nanomacchio

nanomacchio

Messaggio da leggereda tran quoc » 7 giu 2017, 18:28

bergat June 2006
Posts: 18,675Member

Per mia esperienza noto che la tecnica multimicrofonica è assolutamente necessaria anche nella registrazione di un singolo strumento laddove è importante generare, al valore più alto possibile, la risposta delle armoniche dello strumento stesso alle varie distanze simulando lo smorzamento temporale in funzione della distanza.

Il problema che si incontra è la generazione del campo sonoro diretto sulla microfonatura, inducente interazione tra l'elemento propriamente detto mobile del microfono e il suo involucro, soggetto anch'esso al campo sonoro.

Sono quindi arrivato a considerare per una perfetta ripresa microfonica, la solidità del microfono stesso all'ambiente, in guisa che non sia permesoo nessun movimento anche se nanometrico dello stesso.

Saluti

Bergat



in seguito BERNARDO butterà le bombe atomiche in testa ai musulmani!
Allegati
gattabria bernardo manda bombe.png
gattabria bernardo manda bombe.png (76.25 KiB) Osservato 2497 volte
BERGAT bernardo gattabria e il manicomio.jpg
BERGAT bernardo gattabria e il manicomio.jpg (58.79 KiB) Osservato 2497 volte
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: nanomacchio

Messaggio da leggereda tran quoc » 7 giu 2017, 18:40

Della ripresa dei suoni...


MarcoMarco June 2006
Posts: 26,658Member

Ripropongo un intervento postato in altro 3D nella giornata di ieri. Purtroppo in quell'ambito erano tutti troppo impegnati alitigare su altri argomenti: molti partecipanti mi hanno chiesto di aprire un nuovo argomento per permettere un confronto ad hoc sul tema proposto. E quindi eccolo qua, ovviamente depurato dai riferimenti all'altro 3D. Faccio questa "riproposta" perchè ovviamente tengo all'argomento in questione ed ho dedicato un po' del mio tempo a raccogliere ed organizzare le idee proposte. Grazie a tutti per l'attenzione.
P.S.: in questi giorni sono molto impegnato in registrazione e non potrò essere assiduo nelle risposte ad eventuali domande. Portate pazienza. E non litigate: abbiamo la passione più bella del mondo e godiamocela in pace!

Da più parti mi si chiede di esporre un po' dei miei segreti, delle mie ricerche in materia, delle mie idee: eccone qualcuna.
Da tempo sostengo che la ripresa stereofonica pura, in qualunque modalità, è abbondantemente superata. E la causa di ciò sta infatti nel microfono che come già detto è un oggetto altamente rozzo e imperfetto. Anche il migliore. Molti sostengono una similitudine obiettivamente ridicola, che però nasconde il segreto da svelare con la ricerca: ovvero si dice "due orecchie... due microfoni...".

Per cominciare: il giorno in cui si sarà riusciti a costruire un microfono con la capacità e la struttura dell'orecchio umano, intanto si sarà fatto UN passo avanti, ma ancora saremo molto lontani dalla soluzione. Infatti ancora non avremo realizzato il sistema neurologico di decodifica di ciò che meccanicamente viene catturato dall'orecchio: una cosuccia da niente, il cervello umano...

Quando l'Ing.Russo, in altro 3D, dice che il microfono cattura tutto in modo stupidamente "democratico", mette tutti i vini nel fiasco, infila con precisione millimetrica il coltello nella piaga: il primo grande problema è proprio questo.

Una prima via è quindi la messa a punto di nuove tecniche di ripresa che per forza di cose devono prevedere più microfoni (stupidi) guidati da un'idea (intelligente) per superare la loro stupidità.

E' ciò che cerco di fare da 20 anni circa.
Comunque: qualche passuccio in avanti l'abbiamo fatto. Innanzi tutto un primo step è relativo - manco a dirlo - all'interfaccia meccanico microfono-ambiente: bisogna cioè cercare di fare in modo che il suono dello strumento (= vibrazione composita di suoni fondamentali primari + armoniche dei medesimi sviluppate dalle riflessioni dell'ambiente in cui il suono si propaga) giunga al "pezzo di latta" con uno sviluppo, perdonate il gioco di parole, armonioso delle armoniche medesime, senza perdere per strada le fondamentali. Ma soprattutto che, quando tutto ciò investe il "pezzo di latta", le vibrazioni incontrollate del medesimo non distruggano il delicato equilibrio.

