questo individuo è disfaciuto...
Gioan mk2 02:32 (August 31 02:32AM )
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Musicalità per me è:
- monotriodo (preferibilmente di qualche maestro giapponese forse mai esistito ma dal nome musicale)
- zero controreazione (un buon impianto è reazionario ma mai controreazionario)
- classe A (non l'utente)
- vinile e solo quello (il digitale ha gli scalini)
- condensatori carta olio e un poco d'origano
- solo componenti discreti, operazionali (qualsiasi diavoleria siano) manco morto
- zero condensatori sul segnale (tranne quelli sopra)
- preamplificatore (manco a dirlo, a discreti) sempre e comunque, perché è il cuore dell'impianto e lo sa pure mia cugina
- tweeter in seta tinta e cucita a mano
- anzi niente tweeter, monovia con woofer 15 pollici in carta maltrattata proveniente dall'impianto della casa di villeggiatura di Enrico Caruso
- crossover disegnati e realizzati rigorosamente a orecchio (col plauso di mio cognato che passava da quelle parti e ha ascoltato cose turche)
- distorsioni complessive minimo minimo del 20% perché sennò ci sarà una paccata di controreazione (me l'ha spiato mio suocero con tre guerre sul groppone) più qualche altro raggiro antiaudiophilo
- risposta in ambiente (asse, fuori asse e parallasse) a dardo di molossoide perché non conta un cazzo, conta la musicalità
- cavi come dico io, quindi musicali per definizione
- ciliegina tecneca per non sembrare sprovveduti: un tappeto, due arazzi e tre piccioni impagliati per tenere a bada le basse e bassissime frequenze
Datemi tutto questo, più qualche altra boiata che mi venga in mente, e l'impianto sarà musicale senza manco accenderlo.