Massimo A.
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MessaggioInviato: 18 Nov 2017 11:39 am Oggetto: L'intolleranza per il "diverso" Rispondi citando
Argomento spinoso ma che è alla base della pressochè totalità delle discussioni che si verificano in questo o in altri, ben più "pesanti", ambiti (religione, politica etc etc).
Tutte le persone hanno sui più disparati argomenti le proprie convinzioni, siano esse basate su aspetti tecnici o sul sentito dire o sul parere dell'amico "autorevole" o semplicemente sui fatti che si sono constatati in prima persona. Ciascuno, in base alla propria "forma mentis", si può convincere più per l'una o più per l'altra ragione. Ad esempio: qualcuno potrebbe dire che il sole e il cielo non esistono finchè non ottiene una spiegazione tecnico scientifica della loro esistenza. Altri invece alzano lo sguardo e per loro ciò è sufficiente per stabilirne l'esistenza...a questi ultimi non serve altro.
Perchè entrambi queste due tipologie di persone non possono semplicemente coesistere mantenendo rapporti rispettosi?
Perchè purtroppo esistono coloro che percepiscono il disagio di una convinzione che "non quadra" al 100% ed hanno di conseguenza il bisogno assillante di voler convincere altri che loro hanno ragione ma senza mai mettersi realmente in gioco perchè sarebbe troppo pericoloso per le proprie (nella realtà deboli) convinzioni.
Da notare che chi VUOLE convincere l'altro delle proprie opinioni è anche SEMPRE colui che inizia ad offendere appena si rende conto di non riuscirci.
Non ce lo vedo proprio Einstein che offende i propri colleghi per convincerli delle proprie ragioni: chi è forte delle proprie ragioni bada a fare la sua strada, chi non ha questa forza bada ad intralciare la strada altrui.
NE CE LO VIDI EISTEN, DELL'UFFICIO BREVETTI SVIZZERO, RILASCIARE UN BREVETTO PER MOTO PERPETUO
EPPURE C'ERA UN SANTONE GRUNDI CCI CHE VOLEVA ANDARE OLTRE
En passant vorrei citarvi un'esperienza vissuta un paio di settimane fa presso lo studio di una persona qui iscritta (jamais_content) che si occupa per mestiere di acustica.
TRATTASI DEL MAJANDI CHE IO TENGO SOTTO COPERTURA COME SI FA COI MANUTENGOLI E CHE MOLTO MI HA SOSTENUTO SPIRITOLOGICAMENTE NELLA BATTAGLIA COL CALABRESE
Ve la riporto come testimonianza del fatto che può nascere un rapporto di stima ed amicizia pur provenendo da esperienze e da esigenze di ascolto diverse SE ciascuno mette in campo la disponibilità di ascoltare cosa ha l'altro da dire, da cui RAGIONEVOLMENTE a fronte della propria personale sensibilità si trova un terreno comune di dialogo che può evidenziare all'altro un modo di ascoltare diverso.
Risultato: giornata passata piacevolmente ( ESSO NON AVEVA PORTATO CON SE LA MAZZA DA BASEBALL) (avevo a mia volta portato un mio sistema) e conclusasi discutendo sul modo più idoneo per misurare il CCI. Ne approfitto per rigraziare Gianpiero dell'ospitalità e della bella giornata passata insieme.
Riassumendo il mio punto di vista.
La curiosità e la ragionevolezza...sono le qualità che muovono il ricercatore.
L'orgoglio ed il fondamentalismo...sono le "qualità" che muovono il guerrafondaio.
Con ciò vorrei ricordare a TUTTI indiscriminatamente che la diversità
AVETE LETTO LA SCIENZA DIVERSA E NUOVA DEL MAJANDI?
PRESTO NE DISCUTEREMO IN QUESTO FORUM!
se non è minata dall'orgoglio è una ricchezza che vale sempre la pena incontrare e conoscere perchè è l'unica che può in qualche modo arricchire.
Non imparate nulla da una persona che la pensa su ogni argomento esattamente come voi.
Ho citato Einstein e per concludere vi riporto una sua famosa frase:
"non ho alcun talento particolare. Sono solo appassionatamente curioso".
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Massimo
questo verminoso individuo lagna e spleenna, il disdoro che getta sul genere umano intero è già ben noto ma si arricchisce
di questa DITTATORIALITA' etica universale
...e tabacchi...
l'IDEA meravigliosa che debba essere lui a fare quello che prescrive agli altri neppure lo sfiora...