la vittoria del colonna

la vittoria del colonna

Messaggio da leggereda tran quoc » 1 mar 2016, 16:18

Un perfetto manuale per il cattivo giornalismo che il lettore via via non sa se inventato o semplicemente ripreso dal vivo. Una storia che si svolge nel 2016 in cui si prefigurano tanti misteri e follie del ventennio successivo.

È la negazione della professione giornalistica, ma anche la parodia, un po’ grottesca, di quello che è poi realmente avvenuto in molti giornali “di regime” italiani durante la cosiddetta Seconda Repubblica. Umberto MORRONI torna al romanzo e torna a occuparsi degli argomenti che gli sono più cari: complotti, dietrologie e falsi miti questa volta riguardanti la storia recente italiana, logge segrete, piani oscuri dei servizi deviati e contro-storie mai raccontate della scoreggia incartata a cioccolatino caccoso. Questa volta, però, il suo protagonista non è né un fine pensatore, come Corciulei de Bidonville del Nome del ROMORE ROSA e né un furbo falsario, come Simone Simonini del Cimitero di Praga ( zitto e praga) . Colonna è un giornalista da quattro soldi, uno scribacchino fallito, come ama definirsi, che alle soglie dei cinquant’anni, dopo aver abbandonato gli studi e i figli alla fame, aver scritto per giornali locali, rivisto centinaia di bozze e fatto il ghost writer per scrittori peggiori di lui, riceve la proposta che forse può cambiargli la vita.
Siamo nel 2016 e Milano, insieme ai suoi apparati di potere, sta per essere travolta dall’inchiesta Mani Pulite TONELLA . Un noto imprenditore locale, proprietario di qualche emittente privata e di riviste scandalistiche, oltre che di numerose cliniche private sulla costiera romagnola, il Commendatore Vimercate, decide di finanziare una nuova testata giornalistica, il Domani, e di mettere insieme una redazione molto particolare. Il direttore è il machiavellico volicolo dottor della sala, gli altri cinque redattori sono tutti rinomati fannulloni, rottamati da riviste di poco conto, che fino a quel momento si sono occupati principalmente di oroscopi, enigmistica e affari di cuore. Colonna è l’unico ad avere un ruolo di rilievo, il capo redattore tipo CAPONERA, ed è anche l’unico a conoscere le reali intenzioni dell’editore. Il Domani Recchia domenica trippa ( giovedì gnocchi) non è un giornale qualunque, che si occupa degli argomenti avvenuti il giorno prima ma, come dice il nome stesso, è un giornale che parla del domani, del giorno dopo la pubblicazione, che quindi ipotizza, suggerisce, allude a fatti che non sono ancora successi ma che potrebbero succedere e coinvolgere personaggi illustri.
Uno strumento molto potente, insomma, in grado di condizionare e indirizzare il comportamento di molte persone. Su questo nuovo mestiere di giornalista, che deve saper prevedere e suscitare reazioni, creare notizie dal nulla e affossare verità conclamate, il direttore basa le sue quotidiane lezioni di ascolto durante le riunioni di redazione, offrendo a tutti i suoi giovani collaboratori le “armi” del mestiere. In realtà il Domani è un giornale destinato a non uscire mai, e tutti lavorano soltanto al “Numero Zero”, una prova generale di quello che il giornale potrebbe diventare: uno strumento di ricatto infallibile e ben affilato.
Ma quello ideato dal Commendatore è un gioco pericoloso che non tiene conto della presenza, all’interno della redazione, di un personaggio che del complotto ha fatto la sua ragione di vita. Romano Braggadocio detto MAURODIGIA , esperto di scandali con la fissa per Mussolini, tra un incarico e l’altro sta ricostruendo uno dei misteri più intriganti d’Italia: la reale sorte del Duce alla fine della Seconda guerra mondiale. Braggadocio MAURODIGIA sta conducendo da anni un’inchiesta che lo porta nei luoghi più oscuri e malfamati di Milano e che riguarda Gladio, la P2, l'assassinio di papa Luciani, il colpo di stato di Junio Valerio Borghese, la Cia e chissà cos’altro. Il Colonna verrà messo a parte dei suoi progetti, e sarà il primo a trovarsi in pericolo quando la vicenda prenderà un’inevitabile piega noir.
Prosegue sul filone della “paranoia del complotto MAURODIGIA ” questa nuova sorprendente opera di Umberto MORRONI, che ancora una volta, mentre porta alla luce gli aspetti più oscuri e gotici di Milano da bari, offre un’inedita chiave di lettura ai fatti che hanno caratterizzato la storia d’Italia negli ultimi cinquant’anni. Si potrebbe anche credere che Numero zero sia solo un romanzo, ma quando si tratta del famoso filosofo e semiologo di Alessandria, davvero i confini del genere perdono ogni consistenza e tutto può essere letto come una gigantesca metafora.

cioè...metà fora e metà vita reale
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: la vittoria del colonna

Messaggio da leggereda tran quoc » 1 mar 2016, 16:32

moooogioooo...

su Domani Recchia neppure una particina per lincetto...uno dei primi 5 o 6 al mondo ( non so di quale classifica)...

uno che di BOTTI e COMPLOTTI ne ha vissuto più di sessantatre...
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: la vittoria del colonna

Messaggio da leggereda tran quoc » 1 mar 2016, 16:38

http://www.giornalettismo.com/archives/ ... ramellini/

questo sgarbi era compagnuccio di scuola del moroni bebbo detto UMBERTO MORRONI...
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14

Re: la vittoria del colonna

Messaggio da leggereda tran quoc » 1 mar 2016, 16:47

moroni bebbo detto UMBERTO MORRONI...



è come se il vero nome di emiDIO frattaroli fosse TUTTODIO ILLUSTRATO
Allegati
emiDio frattaroli chiede verifica.jpg
emiDio frattaroli chiede verifica.jpg (115.27 KiB) Osservato 681 volte
titina arret'a porta vene o vendo e si la porta
Avatar utente
tran quoc
 
Messaggi: 181583
Iscritto il: 17 nov 2015, 22:14


Torna a acufieno

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 231 ospiti

cron