sara' un ammucchiata tra parenti e le tare ereditarie produrranno figli deformi e minorati mentali...che lafrica fara' molti problemi a accettare lannessione
ernesto
voglio impiegare questa riflessione di ernesto rubandogli il copriragli...
sara' un ammucchiata tra parenti e le tare ereditarie produrranno figli deformi e minorati mentali...che lafrica fara' molti problemi a accettare lannessione
ernesto
tran quoc ha scritto:renzo renzi si è dimesso!
santone, è tempo anche per te di andare affanculo senza ritorno
cioè...calabrese, bon bon, majandi, gefrusti, neri mauro, còrciulo saul, bebbo moroni...
adesso non mi fate fare tutto l'elenco...
CHI SE LA SENTE VADI....
Re: Meeting Ravenna 2018
Messaggio: # 306Messaggio a.corbis
ieri, 9:22
Se non sorgono imprevisti, saremo presenti anche noi!
Angelo e Pietro Corbascio
tran quoc ha scritto:ASCIUTI MARIO
Re: GRUNDIG MONOLITH 120, magia alla stato puro
Messaggio: # 774Messaggio M.Ambrosini
oggi, 19:46
Le monolith 120 e 190 sono due diffusori che presentano un array a tre vie con dimensioni ed impegno costruttivo non indifferente. Comportano però pro e contro.
Iniziamo dai pro:
1) 4 woofer a distanza diversa dal pavimento eccitano modali diverse nella stanza e quindi il risultato complessivo come coerenza in gamma bassa è statisticamente migliore di quello ottenibile con un woofer singolo sempre egualmente distaccato dalle pareti.
2) Avere molteplici sorgenti che ricoprono la medesima gamma di frequenza permette la diminuzione (a parità di livello sonoro complessivo emesso) dell'escursione del singolo altoparlante, ovvero la diminuzione della velocità e quindi la diminuzione delle distorsioni. Rispetto ad un sistema tre vie convensionale vengono a migliorare sia il punto 1 che il punto 4 riferiti al post sulle "leggi dell'altoparlante ideale" nella sezione tecnica.
3) il pilotaggio diretto di ogni via attraverso un amplificatore dedicato a bassa impedenza interna determina il massimo smorzamento degli equipaggi mobili.
Veniano ora agli inconvenienti:
1) Un diffusore che presenta più altoparlanti ad ampia dipersione che ricoprono la medesima gamma di frequenza medioalta, posti tra loro ad una distanza addirittura superiore alle lunghezze d'onda minima che sono chiamati a riprodurre comporta matematicamente picchi e buchi sulla risposta in frequenza oltre ad una cospicua perdita di definizione. Ed è ciò che ascoltai all'epoca proprio a casa della stessa persona a cui ti riferisci.
2) La specularità in un diffusore senza asse di simmetria verticale che comporta una propria "costruzione" dell'immagine riprodotta, una scelta frutto di scelte di marketing: l'appassionato a cui questi prodotti di fascia alta si rivolgevano, riteneva (e ritiene tutt'ora) essere sempre un vantaggio la specularità.
Difficile dare quindi consigli su un oggetto di questo genere...direi che chi ama l'impatto senza distorsione ed è meno sensibile alla raffinatezza si troverà bene con le 120 /190 viceversa chi ha priorità opposte
Sono comunque diffusori maggiormente adatti a stanze di notevoli dimensioni e con punto di ascolto ben distante.
Massimo santone
1) 4 woofer a distanza diversa dal pavimento eccitano modali diverse nella stanza e quindi il risultato complessivo come coerenza in gamma bassa è statisticamente migliore di quello ottenibile con un woofer singolo sempre egualmente distaccato dalle pareti.
santone
Torna a 18 - anno intitolato al CCI
Visitano il forum: Nessuno e 283 ospiti