Stefano Simonelli ha scritto:
Sono stato testimone delle
capacita’ straordinarie di Fabrizio.
Ricordo, con affetto quasi,
la tromba a stella, il sub per drum-fill in push-pull accordato, la grande tromba dell’HQ etc.
Voglio citare la sua installazione di un pannello riflettente da 4*4m ai lati dello
stack di bassi della Scossa in un’estate romana negli anni ’80.
Se il mio parere vale qualcosa, posso garantire a tutti che pochi potevano vantare la strumentazione di Fabrizio gia’ in quegli anni.
Girava con un TEF Techron (per la gioia del compianto R. Heyser e Don Davis) e microfoni B&K.
Le sue misure erano vere DECHE'? , non “commerciali”. Insomma uno
davvero capace e visionario/innovativo.
Poi ci siamo persi di vista e non ho potuto assistere alle installazioni
direzionali del Palasport etc. Ma sono certo dell’elevata qualita’, originalita’ e intelligibilita’ raggiunta.
Ricordo (ancora…) un epico Journal dell’AES di quegli anni in cui tutti i piu’ grandi costruttori denunciavano il terribile fenomeno distruttivo causato dalla
dislocazione nello spazio delle tante sorgenti costituenti gli impianti di allora. VEDI LA SCOSSA DEL PIPPETTO! HO APPENA DETTO DELLA SCOSSA DI ZARD, FORSE CHE SONO DEFICIENTE SMANDRAPPATO DISSOCIATO PSICOPATICO SCHIZOFRENICO?
Poi arriva il line array.GAJARDO...GIUSTO GIUSTO L'IDEALE PER I GEMELLI! Nulla e’ perfetto
ma finalmente si diponeva di un ottimo sistema facilmente scalabile e dalla performance prevedibile (con buona confidenza). Al chiuso in particolare puo’ mostrare i suoi principali limiti (radiazione laterale e posteriore) ma continua ad essere una soluzione efficace
o perfino eccellente. Possiamo fare di piu’? Certo, dobbiamo anzi.
Ma l’ingresso nel mercato del line array coincide con l’inizio della recessione e con la nascita delle “agenzie”. Da allora, piu’ o meno, sia noi che i service abbiamo gradualmente perso potere economico.
Gli ultimi vent’anni sono trascorsi cercando di sopravvivere, di rimanere sul mercato. Se chiedi al 90% dei service di investire in innovazione ti ride in faccia: “prima rimaniamo in piedi e poi vediamo”.
La colpa del line array va condivisa, almeno, con la condizione economica globale, cosi’ come il poco coraggio non solo dei fonici, ma della “classe media” di tutto il mondo di fronte alla forbice sempre piu’ ampia tra “ricchi e poveri”.
Nel frattempo la cultura si evolve rapidamente.
Si dischiudono nuovi orizzonti ogni giorno.SI RIAPRONO I MANICOMI... Chiedo a Fabrizio di concederci
le sue soluzioni, creando un prodotto che ci aiuti a fare un servizio eccellente, mantenendo la praticita’ e la scalabilita’ dei sistemi attuali.
Parliamone diffusamente, e’ divertente ed intrigante.
Qualsiasi fonico sarebbe felice di usare impianti piu’ performanti.
Ma credo che le questioni tecniche vadano separate da quelle economiche.
Non credo che ci sia troppa interazione tra le due. Aprirei due post separati, anche per capire meglio il meccanismo economico.
Aiutaci.E' da quando l'ho letto che ci sto pensando: DEVO INVENTARMI QUALCOSA...!
Saluti
F.C.
P.S.: Nel frattempo ho scoperto che la JBL parla di "trombe di terza e quarta generazione " per oggetti che sono una semplice riedizione abbellita delle solite guide d'onda di questi ultimi anni...
Un bel guaio, per la confusione che ne nascerà. D'ora in poi sarò infatti costretto a parlare di "trombe di quinta e sesta generazione"