naturasso

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Messaggio da leggereda tran quoc » 25 mag 2017, 5:17

è una storia tesa circonvoluta
qui serve solo dire:

ma cosa cazzo misuri se poi ascolti in un modo di assetto sconvolto?

tu ascolta, trovi il bilanciamento, lo stage e il
dopo metti il microfono e mi fai vedere cosa arriva in asse ad un metro per ciascuna recchia

allora si che potrei anche capire!...anche se SEMBRA che abbia capito già....



ihttp://www.indianaline.it/press.php

http://www.coralelectronic.com/pdf_press/244.pdf

L’ascolto

L a sessione di ascolto di questo diffusore e stata articolata
in piu sessioni, non tanto per scoprirne le
caratteristiche quanto per il tempo di permanenza del
componente nella nostra redazione.

Andare in sala di ascolto e trovare il sistema Indiana Line gia posizionato
e collegato ha costituito in almeno due casi una fonte
insperata di riposo dall’attivita faticosa e pesante delle
misure.

Mettere su un CD e concedersi un periodo mediamente
lungo di tempo per ascoltare un po’ di musica
rappresenta alla fine il motivo stesso per cui i diffusori
sono costruiti.

L’inizio con la solita teutonica voce
femminile non mi incuriosisce particolarmente, ed annoto
soltanto la mancanza di qualunque tipo di asperita
sulle consonanti soffiate e su quelle piu dure
che la lingua
tedesca riesce ad esprimere.
( è la lingua più adatta al canto...tanto per dire...)


L’idea comunque che mi si forma nella mente ( aiaaaaaah !)
e quella di un diffusore ben bilanciato
timbricamente anche se limitato sulle basse frequenze.
Ma l’ascolto di una sola voce maschile descrive
un campo troppo limitato per poter emettere un giudizio
credibile.
Passo allora a Mina ed alla sua voce piena
di inflessioni facili da notare.
Magari il dettaglio non e spinto ai massimi livelli, ma l’ascolto e credibile e bilanciato,
con una scena ampia, non stabilissima ma ampia.

Nelle prime prese di confidenza con questo diffusore
ho avuto il sentore che ci fosse da aspettare qualche
tempo
per la massimizzazione delle performance e che
fosse opportuna una maggiore cura nel posizionamento.

Uno degli errori che molti audiofili fanno, seguiti a
volte da qualche professionista
, e quello di credere che
le frequenze profonde possano in qualche modo trarre
vantaggio dal posizionare le casse nelle vicinanze della
parete posteriore o delle pareti laterali.

Si tratta di una tecnica che comunque produce un innalzamento del livello
apparente su una discreta porzione di frequenze,
che risultano, per cosi dire, ingigantite.
In molti casi cio significa snaturare la timbrica ( oih oiuh!) e supplire con la quantita ( anche due pizzette alla marinara)
alla qualita, peggiorando notevolmente lo smorzamento
del sistema.

Allo stesso modo devo essermi comportato
anch’io quando ho sistemato i diffusori vicini, troppo
vicini alla parete posteriore
, col risultato di un basso
certamente piu corposo, ma che tende a diventare gonfio,
con la chitarra-basso che sembra confondersi col
pedale della grancassa
, non tanto in estensione quanto
in articolazione.

Tiro avanti i due supporti con le Diva
255 ancora sopra e mi porto a circa ottanta centimetri
dalla parete di fondo, senza variare la distanza tra i due
piccoli cabinet ed aprendoli leggermente, in modo da
“illuminare” tutto il divano su cui sono seduto.

Cosa ottengo?

Ma e semplice: molto meno bassi, ma un bilanciamento
timbrico piu sensato ed uno smorzamento
drasticamente migliorato
, con la voce maschile piu
profonda che non sembra piu alterata.

Si, magari chi si accosta ad un diffusore come questo sa che per sentire
le basse profonde deve procurarsele in maniera alternativa,
magari con uno o, meglio, due subwoofer amplificati
in modo autonomo, avendo cura di limitare la risposta
delle due Indiana a bassa frequenza.

Ora, col diffusore che e diventato piu magro ma piu pulito, mi
do da fare con le voci maschili e con il coro misto, annotando
una buona neutralita del componente ed una
scena piu salda e credibile.

Probabilmente la ritrovata linearita della gamma mediobassa riesce a correggere
la timbrica fin oltre la gamma media, se e vero che a me
sembra che sia stata bilanciata anche quella delle voci
femminili e parte degli strumenti che interessano la
gamma media.

