suite per violoncello di bach

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suite per violoncello di bach

Messaggio da leggereda audiomagika » 10 ago 2010, 17:39

Ormai di suite ce n'ho davvero tante... ieri ho trovato il cofanetto Archiv di Pierre Fournier in lp, ce l'avevo solo in cd...
Devo dire che sono bellissime! Fournier è perfetto, secondo solo all'inarrivabile Starker che per me rimane un alieno!
Il disco nero come prevedibile, è l'unico mezzo in grado di far cogliere i significati infatti con il cd questo lavoro non mi aveva mai detto alcunchè.
Nel cd sapete cosa manca? Il suono. Non c'è strutture, manca lo spazio, e i diffusori... sono stereo.
Il doppio lp al confronto è fantascienza.
Ci sono i colori, gli appoggi sono diversi e anche il senso di rilassatezza pare suggerire tempi diversi dal cd.
Sembrano quasi di due registrazioni diverse, riprese in luoghi diversi e con diverso intento e invece provengono dallo stesso master... questo avvalora quanto dicevamo con Russo qualche giorno fa al telefono fa circa la completa inconsapevolezza di quello che viene riversato in digitale, quali passaggi compie e quanto e come questi possono essere dannosi proprio sul versante significato.

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Re: suite per violoncello di bach

Messaggio da leggereda baby rattle » 10 ago 2010, 18:40

se si vuole sperimentare il digitale, cosa che abbiamo iniziato con dr paolo, occorre masterizzare in proprio, controllando l'intero processo mediante condizioni al contorno in grado di eliminare numerosi e accecanti errori sistematici, masterizzare in proprio un contenuto analogico a sua volta noto attraverso l'eliminazione etc. etc.

E' una posizione metodologica imprescindibile e che naturalmente svela le condizioni di approssimazione in cui si svolge qualsivoglia attività relativa ai suoni musicali.

Ogni macchina messa a punto a partire da suono digitale mostra una deformazione di rappresentazione dello spazio, della sonorità, delle strutture armoniche e dei colori musicali davvero straniante.

Il suono musicale delle suite eseguite da Fournier è servito nel tempo alla osservazione fenomenologica ed alla stessa definizione delle categorie di osservazione del più alto ed intricato livello; l'artista è infine sublime.
.

Raphaèl maì amècche zabì almi
vede signor norico nordata, il problema è questo: se io le fornisco le spiegazioni, Lei le capisce?
se comprimi l'aria ti sei pippato l'onda
ad ogni scheggiatura del suono, ad ogni spigolo dell'onda corrisponde una fitta al cervello!
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Re: suite per violoncello di bach

Messaggio da leggereda audiomagika » 10 ago 2010, 20:15

La cosa raccapricciante è un giudizio di valore basato sul digitale... E non parlo solo dei recensori di dischi, parlo di chi davvero studia!
Immagino tutti i ragazzi (del momdo) che studiano un qualsiasi strumento al conservatorio ai quali è negata qualsiasi conoscenza! Come fanno a capire chi fosse mai un autore qualsiasi? Cosa ha detto?
Mi ricorda la storia di un celebre palazzo fiorentino (palazzo Strozzi, nell'omonima piazza) il quale è stato incatenato dalle impalcature, per i restauri, per oltre 20 anni. Generazioni di fiorentini non avevano mai visto quel palazzo, nemmeno da chi come me studiava d'arte. Aberrante e sconvolgente.
Separazione tra musica e riprodotto, pazzesco!

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Re: suite per violoncello di bach

Messaggio da leggereda baby rattle » 11 ago 2010, 7:40

audiomagika ha scritto:La cosa raccapricciante è un giudizio di valore basato sul digitale... E non parlo solo dei recensori di dischi, parlo di chi davvero studia!
Immagino tutti i ragazzi (del momdo) che studiano un qualsiasi strumento al conservatorio ai quali è negata qualsiasi conoscenza! Come fanno a capire chi fosse mai un autore qualsiasi? Cosa ha detto?
Mi ricorda la storia di un celebre palazzo fiorentino (palazzo Strozzi, nell'omonima piazza) il quale è stato incatenato dalle impalcature, per i restauri, per oltre 20 anni. Generazioni di fiorentini non avevano mai visto quel palazzo, nemmeno da chi come me studiava d'arte. Aberrante e sconvolgente.
Separazione tra musica e riprodotto, pazzesco!

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La questione si estende molto oltre il digitale, i luoghi per produrre musica sono stati devastati sia quanto ad architettura acustica attraverso i rifacimenti ammodernanti che dal versante della congruenza esecutivata, oggi va eseguito tutto in chiesa così si miscela tutto ed è tutto bello, rompendo e rendendo ormai incomprensibile l'unità tra scrittura, esecuzione, strumenti e luoghi.

E' sparito o trasformato in riderelleria una intero mondo sonoro di strumenti soli quali la chitarra classica, il clavicembalo, il flauto e tutti quegli strumenti che non hanno abbastanza volume per ambienti da migliaia di persone; anche la voce sola non trova più occasioni mentre le corali annaspano nei riverberi lunghi e resta impossibile la esecuzione di musica articolata e molto variata nelle emissioni di voce.

I nuovi auditorium sono una delle follie del tecnicismo e del consumismo musicaiolo, sale da quasi 3.000 posti con il conseguente obbligo di dover amplificare e chissà cosa altro fino alla ipotizzata modifica dei tempi di riverbero con ampli a valvole.

La "modernità" ha portato la fruizione della musica ad alto-altissimo volume sonoro per migliaia, decine di migliaia di persone, il pestaggio cicognano dei tasti da parte del pogorelich è il paradigma dell'escuzione con sparo, va tutto bene ma non la chiamassero musica e suono musicale.

Quando ci ridaranno l'ambulante in strada con la fisarmonica?
.

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Re: suite per violoncello di bach

Messaggio da leggereda sazo » 11 ago 2010, 14:11

Sono stato a Londra poco tempo fa e vicino a Covent Garden(lì se ne trovano spesso di Artisti che suonano per strada) c'era un terzetto mandolino chitarra basso da far paura a tutte le cicogne ai Pogorelich e a tutti i microfonari falsari di musica di professione.Inutile descrivervi la bellezza dell'esecuzione sia di alcuni passi di Bach che di folk britannico......siamo rimasti incantati..
Sante.

P.S. in completo OT,spero mi perdoniate,volevo ricordare che esattamente un anno fa si sentivano i primi vagiti del Rotomoss in primis e tutte le accortezze con il feltro poi,in quel di casa mia,e tale è ancora la sorpresa di codesto potente strumento per la riproduzione dei suoni che a tutt'oggi non sono riuscito a carpirne tutte le potenzialità.Un ricordo va naturalmete anche ai bei giorni passati in compagnia delle rispettive famiglie.
Ciao e buon Ferragosto a tutti,Sante.
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