INTERVALLO
https://youtu.be/PHF1jDSF0fI?list=RD2y_HGDRB50U
https://youtu.be/t_6YqMwmkgA
Che tempo fa
https://youtu.be/CUzEiwI6YgU
Rispondo a Marcello Croce.
È giusta la tua puntualizzazione in merito ai diversi contesti: professionale e amatoriale.
Però si tratta di un distinguo evidente a tutti già da parecchio tempo, in quanto balza agli occhi di chiunque, la grande diversità tra i due mondi.
La differenza è talmente marcata, che viene da chiedersi cosa spinga dei professionisti, a mescolarsi con la bolgia degli amatori.
Non che ci siano compartimenti stagni o preclusioni di sorta, è che notoriamente le razze troppo diverse, sono ineluttabilmente destinate a sturlarsi ripetutamente.
Infatti tu stesso riferisci, che gli appassionati audio più esigenti, vi scherniscono con appellativi del tipo “discotecari” e “giostrai”.
Eppure nonostante questo, tu e qualche altro professionista, vi avvinghiate con le unghie e con i denti, ad un mondo (quello degli “impallinati”) che, per tua stessa precisazione, non vi è proprio.
Al pari di migranti, che si aggrappano a un pezzo di legno galleggiante e patiscono di tutto pur di arrivare, anche nel vostro caso si percepisce una sorta di disperazione VI AGGRAPPATE AI PEZZI DI MMERDA GALLEGGIANTE.
Per esempio, quando Mario Tonella (nickname: Audiofilofine), mandò “a fare in culo” un vostro Moderatore e, sempre nello stesso thread, si rivolse a Gianpiero Majandi, dicendogli... “a me viene da ridere pensando a quelli che ti pagano, per un lavoro che sia diverso da insonorizzare un cesso”: http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... &start=110
A far specie, non furono le maniere di Tonella (non a caso è stato più volte sbattutto fuori da tutti i forum audio), e nemmeno il suo scherno nei vostri confronti, datosi che vi scherniscono in molti… a far specie fu che, dopo averlo espulso pure voi, andaste poi a supplicarlo di tornare.
Questo trasmette un senso di disperazione.
Come quando tu, Marcello, ti sei beccato quella sfilza di belle parole da Alberto Inzani PSICHIATRA SEDICENTE (nickname: mariorossi187): “bambino mio, prima di farti cambiare il pannolino, ascolta il babbo per l'ultima volta: cafone te lo tieni per te, razza di piccolo insetto fastidiosamente limitato nella psiche.” http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... 3&start=20 http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... 5&start=20
Tu in quell’occasione hai provato a fare la voce grossa: “io sono un grande professionista”, “ho due partite IVA”, “il mio Forum”, “ciao carino”, “sei un ex utente”.
Purtroppo alzare i toni è stato peggio, perché poi Inzani è rimasto nel Forum a fare quello che gli pare e questo ha dato a intendere che tu Marcello non conti niente. Inoltre ha rafforzato l’alone di disperazione percepibile.
Per quanto riguarda i diffusori acustici… è inutile che tu, Marcello, insista sul fatto che due diffusori differenti, suonano con la stessa timbrica, quando equalizzati per avere la stessa risposta in frequenza rilevata strumentalmente.
Con un paragone… sarebbe come dire che le tette al silicone sono uguali a quelle vere. Il tuo discorso, che bisogna provare per poter parlare, è un arrampicarsi sugli specchi vero e proprio. Non occorre farsi impiantare due seni al silicone, per affermare che le tette finte sono diverse da quelle vere.
Sappiamo a prescindere, che la forma delle tette assume modellature innaturali a seconda della posizione, le reazioni al movimento del corpo sono differenti, la consistenza al palpeggiamento è diversa, possono comparire pieghe alla base del seno, eccetera, eccetera.
Lo stesso vale per gli altoparlanti.
Diffusori differenti con altoparlanti diversi, hanno masse e risonanze dissimili.
Oltre che modalità dispersive proprie.
Questo comporta diversi tempi di accelerazione e decadimento.
Comporta modalità differenti di vibrare e conseguenti inviluppi armonici diversi.
Comporta differenze nei comportamenti dispersivi e diffrattivi.
Comporta contributi della cassa molto differenti.
Tutto questo, a parità di risposta in frequenza misurata, contribuisce non solo a cambiare il timbro, ma anche il senso del ritmo della riproduzione, la spazialità e quant’altro.
Marcello Croce, non so come tu possa non ritrovarti in simili macroscopiche ovvietà.