Musica jazz allora, con i fiati riproposti in
maniera discreta, senza che ci siano porzioni di frequenze
privilegiate ed altre no e senza che l’ascolto risulti faticoso
sulle improvvisazioni e sui virtuosismi degli esecutori.
Insomma, un bell’ascoltare senza concentrarsi
eccessivamente sullo strumento che riproduce la musica.

Le chitarre acustiche e gli strumenti a fiato sono riproposti
con una discreta articolazione e sono disposti
correttamente sullo stage virtuale, con una dimensione
della profondita notevole, ed in qualche caso appena
esagerata.

Ne guadagna la musica classica che sembra
estendersi oltre la parete di fondo e dotata di uno stage
largo e chiaro.

Aumentando il livello del segnale il
diffusore mantiene fin che puo senza perdere eccessivamente
in bilanciamento timbrico, ma ovviamente il diametro
del midwoofer e la sua escursione devono fare i
conti con limiti costruttivi oltre i quali sarebbe pretenzioso
andare.
G.P. Matarazzo
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Re: naturasso

Messaggio da leggereda tran quoc » 25 mag 2017, 5:20

tu penza te fare recensire un diffusore al matarazzo con la recchia...

in foto lo vediamo alle prese con lo scoop sulle casse di PIPONElofregnone e i buchi rotanti
Allegati
matarazzo e i buchi rotanti.jpg
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Re: naturasso

Messaggio da leggereda tran quoc » 25 mag 2017, 5:38

qui siamo al rodeo

leggi e capisci, il commento forse a dopo


http://www.coralelectronic.com/pdf_press/220.pdf

L’ascolto delle Indiana Line è stato preceduto da una discreta sessione di
rodaggio che ha consentito da un lato una ricerca calma della migliore
posizione nel nostro ambiente e dall’altro una riduzione contenuta ma udibile
della gommosità in gamma mediobassa.


IO COSTRUTTIVORE TI MANDO UNA CASSA CON LA GOMMOSITA' E TU TI DEVI PREOCCUPARE DI FARLA SPARIRE

Le sospensioni in gomma come quelle utilizzate su questo diffusore hanno bisogno, ovviamente secondo
le mie convinzioni,
di questo periodo di riscaldamento, che deve
durare qualche ora, ben lontano dalle esagerazioni che si vedono scritte
su alcuni manuali e che servono, secondo me, a donare un ingiustificato
alone di esoteria al prodotto.

GOMMONE....ESOTERIA...

Le due Indiane sono state posizionate a circa
un metro dalla parete di fondo e ad una distanza sensibilmente inferiore
da quelle laterali. Un leggero affinamento della scena centrale in gamma
media e viceversa un rinforzo udibile e minaccioso in quella mediobassa
mi hanno suggerito comunque di allontanare le due Tesi dalla parete
laterale fino ad almeno un metro e trenta.

Poca rotazione verso il punto
di ascolto seguita da un paio di tentativi subito rientrati di ulteriori rotazioni
nel tentativo di massimizzare la prestazione hanno inchiodato gli esecutori
al loro posto.

DOPPIO CIECO SULLA INCHIODATURA

Come costante per tutto il tempo di acclimatamento, ho notato
una gamma bassa notevole e possente, con una tenuta invero in linea
con le aspettative ( uuuuuuuh....oooiiiih...!).

Il progetto di questi altoparlanti a me sembra molto ben
riuscito ed una delle caratteristiche principali è costituita proprio dalla tenuta
in potenza che consente livelli elevati senza apparente fatica delle
membrane.
Eliminata nel tempo una vena di raucedine sulle voci maschili,
mi sono ritrovato a commentare il coro misto in una differenziazione netta
sia della timbrica che del contorno dei due sessi.

Ad una voce maschile
possente e delineata, anche se appena avanzata, fa da riscontro la componente
femminile piena, ben aperta e chiara.
La differenza spaziale tra
le due componenti del coro misto sembra aggiungere spazio alla scena,
con un corretto senso della profondità ed una buona resa dei piani sonori.

Le percussioni sono riprodotte con una certa grinta e la legatura tra basso
e mediobasso appare discreta, a patto di non esagerare con il livello. In
perfetto accordo con la teoria ( QUALE TEORIA, SCUSI?) , ad una corretta dinamica della gamma
bassa profonda corrisponde una prestazione meno coriacea in gamma
mediobassa.
Niente di critico e nulla di negativo, solo una leggera perdita
di chiarezza a livelli elevati, che fa sembrare il mediobasso meno
performante ed appena slegato dalla gamma profonda.
La gamma media delle voci, bella chiara e non affatto chiusa su se stessa, ha una resa
simile anche sugli strumenti a fiato, con un sassofono accattivante e preciso
nei fronti di attacco.

