UnixMan
Messaggio 20 nov 2020, 12:30
giupo ha scritto:
Non ho capito cosa si intenda per "variazione percettiva e non fisica".
se non ho frainteso ciò che intendeva dire Paolo (drpaolo), stiamo parlando di qualsiasi cosa alteri la percezione soggettiva del suono
senza che vi sia alcun cambiamento oggettivo (fisico) del suono stesso.
SI ENTRI NEL PEPPINELLISMO ESAGERATO
o AREA bollorino-pesavento che dir si vogli
In altre parole stiamo parlando di effetti psicoacustici di natura puramente psicologica e/o per così dire
"sinestetica", ovvero di "input" sensoriali diversi da quelli acustici (e.g. visivi, tattili, olfattivi, ecc.) PEPPINELLISMO propriamente detto e/o di natura diversa (psicologici) che alterano (modificano) la percezione del suono fisico che stiamo ascoltando. ( PESAVENTISMO oppositivo e BOLLORINISMO cruento)
(da non confondersi con un altro tipo di effetti psicoacustici, altrettanto sorprendenti, che al contrario sono legati a particolari caratteristiche o mutamenti del suono fisico, come ad es. i fenomeni di mascheramento, i suoni "fantasma", ecc).
Si tratta di fenomeni che accadono
di continuo, a tutti, e che sono dovuti alla natura stessa della percezione umana. Percezione che, pur avendo (di solito) origine dagli stimoli esterni che giungono ai nostri sensi, cioè dalla realtà fisica che ci circonda, è un fenomeno che si realizza in massima parte
a livello cognitivo e, pertanto, è fortemente influenzato anche da innumerevoli altri fattori che poco o nulla hanno a che fare con la realtà fisica esterna. (NECESSITANO DI CAPACITA' COGNITIVA)
Inoltre è importante
tenere a mente che, contrariamente a quanto si possa essere portati a pensare, la percezione è un fenomeno multisensoriale unico, complessivo, in cui sono sempre coinvolti tutti i sensi, "combinati" tra loro:
non sentiamo i suoni solo con le orecchie, non vediamo solo con gli occhi, non percepiamo i gusti solo col palato, gli odori solo con il naso, ecc. Il tutto per giunta è "combinato" anche con la memoria delle nostre esperienze precedenti e con i nostri "pre-giudizi" sull'esperienza che stiamo vivendo.
Il nostro cervello (A CIASCUNO IIL SUO...anche assente) non si limita a registrare i diversi stimoli sensoriali che riceve: li unisce, li analizza, li confronta. Sia tra di loro (per sfruttare al massimo tutte le informazioni di cui dispone, "potenziando" ogni senso con l'aiuto degli altri) che con la memoria DI TRE SECONDI delle esperienze passate (per poter riconoscere ciò che ha già visto/sentito/toccato/assaggiato/ecc, nonché luoghi, situazioni, pericoli, ecc).
Detto in altre parole, la nostra percezione non "fotografa" la realtà:
la interpreta. Ma non basta ancora. Il nostro cervello fa molto di più di questo. Non si limita ad interpretare la realtà che ci circonda "in tempo reale" (cioè, di fatto, a posteriori):
la anticipa!Prevedendo (cioè, immaginando) continuamente, sulla base di ciò che ha percepito fino a quel momento (e delle esperienze passate di eventi simili), ciò che accadrà (e percepirà) subito dopo.
MASCHERAMENTO ANTEROGRADO ROMORE ROSA DI FUTURO ROSA...che rosa non è, indovina cos'è?)) Cosa che ovviamente è essenziale ed imprescindibile per consentirci di interagire
con una realtà dinamica, in continuo mutamento, e di fare tutto ciò che siamo in grado di fare.
Per questo la nostra percezione della realtà è un fenomeno tanto complesso quanto sostanzialmente imprevedibile, mutevole,
irripetibile ( UNA BOTTA MORTALE AL PESAVENTO DELLA SCOREGGIA...cioè...PSICHIATRA) ed estremamente soggettivo.
Nonché, ovviamente, da un certo punto di vista,
fallibile, inaffidabile. Di fatto, siamo totalmente incapaci di
"registrare" fedelmente la realtà fisica, oggettiva, se non attraverso l'uso di strumenti e metodiche che consentano di escludere l'influenza della nostra percezione soggettiva. ( MAPPERO' LINCETTO ERA PRESENTE ALLA REGISTRAZIONE)
(Posto che ciò sia veramente possibile e che una realtà oggettiva univoca
esista veramente, ma qui andremmo a finire su disquisizioni filosofiche CAPONERA senza risposta...). :tmi:
Tornando alla questione da cui siamo partiti, quante volte ti è capitato di sentir dire (o magari di dire tu stesso) cose del tipo
"oggi l'impianto suona male" ( PEGGIO DI IERI PIU' ANCORA PEGGIO DOMANI) , nonostante apparentemente non sia cambiato nulla?
Di solito, ad affermazioni del genere seguono interminabili
elucubrazioni ed ipotesi più o meno improbabili sulle presunte cause fisiche di tale fenomeno (una delle più gettonate imputa il problema alla presunta presenza di variazioni
o disturbi sulla rete elettrica che alimenta l'impianto...). In realtà, nella maggior parte dei casi, una causa fisica semplicemente
non esiste: l'impianto suona come sempre.
È l'ascoltatore che è "cambiato", trovandosi in una condizione psicologica diversa, con una "attitudine" diversa, aspettative diverse, ecc, e perciò percepisce (cioè, letteralmente, "sente") il suono in modo diverso.
VEDI ANCHE LA PARAPSICOLOGIA DEL MICROFONO DI SIMURA)
Altro esempio comune è costituito da tutta
una pletora di "accessori" e "tweak" vari che è a dir poco improbabile (quando non del tutto impossibile) abbiano un qualsivoglia effetto sul suono (fisico) VEDI LE MOLLE AD ARIA) ma che, non di meno, folle di audiofili giurano avere effetti "miracolosi" sul suono (percepito).
Anche in quel caso,
dal punto di vista dell'ascoltatore il fenomeno è assolutamente "tangibile", "reale" a tutti gli effetti.
ALTRA BOTTA MORTALE ALLO PSICHIATRA PESAVENTO...e SICCOME quello è psichiatra, il pazzo è esso stesso) Solo che
non è causato da un qualsiasi cambiamento del suono fisico che giunge alle sue orecchie ma, per l'appunto, soltanto da una "variazione percettiva e non fisica".
Ciao, Paolo SSSAGGESsE.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.
Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»