So però, che è la mancanza di questi discernimenti, a cagionare gli appellativi che hai citato: Giostrai, Discotecari, ecc… a cui si aggiungono Bum Bum Bum e Wufa Wufaaaa.
www.ansaht.com
Perciò non immaginarmi come un audiofilo con la puzza sotto il naso, intollerante al grezzume dei professionisti. Il disdoro che percepisci arriva da altre parti, spesso intorno a te. Vien da chiedersi cosa vi spinga a sopportare tutto questo… l’acqua della pozza si è abbassata a tal punto?
www.ansaht.com
Ho visto che anche con Gnani, dopo gli scontri, sono seguite le preghiere di tornare nel forum.
Non trovi anche tu, Marcello, che il ripetersi di questi atteggiamenti, comunichi all’esterno un senso di disperato bisogno.
Viene in mente Den Harrow spaccatutto… che finisce per frignare:
Vedervi tutte le volte gonfiare il petto e poi, immancabilmente, calare le braghe, è una roba miserevole… non credi?
Lo sto dicendo a te, Marcello, anche se in effetti nel forum di Calabrese, conti quanto Fini nel PDL, comunque ti porgo ugualmente questo argomento di riflessione, poi vedi tu come regolarti.
Passa il tempo, ma ogni volta che ci si affaccia al forum di Calabrese, lo si trova immancabilmente in lite con questo o quello… e come contorno, le solite critiche a volontà in ogni direzione.
In funzione di tale status, il forum ha nel tempo selezionato alcuni personaggi, espressamente dediti a irridere e schernire l’altrui operato.
Purtroppo nessuno di loro pare rendersi conto, che il più delle volte si creano situazioni surreali, con utenti in affanno anche solo per scrivere decentemente in lingua italiana, che prendeno pubblicamente per il culo affermati professionisti dalle acclarate capacità.
La selezione naturale ha portato all’eliminazione dei pochi utenti in grado di operare osservazioni, perciò ora è normale che le critiche siano sempre rivolte all’esterno e mai al padrone di casa.
Anche in casi limite, in cui non serve essere tecnici esperti, ma è bastevole una semplice infarinatura da appassionati audio, per avere mezzi adeguati a sollevare perplessità… anche in quei casi, nessuno avanza obiezioni.
Ecco un tipico esempio: http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... e72#p18618 Calabrese scrive: “ Ho appena acquistato una coppia di Proel Spark 50, alla modica cifra di Euro 70 la coppia, IVA compresa... Il fatto è che ho misurato le sorelline minori (le Spark 35, da 50 Euro la coppia...) in un ristorante, dove hanno raggiunto 115 dB di picco a due-tre metri, con un suono ancora accettabilmente pulito ” Incuriosito, sono andato a vedermi in Internet le Spark 35 e ho scoperto che hanno un piccolo woofer da 3,5”.
È bastato questo, per farmi dubitare delle affermazioni di Calabrese. Ho quindi fatto due conti, per verificare quanta escursione occorre, per ottenere da un paio di 3,5”, un valore di 115dB alla frequenza di 100Hz. I 3,5” con Sd più ampia hanno un pistone di 44,2cm^2, da raddoppiare a 88,4cm^2 per due altoparlanti, quindi il calcolo diventa il seguente:
Ne risulta un’escursione da oltre 50mm… e anche limitando la frequenza considerata a 200Hz, l’escursione risultante avrebbe comunque un valore di 25mm, impraticabile nella realtà. Considerando che il datasheet fornisce i valori di efficienza, pari a 85dB, e di massima potenza di picco applicabile, pari a 25W, passo a verificare quanto SPL a 2,5m si ottiene con due diffusori, sfruttando il massimo contributo ambientale possibile, pari a 6dB con posizionamento in angolo.
Ovviamente si arriva ad un massimo di 100dB, perciò l’impressione che Calabrese abbia misurato cose strane è in prima istanza confermata… 115dB a 2,5m emessi da due cassettine con woofer da 3,5”, non sono credibili e men che meno “ con un suono ancora accettabilmente pulito ”.
Se queste affermazioni le avesse scritte un’altra persona, ne avrebbero dette di tutti i colori, partendo da “tecnico misuratore incapace” per arrivare a “dichiarazioni false, per pubblicità fraudolente”. Siccome a scriverle è Calabrese, nessuno ha nulla da dire… e come al solito Marcello Croce e Gianpiero Majandi, si fanno avanti solo per sostenerlo, mai per correggere, o anche solo puntualizzare, quello che dice.
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