Sulle altissime ammetto di aver apportato una correzione
alla posizione dei diffusori, che sono stati ruotati maggiormente
verso il punto di ascolto.

EVVABBE'...ARIPIGLIA LA MISURA.

La rotazione più contenuta sembrava penalizzare
appena i piatti della batteria che sul transiente iniziale sembravano fuoriuscire
dal diffusore. La fortuna è stata quella di notare che venivano fuori
da tutto il baffle frontale e non solo dal tweeter.
Prima cinque e poi altri cinque gradi di rotazione hanno risolto definitivamente il problema senza nulla cedere al restringimento della scena tra i due diffusori.

DOPPIO CIECO SUL RESTRINGIMENTO

Il dualismo tra larghezza e profondità della scena a seconda del puntamento conduce in genere a ruotare i diffusori da perfettamente paralleli (scena molto larga e
poco profonda) fino ad avere la loro intersezione virtuale appena avanti
alla posizione di ascolto, in buon accordo con quanto indicato da Mario
Murace qualcosa come venti e passa anni fa
.
A questa posizione corrisponde
una scena molto profonda ma raramente larga a meno di non
prendere precauzioni specifiche come ha fatto il progettista della Chario.
Tra queste due rotazioni estreme c’è tutta una serie di aggiustamenti possibili
per ottenere una scena credibile, posizioni che non costituiscono affatto
una regola certa per tutti i diffusori e tutti gli ambienti.

DIMME TE COME DEVO DA FA

Comunque sia dopo
due tentativi posso annotare che le altissime non vengono fuori dai diffusori,
con i due cabinet che tendono a sparire letteralmente dal palcoscenico
sonoro di fronte a me.
LA SPARIZIONE E' VERIFICABILE IN DOPPIO CIECO E NON TI PUOI SBAGLIARE
Personalmente considero questa capacità un
grosso merito del progettista ed anche in parte delle correzioni e della cura
apportate all’ambiente di ascolto. ( quali cure, scusi?)
All’aumentare deciso del livello del
segnale i fiati iniziano a diventare leggermente più duri da ascoltare, con
la gamma altissima che non perde tanto nella timbrica quanto nell’articolazione.
La scena si riduce di poco, pur con un certo margine ancora a disposizione
per le frequenze basse. Riportando i livelli a quelli necessari a
sonorizzare più che decentemente la nostra sala di ascolto pur avendo un
margine delle elettroniche di gran lunga superiore a quello che serve posso
ammettere di rientrare in un ascolto corretto e ben equilibrato. Un altro
punto a favore di questo marchio è costituito, appunto, dall’equilibrio tra
timbrica e prestazioni globali ottenute in ambiente
, un equilibrio lontano le
classiche mille miglia dalla pura e semplice risposta drittissima in camera
anecoica. Ovviamente.
G.P. Matarazzo


dimme te chi cazzo comprerebbe mai un diffusore siffatto...
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Re: naturasso

Messaggio da leggereda tran quoc » 25 mag 2017, 5:44

antefatto

uno legge e penza: famme annà a vedè chi è 'sto cinguettone...

http://forum.videohifi.com/discussion/c ... nt_5999665


ebbene, è marco visonà, uno che collabora con le aziende...

Marc1 23. May (May 23 08:42AM )
Posts: 832Industry, SUPPORTER


Marco - Le opinioni espresse sono le mie personali e per nulla riconducibili alle aziende con le quali collaboro.
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Re: naturasso

Messaggio da leggereda tran quoc » 25 mag 2017, 5:55

Marc1 23. May (May 23 08:42AM )
Posts: 832Industry, SUPPORTER

COSA E' SUPPORTER?

Purtroppo quest'anno non mi sono mai potuto allontanare dalla nostra saletta, per cui vi ringrazio del tour "virtuale" che mi avete fatto fare.
Mi scuso per i conterranei che non ho visto ma ero perennemente chiuso in "ufficio" (virgolettato d'obbligo).

Solo una precisazione: come ha giustamente fatto notare Pepe47 ( ) la fiera di Monaco è cresciuta come fiera degli operatori.
A causa di questo tutti cercano di parteciparvi, e chi ci riesce lo fa al meglio delle proprie possibilità, ossia sfoggia i propri gioielli, anche se magari sarebbe meglio di no...

Poi, è vero che è bella, pulita, bene organizzata, ma questo grazie soprattutto a quei puzzoni degli audiofili che ci lasciano la 10 Euro.