E qui ci sono vari sistemi, non per evitarlo del tutto - attualmente cosa impossibile - ma per contenere i danni. I ho elaborato i miei, di sistemi, ma, comprendetemi, non ho nessuna intenzione di spiattellarli, nel dettaglio ai quattro venti... Mi dispiace...

Comunque: viva il borotalco (se poi lo sommiamo al piombo, il cocktail diventa interessante).


Per quanto riguarda la prima questione (propagazione dei suoni in ambiente : scelta dell'ambiente), alcuni dipingono come ideale una sala asimmetrica senza partei parallele di discreta cubatura e totalmente "disaccoppiata e messa ferma rispetto al... mondo! Questi alcuni non sanno che ha descritto la Sala A del mio nuovo studio di Preganziol... E questa è una prima risposta.
Per quanto riguarda le tecniche di ripresa, torniamo al punto di prima: non ho molta voglia di divulgare troppo risultati raggiunti faticosamente, ma soprattutto ancora destinati a studio e approfondimento e inevitabile miglioramento.

Basti in questo caso dire che la similitudine "fotografica" dell'Ingegnere è abbastanza focalizzata sulla via, ma noi pensiamo di averla abbastanza affinata, giocando sulle caratteristiche polari delle capsule dei microfoni utilizzati.
A grande richiesta, diciamo quindi alcune cose precise:
1 - uso più microfoni (da 4 a 8), ma finalizzati a catturare il campo sonoro globale e non il singolo strumento;
2 - questi microfoni sono uguali a due a due, ma differenti fra coppie per caratteristiche intrinseche della risposta polare di ciscuna coppia, ciascuna cioè è in grado di sentire le medesime cose da un punto di vista spazio-temporale differente; Esempio: in una recente registrazione di un'arpa sola, effettuata nell'immacolata e purissima Sala A del mio studio di Preganziol, ho utilizzato 8 microfoni...
3 - ciascun microfono viene correlato all'ambiente di ripresa con tecniche di interfaccia meccanica che siano in grado di minimizzare (non risolvere, come dicevo prima, perchè ancora impossibile) le distorsioni indotte dalle ultime vibrazioni anomale, quelle indotte dal microfono stesso (una via risolutiva sarà senz'altro lo studio e la realizzazione di nuovi materiali con cui costruire i microfoni stessi nella loro struttura portante, ma soprattutto nella parte vibrante, la membrana - e torniamo al discorso dell'orecchio...)

4 - nel momento in cui si è costretti ad usare i cosiddetti microfoni d'appoggio, o d'accento che dir si voglia, significa che l'errore globale ha superato il livello di guardia, la situazione di ripresa è compromessa da errori oltre soglia e quindi la sapienza del cuoco sta introducendo nuovi errori per compensare e ridurre quelli preesistenti per lo più legati all'imperfezione dell'ambiente di ripresa.

Di solito questo evento si avvera in condizioni ambientali (= sala di ripresa) non ottimali, ovvero nel 95% dei casi quando si riprende musica acustica dal vero... al di fuori del proprio habitat (= la sala che ciascuno di noi professionisti del suono dovrebbe aver realizzato per sè).

(5 - a corollario del discorso sopra enunciato al punto precedente, mi duole dover porre una critica a certi colleghi che in nome di non so quale imprecisato integralismo, quando si trovano ad operare in sale "nemiche" non intervengono per modificare le imperfezioni evidenti. La storiella di riproporre l' "emozione dell'evento" mi suona tanto di incapacità di porre adeguati rimedi... Ma quale emozione? L'emozione dell'evento la puoi vivere solo se stai lì in quel momento, guardando le smorfie e annusando le puzze di chi ti sta davanti e intorno, nel rito collettivo dell'ascolto. A casa le smorfie e le puzze - bendette - non ci sono: resta solo la sensazione sgradevole di un suono sbagliato...).

