videohifi.com, anno 12 = 0
L'editoriale di Bebo Moroni
videohifi.com, anno 12 = 0
Con il fascicolo che pubblichiamo oggi, non soltanto celebriamo il 12° anno di vita di videohifi e del suo ormai leggendario Forum, ma anche il suo nuovo anno zero. Celebriamo dunque una rivoluzione appena avviata.
E’ vero, negli ultimi mesi siamo andati al rallentatore. Anzi, io per primo sono andato al rallentatore. C’era evidentemente da cambiare qualcosa in questa creatura e c’era da risolvere l’annoso problema della copertura dei costi: abbiamo sempre chiesto a voi, cari lettori, molti di voi ormai amici personali, volete la pubblicità? Volete pagare l’ingresso? Volete una sottoscrizione libera? Le risposte sono sempre state contraddittorie e variegate.
A un certo punto abbiamo provato a scegliere la strada della libera contribuzione. Ma devo dire, e lo devo sottolineare, che molti di voi non si sono dimostrati generosi, altri volevano fantasiose rendicontazioni di spesa per cifre molto modeste, alla fine l’incombenza, non poca, di videohifi.com e della sua struttura, che regge il peso di oltre 60.000 iscritti al Forum e di un paio di milioni di “visitatori unici” l’anno, è rimasta interamente sulle nostre povere spalle. Larghe sotto il punto di vista morale, strettine assai dal punto di vista finanziario.
Da domani tutto comincia a cambiare: cambierà il Forum, ma senza esagerare, cambierà, parecchio la rivista, che uscirà con costanza e con frequenti aggiornamenti, e potrà essere ottenuta “on demand” (fascicoli arretrati compresi) anche in versione stampata di pregio.
Da pochi giorni videohifi è passata, rimanendo di fatto nelle stesse mani, nella gestione di una casa editrice che si chiama (non per mia vanagloria, il nome è stato imposto dai miei soci) Bebo Moroni Editore, con sede a Torino.
Sì abbiamo costituito una casa editrice, a dimostrazione di quanto continuiamo a credere fermamente in questo progetto ed in altri progetti, alcuni già realizzati, altri che stanno arrivando. Sta per arrivare la nuova piattaforma web già nota come VHF Evolution e ora definitivamente battezzata K-Tribes, ma soprattutto abbiamo risolto, con grande leggerezza ideale, sapendo che stiamo facendo un’operazione non solo lecita, ma addirittura etica, il problema di come coprire i costi di questa rivista.
Non abbiamo detto, ottenere lauti profitti, ma perlomeno conseguire l'autonomia economico-finanziaria dell'Editrice e della Testata, nonché gli strumenti per crescere e sviluppare nuovi progetti, dopo una fatica che dura da, appunto dodici lunghi anni, fatti di giorni e di notti, per un sito che è operativo 24h su 365 giorni l’anno (366 nell’anno che è appena iniziato).
Riapriremo dunque, molto prossimamente, videohifishop.com, sito di vendite online che avevamo già usato per diffondere il marchio Catheram, ma che non poteva vivere di un solo marchio, ed apriremo showroom al pubblico. Perché non si può vendere in rete ciò che il pubblico non ha provato, ascoltato, visto e toccato. Torino ha già aperto, la showroom si trova in via Tiziano 34C, si accede dallo storico punto vendita consumer Gallo Domus da cui un ascensore interno porterà i visitatori nell'appartamento al primo piano dove si trova la show room VHF. Roma apre a metà aprile e poi sarà la volta del nord-est, il medio ponente e il sud. Le showroom non saranno solamente locali dimostrativi, ma anche e soprattutto, punti d’incontro per gli appassionati, sedi di iniziative, presentazioni, anteprime, conferenze, serate speciali etc., iniziative che stiamo preparando e che di volta in volta, con giusto anticipo, vi annunceremo.
Ma, si chiederà qualcuno, non c’è conflitto d’interesse in questo? E’ stato logicamente il primo problema che ci siamo posto e quello che ha preso più tempo in questo non breve stallo delle pubblicazioni. Alla fine la risposta è no, è no nella formula. Videohifishop e dunque le showroom, presenteranno solamente apparecchi scelti personalmente da noi della redazione in base alla qualità e alla disponibilità della partnership. Noi stiamo invitando i distributori e i costruttori che rispondono ai nostri (stretti) criteri di qualità e assistenza, a questo che è qualcosa di un po’ più complesso, ma anche meno freddo, di un franchising. Abbiamo dunque certe regole, abbiamo certi requisiti, ma siamo aperti alla collaborazione, come detto, di tutti. Saremo in concorrenza con i negozi? Non è davvero il nostro scopo, tanto che inviteremo anch'essi ad associarsi, aprendo spazi videohifishop. Certo bisogna seguire le nostre regole, come detto, sui prezzi, sull’usato, sulla scelta dei prodotti, sul sistema iperprotettivo di garanzie per il cliente.
Ma le nostre showroom principali, non saranno impostate come negozi, bensì come luoghi dell’anima che riprodurranno normali ambienti domestici. Quelli in cui gli apparecchi che offriamo, dovranno andare ad allietare le orecchie di chi deciderà di fornirsi presso videohifishop. Ci sono due elementi fondamentali. Il primo è che il sistema dell’editoria è completamente mutato con l’avvento della rete: la pubblicità non è che una piccolissima parte dei ricavi di un’azienda editoriale online, a meno che non si voglia morire cannibalizzati dalla pubblicità e non è detto neanche in questo caso. Il secondo è che questo settore, tanto ricco di marchi e apparecchi, ha bisogno di una seria svolta, sennò continueranno a moltiplicarsi marchi ed apparecchi e a scomparire i clienti degli stessi.
Questo è un mercato malato ma molto forte, che continua ad essere forte nonostante la crisi, ma che si è disperso in mille rivoli, che vanno ricondotti ragionevolmente a ragione.
Il resto lo scoprirete leggendoci e venendoci a trovare.