma anche se si frequentano gli auditorium con assiduità, non c'è niente da fare: ciò che a noi sembrarà suonare realistico, all'amico apparirà "cupo, o stridulo, o gonfio sui bassi, o magro, o distorto, o troppo piano, o troppo forte.....ecc....ecc...."


pappalardo, hai mai parlato col bebbo da cui sei tornato dopo il travaglio e il disgusto esistenziale dello stare nel suo merdaio?
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Re: i pidocchi

Messaggio da leggereda tran quoc » 20 set 2018, 9:39

Ma anche se si frequentano gli auditorium con assiduità, non c'è niente da fare: ciò che a noi sembrarà suonare realistico, all'amico apparirà "cupo, o stridulo, o gonfio sui bassi, o magro, o distorto, o troppo piano, o troppo forte.....ecc....ecc...."
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Re: i pidocchi

Messaggio da leggereda tran quoc » 20 set 2018, 9:47

Questo perchè, Dio volendo, le sale che avremo frequentato sono state progettate da persone competenti, dotate di esperienza, capacità nonchè buon orecchio.



è un attacco bestiale pappalardesco a bebbo e co.

eeee....pappalardo...se i recensori e i giornalisti di recchia fossero stati persone competenti, capaci e dotati di buon orecchio, come sarebbe oggi l'aifai?

e se i pappalardo dei fora, defatigati dal disagio mentale, avessero alzato la voce contro disinformatori, papponi e maiali di regime?

come dichi?...è meglio RICOVERARE tiromancino presso i luoghi della saldatura di riparazione e farsi le proprie rondelle inox?

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