Ambiente di ripresa, ambiente di riproduzione... ma sapete quale penso possa essere l'unica soluzione finale possibile?
L'eliminazione di uno dei due...
Tipicamente: dell'ambiente atto alla riproduzione, nel caso in cui si voglia riprodurre un evento accaduto in uno spazio reale e, viceversa, l'eliminazione dell'ambiente di ripresa, nel caso si stia riproducendo musica generata in assenza di un ambiente vero. Questo secondo caso si propone abbastanza regolarmente già oggi (= musica elettronica generata dal computer, per esempio). Per quanto riguarda il primo caso - ben più vicino alle nostre esigenze - la strada è ancora lunga, ma non lunghissima. E dovrà per forza di cose intrecciarsi con la ricerca medica... Già: avete visto il film "Strange Days", 1998, regia di Katherine Bigelow, protagonista Ralph Fiennes? Bhè, se sì, avete la risposta finale, secondo me, se no... andatelo a vedere e poi ne riparliamo.

cordialità

marco lincetto


marco lincetto

Modificato da - bubuluna il 13/06/2006 17:30:04




TOH...OH!


in seguito, sentitosi messo in pericolo, avrebbe scatenato l'inferno !

lo scritto è una summa del pecoreccio, dell'abborracciato e del parvenutolo cascato dal pero

aveva ragione di preoccuparsi
ha fatto bene a scatenare l'inferno

da una discussione nel merito, del lincetto non resterebbe neppure la cenere....
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: nanomacchio

Messaggio da leggereda tran quoc » 7 giu 2017, 18:43

sono perfettamente daccordo sul perchè e per come Bergat indica la necessità di una multimicrofonia.
E sono anche in parte daccordo sull'accoppiamento del microfono all'ambiente: in questo caso però mi vien da dire: "dipende dall'ambiente in cui ci troviamo ad operare". Se la situazione è del tipo rappresentato dalla mia sala di Preganziol, OK (infatti è una delle vie che anch'io adotto, pur non semplice da realizzare). In altri casi, in cui l'ambiente è tutto fuorchè "fermo" (vedi piani nobili in parquet dell'ottocento aut similia in cui spesso ci si trova ad operare) questa soluzione risulta timbricamente disastrosa, soprattutto lato basse frequenze, che risulterebbero ingestibili. In questi casi diventa necessario il disaccoppiamento rispetto all'ambiente, riaprendo l'annosa problematica.

In ogni caso mi preme sottolineare come l'accoppiamento solidale del microfono all'ambiente deve essere realizzato con materiali (supporti) del tutto inerti dal punto di vista della trasmissione del suono, ovviamente

cordialità

marco lincetto
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: nanomacchio

Messaggio da leggereda tran quoc » 7 giu 2017, 18:46

- solamente con lo scambio dei pareri e delle esperienze si può giungere al miglioramento dei propri limiti: limiti che ognuno di noi inevitabilmente ha;
- NESSUNO può ambire al raggiungimento della VERITA' (ammesso che esista) in modo univoco e solitario (forse solo Dio, per chi ci crede)
- IO ODIO I GURU, ed in genere tutti coloro fermi nelle proprie posizioni e non disponibili al confronto (altrimenti non starei qui...).
cordialità


marco lincetto





ODIA SE STESSO!


questo è un GOSSO POBBLEMA....

e pesavento francesco psichiatra, socio suo, non lo aiuta...
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: nanomacchio

Messaggio da leggereda tran quoc » 7 giu 2017, 18:48

Marco June 2006
Posts: 26,658Member



quote:
Salve a tutti,
per non ingenerare confusione, chiederei una precisazione al sig. Lincetto relativamente all'affermazione "suono dello strumento (= vibrazione composita di suoni fondamentali primari + armoniche dei medesimi sviluppate dalle riflessioni dell'ambiente in cui il suono si propaga)".
I meno "esperti" che leggono questo forum potrebbero pensare che le armoniche di uno strumento siano PRODOTTE dal riverbero.
Che io sappia le armoniche sono invece prodotte dallo strumento indipendentemente dal riverbero dell'ambiente, ma, dato che il diagramma polare delle armoniche è diverso da quello della fondamentale (ed inoltre ogni armonica ha il suo diagramma polare), a causa del riverbero la loro composizione porterà ad un diverso timbro percepito dello strumento in funzione del punto di posizionamento del microfono.

