Re: Dinosauri. Per chi se la fosse persa.
Messaggio da lucaesse » domenica 31 maggio 2020, 21:21
Ciao Giu-no,
per quanto capisca il tuo primo post, mi accodo a quanti sono in disaccordo.
Di solito per giustificare le follie del merato audio si ricorre a due cose: si fa il paragone con un mercato di beni di lusso oppure si afferma la libertà del consumatore di farsi ****l*r* a suo piacimento dal calabrese; di solito commentando che se il soldo gira, va bene così. Opzioni entrambe sbagliate.
Anche nella moda succede che... Il capo di moda è carissimo rispetto al medesimo imitato, ma vale quello che costa. Se di vera alta moda il "progetto" del capo (che si spalma su pochissimi esemplari, se non su uno soltanto) ha un costo altissimo, la fattura e i materiali sono comunque economicamente impegnativi, infine pagate la griffe. Se è un prodotto di un marchio prestigioso ma di larga produzione i costi di ideazione e concreta realizzazione si abbassano fortissimamente, ma il capo è costoso perché state comperando il prestigio attribuito al possesso di quell'oggetto. Pensaci, a volte un marchio costa caro in virtù degli investimenti pubblicitari e lo si compera non nonostante ciò, ma proprio per quello. L'utente non è interessato perché convinto dalla pubblicità di essere "migliore" indossandolo, ma perché pensa che la pubblicità ha convinto gli altri di ciò. Magari non pensa di stare meglio con la polo firmata XX rispetto a quella di marca sconosciuta ZZ, ma si aspetta che gli altri avranno di lui una immagine migliore. Non è un potere da poco per una semplice maglietta, vuoi non pagarlo? Chiaro che anche nella moda ci può essere la sola; spesso non dura.
Può sembrare un discorso bacato, ma l'abbigliamento (e gli accessori) non serve solo a non girare biotti e non aver freddo, lo usiamo per comunicare. I cavi delle stereo dovrebbero servire ad ascoltare musica, vogliamo usarli come status-simbol? Qui si che il meccanismo è malato: provate a rimorchiare grazie i cavi pitonati, poi vediamo se avete investito bene i vostri soldi!
I giovani ascoltano con il cell e la cuffia (griffata!) gli frega zero dello "stereo". Ti do ragione, non sempre ma per moltissimi la musica si ascolta così. Se non in cuffia, allora è cassettina compatta o soundbar . Ho un sacco di colleghi giovani, sarebbero capaci di dire che suonano bene le casse ikea!
Però quando ero ragazzino io lo stereo era un desiderio secondo solo al motorino. Amici più grandi e fratelli maggiori avevano l'impiantino, magari un modesto coordinato jappo, e presto capivi che ascoltare musica con la radio della mamma non era concepibile. Avere un bell'impianto faceva figo (status-symbol?) ma soprattutto faceva sentire bene la musica, e la casa dei fortunati diventava quasi un punto di ritrovo.
Adesso che prodotti hanno a disposizione? Un 3d in cui si chiedeva di comporre un impiato di costo abbordabile ha messo in imbarazzo un po' tutti: non si sa che pesci prendere per mancanza di apparecchi. Tutti a pescare nel pro, ma senza cognizione li si fanno pasticci. Non è roba per ingolosire degli esordienti, è per frequentatori di ForumLibero.
Quindi colpa dei giovani o dei produttori? Tra i marchi consumer che hanno puntato sui prodotti più poveri possibili e i marchi audio-fighi intenti mungere gli appassionati con ogni sorta di corbelleria calabrese, secondo me qualche colpevole lo si trova. Se Jurop fa ascoltare un vero impianto (beh, un po' di più) a dei giovani quelli smettono di accontentarsi; non è un'eccezione, è normale.
Il Grundighista. Da non credere che esista! Non che ci sia nulla di male ad appassionarsi alla storia di un'azienda, men che meno a valorizzarne i meriti. Ma farne una para-religione? Come si fa a non ridere? Molti prodotti del passato sono interessanti oggi, vero. Che ci facciamo? Due cose: li studiamo, per capirli e magari andare oltre; ci chiediamo perché a volte dei vecchietti non sfigurano contro i loro discendenti, cosa avrà fermato il progresso? Ma inventarsi baggianate pseudo-tecniche per giustificare le proprie perversioni calabresiastiche no. O meglio, fate pure, ma se provate a raccontarle in giro è giusto che vi invitino a non dire ++zz++e. Si sa mai che siano ++zz++e contagiose!
Infine il mercato. Ma se la tal **ga** si vende vuol dire che va bene così, che il cliente è soddisfatto. NO! Se si vendessero cavi che fanno i cavi ad un TOT e cavi che fanno ugualmente i cavi, ma anche arredamento a 10TOT, nulla da eccepire. Ma se per vendere a 10TOT si propagandano fandonie e si fa credere che con il cavo da 1TOT non ci puoi sentire manco il giornale radio, il sistema va in vacca. Si chiama spennare la gallina oggi devastando il pollaio domani. Se gli audiofili stanno a questo gioco del bandito calabrese , chi si stupisce se il bacino di utenti è sempre più in secca??!?? Quando uno si fissa con l'estetica da sceicco spende i suoi soldi. Male secondo me, ma a lui che gli frega e io non posso eccepire. Ma quando le cromature sostituiscono i contenuti tecnici a tromba o, peggio, si attribuiscono valenze soniche (inesistenti!) ad orpelli puramenti estetici ecco che inizia la spennatura e la conseguente fuga degli utenti raziocinanti!
come me col palo nel culo
Non dico che l'estetica degli apparecchi debba essere dimenticata e magari giochini come il cambio delle punte/piedini incuriosiscono (ma stufano rapidamente). Però la passione per l'audio nasce dalla musica e dal fascino della tecnologia dell'ometto del lago. Tecnologia con della sostanza, frutto di cultura e ingegno del calabrese criptato, mica i cavi esotici. Ma soprattutto dalla musica: se l'impianto non ti fa venire voglia di goderti i dischi e non le differenze tra lo stand A e quello B, si sgretola tutto.
Buona serata
Luca ( il cognome non lo metto per rispetto al mestiere di mamma ( tariffe agevoli) e alle corna di papà
http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... 6f#p148779
è la più brillante mente da molto tempo in quà
ogni rigo è un editoriale!