Eh, adesso che ve lo dice Giussani tutti zitti eh?
Ma quando lo dicevo io, giù sberleffi e minacce, vorrei solo avere il tempo per andarmi a cercare i messaggi dove ho ripetuto con dovizia di argomentazioni che il rodaggio, in audio, NON ESISTE, ed ho ricevuto pernacchie, insulti, intimidazioni e minacce da parte di una lunga serie di affabili e sensibili esteti dei suoni riprodotti.
Al solito, forti con chi è debole (o si ritiene tale), deboli con i forti.
Marcello Croce
Ciao a tutti. ( sono io, giuntolino, quello che giunta i suoni)
Volevate uno favorevole al rodaggio degli altoparlanti?
Bene eccomi qua.
Io sono favorevole, favorevolissimo al rodaggio degli altoparlanti e di questa mia convinzione ricevo spesso conferme udibili.
Prima di verificarne una “prova di esistenza” premetto che non ho bisogno di “equalizzare il sistema uditivo” visto che per lavoro da una ventina di anni ascolto ogni tipo di diffusore con una cadenza notevole nell’arco di un mese.
L’ascolto di una mezzora del diffusore “nuovo di zecca” è eseguito dal rodaggio a burst di rumore rosa NON CORRELATO o bianco al quale, per ovvii motivi non sono presente.
Dopo mezza giornata di rodaggio quando rientro in sala di ascolto è sparito il rumore rosa ed i diffusori stanno già suonando, motivo per il quale nel mio cervello la prestazione dovrebbe essere quella ricevuta nella prima sessione di ascolto.
In teoria, mentre nella pratica annoto sempre una maggior precisione dei transienti ed un maggiore smorzamento della gamma mediobassa.
Concedetemi una piccola percentuale di “memoria acustica” dopo tanti anni, legata per lo più all’ascolto di brani test ben mirati a capire velocemente che diffusore ho davanti.
Fatta salva la statistica cerchiamo di vedere cosa succede e perché.
Sappiamo tutti che l’unica cosa che può cambiare è la cedevolezza, ma dall’altro lato sappiamo anche che una variazione pur importante di questo parametro sposta di pochissimo la risposta in frequenzadel diffusore e tutte le rilevazioni legate a quest’ultima
.
( CHE A DIRLA TUTTA NON ESISTE, IN ACCORDO ALLA SCIENZA NUOVA DEL NOSTRO MAJANDI)
E’ facile allora dimostrare che THD, TND, risposta, ed in maniera più aleatoria MOL, restano praticamente inalterate.
La misura dei parametri ci indica che la cedevolezza è aumentata anche del 10% e questo sposta la risonanza in maniera ben visibile, ma il sistema di parametri correlati facenti capo al Qts “riequilibria” in qualche modo le condizioni di accordo e quindi la risposta.
Una prima traccia di variazione si nota nella misura dell’impedenza, ma anche in questo caso si tratta di poca roba col solo Qms che aumenta.
Questa osservazione ci conduce ad una grandezza quasi sempre ignorata ma secondo il mio parere estremamente indicativa delle caratteristiche “transienti” di un altoparlante: la Rms.
RINASCITA del MOVIMENTO SOCIALE nel senso di socialità dei fora
Si tratta della resistenza meccanica delle sospensioni, e nel modello equivalente-meccanico dell’altoparlante sta ovviamente ad indicare un attrito, una sorta di freno a mano tirato a metà mentre il veicolo cammina.
La Rms è inversamente proporzionale al Qms secondo l’equazione: Rms = ws x Mms /Qms.
Ora dopo il rodaggio Qms è aumentato e ws, la pulsazione, è diminuita, motivo per il quale Rms è più piccola.
Un attrito più basso nel movimento della membrana è intuitivamente legato alla velocità dello spostamento ed all’accelerazione della membrana.
D’altro canto ragionando in termini di forze otteniamo: Forza = (Mms x Accel) = (BL x i) – (BL x V) – (X/Cms) – (Rms x V) .
In questa formula BL è il fattore di forza, i è la corrente circolante nel circuito, V la velocità della membrana, X lo spostamento, con le altre grandezze conosciute. Il segno meno sta ad indicare una forza che si oppone al moto: nel primo caso si tratta della forza controelettromotrice (BL x V), nel secondo del rapporto tra spostamento e cedevolezza (che si esprime infatti in mm/N) e nel terzo caso, appunto, della resistenza meccanica di attrito.