Era questo che voleva dire ?

Mattia "Infinite Element" Cobianchi



Esattamente questo. L'errore nella mia frase sta nella parola "sviluppate".
Da umanista, chiedo venia image

cordialità

marco lincetto



è un UMANISTA!

da lì l'uso pecoreccio della terminologia tecnica....

ma questo umanista si è forse spinto troppo oltre in un territorio non suo?
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: nanomacchio

Messaggio da leggereda tran quoc » 7 giu 2017, 18:51

...speriamo di no, dai... Meglio che si esaurisca qui piuttosto, veramente; ma mi pare che non cia siano i presupposti. Io poi, che a volte perdo la calma, in questo periodo mi sto imponendo una forma di autodisciplina che mi porta a sospendere gli interventi se colgo, anche da lontano, possibili tranelli concettuali o anche solo formali.

Grazie della disponibilità al dialogo, comunque.

cordialità

marco lincetto



da lì a qualche giorno sarebbe esploso!

le esplosioni nomate COLBOTTO si susseguiranno implacabili con scazzi micidiali con tutti i viventi
+ il racconto degli scazzi micidiali coi morti!
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: nanomacchio

Messaggio da leggereda tran quoc » 7 giu 2017, 18:55

titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: nanomacchio

Messaggio da leggereda tran quoc » 7 giu 2017, 18:58

Stefano Zaini February 2007
Posts: 5,881Industry



quote:
...che siamo veramente arrivati alla frutta?...

...marco lincetto




Ciao Marco, preucupess nò, e tirem inans.
Oggi ho passato le stampate dell'argomento http://www.videohifi.com/forum/topic.as ... C_ID=52119 al mio avvocato, ben presto il sig. c7p8 con la mail demarinis@fastwebnet.it avrà un nome e cognome e indirizzo, ...fortunatamente esiste anche la Polizia Postale.

saluti
Stefano Zaini
operatore



qui invece SPUNTA un gioco da comparielli

e purtroppo ne fa le spese carlo demarinis...amichetto del calabrese...

il link non apre, neppure con google...peccato!
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: nanomacchio

Messaggio da leggereda tran quoc » 7 giu 2017, 19:02

zàini scoreggia pro vermi.jpg
zàini scoreggia pro vermi.jpg (101.83 KiB) Osservato 2496 volte


Oggi ho passato le stampate dell'argomento al mio avvocato



l'avvocato gli salva la faccia....

e chi è CACCOLA?
Allegati
felice d'alfonso del sordo caccola causa.jpg
felice d'alfonso del sordo caccola causa.jpg (91.08 KiB) Osservato 2496 volte
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: nanomacchio

Messaggio da leggereda tran quoc » 7 giu 2017, 19:08

Ma se qualcuno mi attaccasse, in un forum medico, in maniera gratuitamente offensiva e calunniosa, su questioni strettamente inerenti la MIA professione (quella di medico) cambierebbe tutto.
E potrei davvero incazzarmi.
Per cui capisco il buon Zaini, addetto ai lavori ed operatore del settore, offeso in quanto tale.
se invece vedo diffamare un professionista che mi sta sul cazzo mi giro dall'altra parte, anzi gongolo e mi godo il sabba della diffamazione.

Marco roghi



dopo aver moderato al forum del calabrese si rintanò da qualche parte per continuare a vomitare veleno e disagio mentale al riparo da occhi....

ti conosco mascherina!
Allegati
roghi gallo cedrone.......jpg
roghi gallo cedrone.......jpg (49.24 KiB) Osservato 2494 volte
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Prossimo

Torna a GLAMOUR

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 124 ospiti

cron