Per simulare una sorgente continua c'è un metodo e di dovrebbe usare quello. In alternativa si può usare un numero di sorgenti elevato e molto vicine in modo che la distanza tra le sorgenti sia sempre molto minore della lunghezza d'onda. La riflessione su soffitto e pavimento "allunga" la sorgente ma non è sufficiente.
Spesso l'emissione dei nastri o degli array viene associata alle onde cilindriche.
Qui il discorso è molto più generale ed ha una base teorica rilevante ma molto "specialistica": noi viviamo in uno spazio a 3 dimensioni e 3 è un numero dispari. La propagazione per onde piane di può simulare un uno spazio ad una dimensione (che è ancora un numero di dimensioni dispari).
Le onde cilindriche sono onde in due dimensioni (e 2 è un numero pari).
Le onde cilidriche hanno delle proprietà:
- richiedeno una sorgente di lunghezza infinita
- si attenuano di 3 dB per ogni raddoppio della distanza
- non riproducono correttamente l'impulso (con qualsiasi numero di dimensioni pari).
In pratica "dietro" all'impuso rimane una perturutbazione costante della pressione atmosferica che non si annulla.
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Le onde cilidriche, in uno spazio con un numero di dimensioni dispari, non sono fisicamente realizzabili e, anche se si riesce ad approssimarle, si attenuano la metà delle onde sferiche il che determina una serie di problemi (per esempio la risposta in frequenza dipende dalla distanza di ascolto).
I nastri, per quanto lunghi emettono fronti d'onda simili a onde cilindriche solo a poca distanza dal nastro (pochi centimetri). Qualsiasi nastro è comunque una sorgente limitata.
bon bon
ECCO come si misura una sorgente continua
vengono anche definite le onde cilindriche; ci sarà una nuova zuffa violenta col calabrese CATRAME che le realizza come in foto...
le ONDE D'URTO con le 3 pareti avvengo a striscio e sguincio