zai ghe di tigo:
ni zomo roddo il gasso!
gi fetiano gom l'ammo muofo...
vorze...
Credo che, umilmente, si dovrebbe accettare l'errore umano (non mi pare che questo avvenga con facilità)
In casi dove le misure mostrano risultati inconfutabili...se l'uomo percepisce cose diverse sta sbagliando.
Io accetto, perfino con buon gusto, i miei errori di percezione (e sono consapevolissimo del fatto che è normale commetterli)
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saluti, Tom capraro
Ma non intendo per niente argomentare. Io sono un esperto in materia. Quello che dico è sostanziato da evidenze scientifiche e dal mio personale percorso professionale, che naturalmente, coincidono. Per questi motivi, se io dico che è così, in questo campo, allora è così.
PROGRAMMA FORMATIVO
Si definisce Psicoterapia Interazionista l’insieme dei metodi e delle tecniche psicologiche che utilizzano, in modo coerente al modello (teoria della mente e dell’agire umano), i procedimenti relazionali e comunicativi atti a modificare:
◾il sistema di costrutti personali e relazionali, cognitivi e percettivi, emotivi e linguistici, generativi di problemi sintomatici, di difficolta’ interpersonali e di
sofferenza soggettiva
◾i modi di agire disfunzionali, rispetto a se’ stessi, agli altri e al mondo, a partire da contesti culturali, sociali e relazionali; i metodi fanno riferimento ai protocolli di intervento che utilizzano tecniche semiotiche, narrative e interattivo-strategiche.
La Psicoterapia Interazionista si avvale di procedimenti atti a modificare l’organizzazione degli schemi relazionali, le rappresentazioni di se’, le narrazioni personali, la gestione dei problemi sintomatici e i relativi costrutti di senso e significato.
MODELLO
La Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Interattivo-Cognitiva svolge un’attività di formazione in cui si integra, entro un riferimento costruttivista, le metodiche cognitive, strategiche e narrative.
Il modello configura i comportamenti e gli stati mentali problematici come tentativi disfunzionali di adattamento dell’organizzazione individuale ai diversi sistemi interattivi e ai relativi contesti, siano essi intrapersonali o interpersonali, psico-biologici o socio-psicologici.
L’ottica interazionista attribuisce un ruolo significativo ai processi linguistici e pragmatici, culturali e situazionali attraverso cui le persone costruiscono le forme del loro disagio e le loro soluzioni devianti.
L’obiettivo della Psicoterapia Interazionista è pertanto quello di modificare il sistema di costrutti, personale e/o contestuale, presenti nell’organizzazione mentale e comportamentale, generativo di situazioni conflittuali, di sofferenza soggettiva o di inadeguata integrazione sociale.
L’intento della formazione è di indurre gli specializzandi a migliorare le proprie capacità personali, ad ampliare le conoscenze scientifico-culturali e di fornire le necessarie competenze professionali per la Psicoterapia.
Capacita’ personali: competenze linguistico comunicative, conoscenze interdisciplinari, formae mentis teorico operativa, capacita’ di affrontare i casi clinici e le relative relazioni interpersonali, capacita’ di gestire i protocolli terapeutici, potenziamento delle risorse emotive e dell’equilibrio personale.
Competenze terapeutiche: terapia dei disturbi delle relazioni affettive e sessuali, terapia dei problemi dell’identita’ personale, sociale e di genere, terapia dei disturbi sintomatici (fobie, compulsioni, disturbi alimentari, dipendenze, disforie, depressioni, psicosi reattive, stati persecutori, allucinazioni non psicotiche, stati dissociativi), terapia dei disturbi multiproblematici (comportamenti devianti, problemi di adattamento sociale, interpersonale e familiare), diagnosi e valutazione delle disabilita’ cognitive, terapia e gestione dei gruppi formativi e terapeutici.
Conoscenze complementari: Neuropsicologia diagnostica, Psicofarmacologia, ricerca sociale e progetti di intervento, Psicologia giuridica.
Credo che, umilmente, si dovrebbe accettare l'errore umano (non mi pare che questo avvenga con facilità)
In casi dove le misure mostrano risultati inconfutabili...se l'uomo percepisce cose diverse sta sbagliando.
perchè come ho già detto più e più volte in questo thread, ciò non toglie che si possa usare (ma bisogna saperlo fare) il sistema uditivo umano molto proficuamente, e pure in modo scientificamente valido. Finanche a divertirsi, ovviamente.
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Francesco pesavento della scoreggia - Padova
Quello che dico è sostanziato da evidenze scientifiche e dal mio personale percorso professionale, che naturalmente, coincidono. Per questi motivi, se io dico che è così, in questo campo, allora è così.
pesavento della scoreggia
Sebbene anch'io consideri un sistema acustico tempo variante, il cambiare dello stesso medesimo (matematicamente identico) file nell'arco temporale circoscritto a pochi minuti non sconvolge il sistema.
tommaso capraro gefrusti
Sebbene anch'io consideri un sistema acustico tempo variante, il cambiare dello stesso medesimo (matematicamente identico) file nell'arco temporale circoscritto a pochi minuti non sconvolge il sistema.
tommaso capraro gefrusti
Quanto alla NON-invarianza... perché non chiamarla conil suo vero nome, vale a dire "inesperienza d'ascolto"...???
calabrese
Infandum, regina, iubes renovare dolorem,
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