Marco Lincetto
3 febbraio alle ore 15:39 ·
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...COMPRESSIONE? ...DINAMICA?
Non passa giorno, non passa nuovo lavoro, che sempre più non mi capiti di verificare quanto anche i professionisti della musica, per tacer degli appassionati, siano LONTANI ANNI LUCE dal comprendere veramente i concetti di "compressione" e "dinamica".
In questi giorni ho registrato un disco - non dirò per chi e di chi - di un solista strumentale. Fin dal'inizio il musicista mi ha indicato come obiettivo PRIORITARIO ed ASSOLUTO, il rispetto totale delle più piccole dinamiche della sua esecuzione, di ogni nuance, di ogni recondito crescendo e diminuendo. Cosa rara e per me bellissima... Ho dunque settato la ripresa con una doppia coppia di microfoni in configurazione stereo, una ambientale ed una di prossimità, vicino allo strumento.
In sede di editing e missaggio, poi, nel mio studio e con il mio ascolto costituito dalle Genelec 1037C + sub 7070 come control monitor, ci siamo trovati d'accordo, nell'ottica del massimo rispetto dinamico, di utilizzare SOLO la coppia stereo d'ambiente. Insomma, una vera e propria ripresa "audiofila". Ma non solo, in più di un punto il musicista mi ha chiesto di abbassare, con interventi di editing, una battuta qui ed una lì, per accentuare i pianissimi, che lui per qualche motivo aveva suonato troppo forte, om per marcare meglio i crescendo e i diminuendo. Il risultato finale è stato quello di un master superlativo, con 78db di dinamica reale e, mi pare, un DR24.
Bene. Il musicista torna a casa, ascolta con il suo impianto (integratino audioanalogue da 50watt e casse warfedale...) e mi telefona dicendo che il tutto suona piano... che per sentire deve alzare tantissimo il volume, che il suo strumento appare "lontano"...
Ah, Monsier De Lapalisse... la dinamica...
...Alla fine della fiera, ho dovuto rimixare usando entrambe le coppie microfoniche, riallineate in fase, addirittura tenendole a pari livello. E poi ho compresso il tutto con la mia linea di mastering analogica valvolare, introducendo circa 10 db di compressione complessiva (fra compressore e limiter), che sommata alla "compressione naturale" indotta dall'utilizzo di 4 microfoni anzichè due, ha portato ad un guadagno complessivo di circa 20db... Resta dunque sempre una ragguardevole dinamica complessiva di 58db... ma tutto il lavoro di editing fatto per espandere le dinamiche verso il basso e moltissimi "crescendo" e "diminuendo" naturali sono bellamente andati a farsi fottere...
Ora il musicista è felicissimo. E bene fa, perchè comunque il disco suona molto bene. Peccato che non è per nulla quello che lui fin dall'inizio mi aveva chiesto di ottenere.
Qual è la morale della favola?
1 - praticamente nessuno sa cosa sia la dinamica VERA;
2 - esiste una sistematica confusione fra il concetto di "dinamica" e quello di "presenza" del suono;
3 - la dinamica VERA è cosa per pochissime persone dotate di VERA sensibilità al suono e per pochissimi impianti in grado di gestirla.
E se questo è vero per la STRAGRANDE MAGGIORANZA di appassionati, è purtroppo ancor più vero per i PROFESSIONISTI del suono, per i musicisti in particolare.
SIC TRANSEAT GLORIA MUNDI.
e se ne avessimo sottostimato la capacità di fare i COLBOTTI ?
ha mandato poi a sganciare la bomba atomica?