Se la cedevolezza aumenta e la Rms diminuisce abbiamo una diminuzione delle forze che contrastano il moto, e quindi, visto che Mms e BL non cambiano di molto, è l’accelerazione che aumenta, almeno se la corrente resta costante.
Tralasciando le perdite nel supporto della bobina è ovvio che questa variazione va “pesata” con la costruzione della cedevolezza, che molti immaginano concentrata nelle sospensioni ma che in realtà, con le sospensioni in gomma butilica è quasi tutta concentrata nel centratore, con un rapporto 10:1.
Col foam molto doppio il rapporto diventa anche 7:1, mentre nelle sospensioni di tela corrugata per usi pro è equamente ripartito tra anello esterno e centratore(i).
Ho notato, ed a ben pensarci era intuitivo, che chi “allenta” la sua cedevolezza e diminuisce il suo attrito col rodaggio, è il solo centratore: tira e molla e lui si ammorbidisce, come è giusto che sia.
Ovviamente a seconda della natura delle sospensioni si può annotare una variazione più o meno udibile dello smorzamento e dei transienti .
Ciò ora è misurabile, con un po’ di impegno, nella distorsione da transiente, alla quale ho iniziato a lavorare con MLSSA (triggerata da un particolare accrocco da me realizzato in queste ultime vacanze di Natale) e che ha portato a risultati abbastanza “sconvolgenti” in termini di comprensione di alcuni fenomeni legati alle sensazioni che provengono dalla sala di ascolto.
Non a caso quando misuravo altoparlanti progettati da me con l’escursione meccanica e quella “magnetica” attentamente pesate ed un rapporto ragionato tra le due cedevolezze trovavo agli inizi una Cms diversa da quella che mi veniva fuori dai conti della sospensione e che mi sballava i volumi , ed il costruttore, uno veramente in gamba, mi ripeteva: “ ripetimelo tra un mese!”
Avere resistenze meccaniche bassissime e sospensioni molto particolari è in vero l’unico pregio dei larga banda meglio suonanti , e qui ne abbiamo trovato, spero, un tentativo di spiegazione “oggettiva”.
Per i tweeter le cose potrebbero essere poco differenti, ma qui lo dico e qui lo nego, non avendo ancora esperienze in merito.
GPM...che poi sarei matarazzo, quello che giunta i suoni a pappina
Renato, guarda che non ci perdi niente ad accettare un parere contrario (o due).
Onore a Giampiero che si è prodigato in una risposta dettagliatissima, come sempre, credo resti poco da aggiungere... io vorrei solo insistere sul fatto che dalla mia personale esperienza non tutti i componenti necessitano dello stesso "rodaggio" e neppure cambiano le loro prestazioni della stessa quantità percepita.
QUALE, COME, QUANTO RODAGGIO E COME E' CONNESSO CON LE PECETTE ED IN SE ANCORA PIU PEGGIORE DEVASTAZIONALE DI ESSE
ricordo che LINGEGNER romagnoli ha fatto il dischetto rodaggetto ch SENZALTRO supera ogni peppinellismo pesaventato poichè di per se, intrinseco e apodittico, SFUGGE al doppio cieco
Potrebbe quindi essere successo che a te siano capitati sistemi FACILI e a me e ad altri robetta un pò più CONSISTENTE relativamente a quest'unico aspetto.
Nessuno si creerà problemi per questo, ma non è corretto da parte tua, DIVULGATORE, imporre a un'altra persona di convertirsi necessariamente alle tue idee... qui si parla sempre di tutto ed è questo il bello perchè consente di CONFRONTARE un gran numero di esperienze.
Per me, incidente chiuso...
Alberto Maltese,
Operatore
Nessuno si creerà problemi per questo, ma non è corretto da parte tua, DIVULGATORE GIUSSANI, imporre a un'altra persona di convertirsi necessariamente alle tue idee... qui si parla sempre di tutto ed è questo il bello perchè consente di CONFRONTARE un gran numero di esperienze.
Per me, incidente chiuso...
Alberto Maltese,
Operatore
Visitano il forum: Nessuno e 215 ospiti