da tran quoc » 9 ago 2016, 18:37
EDITORIALE (FDS LUGLIO 2016 – N. 247)
di Andrea Bassanelli
(…) gli amici se ne vanno…
“Ecco
la musica è finita
gli amici se ne vanno… ”
Cantava così alla fine degli anni sessanta “il Califfo”, Franco Califano.
Un cantautore, un paroliere, un Uomo che ha segnato con le sue canzoni la vita di tanti di noi. Avrei voluto salutarvi dalle colonne della mia rivista Fedeltà del Suono in un modo più brioso, più allegro e ne avrei di motivi per essere felice ma la Vita non smette mai di ricordarci chi vince, alla fine dei giochi. Paolo Aita se ne è andato, in punta di piedi come ha sempre vissuto.
Ancora mi ricordo quando mi chiamarono lui e Roberto Rocchi per dirmi se per caso non fossi interessato ad una loro collaborazione, giacché avevano lasciato Suono ma volevano continuare a collaborare e scrivere di musica e di Hi- Fi.
Arrivarono insieme e non potevano essere più diversi ma con la stessa passione dentro.
In particolare Paolo che univa ad un orecchio sopraffino un gusto musicale eclettico e ricercato.
Un uomo di grande cultura eppure non spocchioso, come troppi invece sanno essere senza poterselo permettere. Ci eravamo sentiti da poco.
Ci sentivamo abbastanza spesso e ci ripromettevamo sempre di riprendere da dove avevamo lasciato. Di ricominciare a parlare di musica e di ascolto, di concerti e di progetti… La nostra Vita oggi è un po’ più vuota, io sono sicuramente un po’ più solo. Che la terra ti sia lieve.
Dopo più di 11 anni trascorsi insieme anche un altro amico di Fedeltà del Suono ci lascia ma questa volta non per altri luoghi metafisici ma solo per mutate situazioni lavorative e, forse, per un po’ di stanchezza. Andrea Della Sala, che ha firmato queste pagine da Maggio 2005 a Giugno 2016, lascia la Direzione di Fedeltà del Suono.
La notizia era nell’aria (provate a rileggere oggi i suoi ultimi editoriali e capirete) ma anche se in parte attesa lascia comunque un po’ di amaro in bocca.
Mi sembra ieri quando lo chiamai al cellulare, in quel pomeriggio del 18 aprile 2005, per comunicargli per primo la decisione di Gianfranco marina coi binari di lasciare la Direzione di questa rivista dopo averla fondata.
Non gli dissi nulla al telefono.
Lui arrivò e io, come mio solito, andai diritto al nocciolo della questione: vorrei sapere se sei interessato a… Un “SI” immediato e perentorio non lasciò spazio all’immaginazione.
Non discutemmo di nulla in quel momento ma lui volle solo sapere se lo avrei in qualche modo limitato nella sua azione editoriale.
Gli dissi di no, che non era mia abitudine ne mio interesse. E lui allora mi disse che per la sua “prima copertina” avrebbe voluto avere in copertina un Mark Levinson visto che Gianfranco marina coi binari non ne aveva più provati dopo aver “litigato” con l’importatore italiano.
Ovviamente l’importatore non faceva pubblicità ma io, da incosciente quale ero e sono, gli dissi di si.
Ci capimmo subito. Lui sapeva che poteva spingersi in avanti a patto di coinvolgermi, io sapevo che era una persona onesta e che questo mondo invece non lo era…
GAJAAAAARRRRRDOOOOOO!
Il mio giudizio su di lui non è cambiato in questi anni e mi dispiace che non abbia accettato di salutare tutti voi dalle pagine di questa che è stata anche la sua rivista dal 1991 ad oggi.
La stanchezza “mentale” gioca strani scherzi e sono certo che non può che essere felice del rapporto avuto con voi lettori.
Peccato perché è il secondo Direttore che lascia senza salutare…( BINARIO TRISTE E SOLITARIO L'HO SALUTATO IO CON EDITORIALE APPOSITO) ma, in questo caso, non ci sarà un “tre”!
Veniamo quindi a noi, e cerchiamo di conoscerci più da vicino.
Molti di voi mi avranno magari letto su Facebook, o su Twitter, o su qualche Forum italiano (che non frequento più da tempo, per ovvi motivi!) ma poche volte avete letto di me su queste pagine.
Quando è successo è sempre stato per eventi o per piccole vetrine mai per delle prove serie, come a voi tutti piacciono.
Chi mi conosce sa perfettamente che non mi si può definire un audiofilo, anzi!
MI SONO SPINTO SOLO PER IL TALE CAMPAGNA GIORGIO GENIO DEL BRACCIO MOSS...E COME ERO GAJARDO!
Mi piace la musica, tutta, da sempre.
Mio padre mi ha educato all’ascolto della classica poi ho scoperto in età molto giovane il rock, quello duro dei Kiss, quello melodico di Elvis, quello psichedelico dei Pink Floyd, quello pop dei Beatles e dei Rolling Stones, quello graffiante di Janis Joplin ed è stato subito amore.
Il jazz arriverà un po’ più avanti, ai primi concerti di Umbria Jazz e a Roma, prima a Villa Celimontana poi alla Casa del Jazz. In quell’occasione arrivò anche il blues di B.B. King, di Ray Charles e Stevie Wonder, il country di Johnny Cash e Willie Nelson e molto altro ancora.
Mi piace andare ai concerti e ascoltare la musica dal vivo, quando posso.
Ascolto la musica quasi sempre in ogni ritaglio di tempo e come sottofondo quando lavoro (ora ad esempio sto ascoltando i Led Zeppelin) e mi piace molto ascoltare bene e spendere anche il giusto per ottenere il mio scopo.
Ma finora, tranne rarissime eccezioni, ho ascoltato impianti costosissimi suonare non dico male ma non benissimo come dovrebbe essere, mentre ho ascoltato musica con grande piacevolezza da alcuni impianti relativamente poco costosi ma assolutamente ben settati.
Mi piace scoprire cose nuove e ben suonanti e magari farvele conoscere.
CCHESSPETTACCOLO!
CCHEMMERRAVVIGLIA!
è lui il vero giornalista....quello che va a cercarsi la notizia...e se gliela metti in bocca non la vede...
scusi...Lei vede quello che cià in bocca?
Mi piace molto giocare e sperimentare e lo faremo molto su FDS.
Quello che cercherò di evitare è il continuo rincorrersi di iperboli e di lodi sperticate, ogni mese più alte e stucchevoli. Basta.
BASTANELLI AL NASO!
Cerchiamo di ritornare con i piedi per terra e cerchiamo di andare più spesso ad un concerto,
CHECCHECCHE' ...?
ad una session di ascolto live, dove scopriremo con sorpresa che un violino suonato a tre metri di distanza sa anche NON essere setoso, come spesso leggo anche sulle mie pagine.
Un rullante suonato bene ha un suono forte, netto, presente ma anche veloce nel suo smorzarsi.
Non è enfatizzato e pieno di bassi come accade spesso di sentire in alcune incisioni e su alcuni impianti. Sarebbe il caso di parlarne e di parlare anche di come vengono fatte alcune post-produzioni oggi dove la dinamica si va sempre più perdendo… Che la musica sia con voi. ◼
beh...un vero esperto audiofilo, con tanto di consigli....
vai piano, non correre, penza a me...fatti una bella passeggiata in automobile, ti gusti il panorama e non vai a sbattere....
CHI SE LO RICORDA L'EDITORIALE DEL BASSANELLI CHE SALUTAVA BINARI GIANFRANCO MARIA?
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titina arret'a porta vene o vendo e si la porta