Moltiplicate il costo dell'ingresso per i partecipanti, e ditemi se non è almeno mandatorio fare una bella fiera PER GLI OPERATORI . E non ho parlato del costo a carico degli espositori, alto, molto alto.

La conformazione delle salette obbliga a discutere di cose importanti per il futuro delle aziende in mezzo alla gente, e questo provoca quel fastidioso fenomeno di chiacchericcio di sottofondo, con casuale esplosione di risate improvvisa.

QUESTO SCONCLUSIONESCO, E' RAPPRESENTESCO DI COSA?

Ripeto, chi va lì lo fa principalmente per fare business, non per promuovere gli ascolti.

C'E' AL MONDO CHI PROMUOVE GLI ASCOLTI ?

Non ci sono solo le aziende, ma soprattutto i loro distributori sul suolo germanico che si occupano della logistica della fiera, e che intrattengono in gran discussioni i propri rivenditori o key clients.

Gli audiofili che desiderano ascoltare l'impianto vengono dopo.

A 10 EURO DI INGRESSO!

Fare solo statico non si può, il potenziale cliente (inteso come distributore o rivenditore) vuole anche lui assicurarsi che per il prezzo richiesto l'oggetto suoni, e dove se non in fiera?

visonà...visonaaaa...visonàààààà....tu fallo visonar perchèèèèèèè...

La formula è vincente
, e lo dimostrano da una parte la presenza di asiatici che avete tutti potuto constatare: quale pensate possa essere la percentuale di asiatici audiofili non operatori presenti a Monaco che si spara il viaggio da Cina o Giappone per venire a Monaco?
Dall'altra la coda di operatori che sperano che muoia qualcuno in modo che si liberi una delle salette al piano superiore.

Insomma, godiamoci questa fiera dove si può vedere e toccare con le orecchie quasi tutto, e ringraziamo chi sul territorio si sbatte per darci delle locations nelle quali ascoltare, siano fiere locali o rivenditori con salette suonanti.

Marco visonà - Le opinioni espresse sono le mie personali e per nulla riconducibili alle aziende con le quali collaboro.
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Re: naturasso

Messaggio da leggereda tran quoc » 25 mag 2017, 5:57

SimoTocca 23. May (May 23 09:20AM )
Posts: 540Member

@ Marc1
Grazie per le tue belle parole, chiare, sensate, ponderate e "chiarificatrici" anche del chiacchiericcio di sottofondo!



questo simone toccafondi toccacieli, dirigente sanitario, è uno dei grandi protagonisti di questa stagione del forumare di recchia...

osservatiamolo!
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Re: naturasso

Messaggio da leggereda tran quoc » 25 mag 2017, 6:02

http://forum.videohifi.com/profile/mypr ... 6697/marc1


inzomma...uno va a vedere e trova...

http://www.indianaline.it/

la indiana line sta lì come SUPPORTER del bebbo bandito

ma è anche presentissima su audioreview

http://www.indianaline.it/press.php

ma da tutte le parti

solo che, se le recensioni sono quelle uno si chiede: è giusto vendere ai cinesi ed agli stranieri?
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Re: naturasso

Messaggio da leggereda tran quoc » 25 mag 2017, 6:11

vuoi far sentire bene le casse?

mettici il caccoso, il cicogna, il perfido cives!

e le elettroniche?

guarda neri mauro chi ci mette: gentilucci e guida

gentilucci guida guida e guida guida gentilucci

http://www.coralelectronic.com/pdf_press/243.pdf

dimme te!
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Re: naturasso

Messaggio da leggereda tran quoc » 25 mag 2017, 6:15

ti dico poche cose che già sai

- recensori in rapporto al marchio
-recensioni in rapporto al prezzo, nè troppo nè troppo poco

aggettivi, sostantivi, metafore, figurazioni

c'è un intero repertorio

nei casi estremi il caccoso di turno impegna la propria anima fino alla scoreggia plumbea...

in un senza ritorno...

e che l'anima de li mortacci del bebbo possono tornare?

e allora lui li cerca nei lapparecchi....

non indiana line...si capisce....
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Re: naturasso

Messaggio da leggereda tran quoc » 25 mag 2017, 6:20

http://www.indianaline.it/press.php

LAPPARECCHI senza anima, suflati dal matarazzo

eppure...

eppure essi sbarrano la strada a maltese alberto e consimili...

è giusto questo?

http://www.coralelectronic.com/pdf_press/249.pdf

succede che maltese e ingroglia portano le robbe alla fiera ( tre somari e tre brigani sempre tre)

e nessuna menzione....

neppure a FRATE DI BRUGHIERA
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