Mi pare che la si stia complicando più del necessario, e sarebbe un peccato scoraggiare chi magari abbia la curiosità di cimentarsi: è evidete che seguire la sinfonica con la partitira davanti non è agevole, magari qualche concerto in prima battuta può risultare più digeribile, tuttavia con un pò di volontà si ...può fare, ove l'obiettivo magari sia semplicemente (e già non è poco in termini di fruizione più completa e profonda dell'opera!) identificare le diverse voci o linee melodiche, comprenderne la dinamica e l'agogica per come sono indicate (rapportandola all'interpretazione dell'esecutore o del direttore) e poi magari ... i fraseggi, le modulazioni.
E' un pò come al museo: un conto e stare di fornte ad un quadro apprezzandone il fascino per quello che trasmette, oppure (in più, non in alternativa!) essere supportato da qualcuno che aiuta ad interpretarne i tratti, o le tecniche da cui scaturiscono gli effetti che inconciamente più ci colpiscono, etc.
Seguire la partitura può essere molto stimolante in questo senso, e aiutare in qualche modo a "riscoprire" (meglio dire conoscere meglio) opere che magari abbiamo ascoltato decine di volte.
Ciò detto, concordo con il tuo pensiero e pare che sia tutto in linea con quanto già testimoniato anche da @Titian
mauro
intanto l'AGOGICA
e poi il violinista, il maestro dell'orchestra, con le pecette, l'upgrading, l'oversizing, i condensatori gnani, i filtri, il DRC, il CCI...
...inzomma...un interscambio