Grazie!
Un caloroso saluto a te spirito amico della primissima ora!
La nostra è una bau bau haus, è stereo!
audiomagika ha scritto:Hanno anche trovato "segni" che hanno cambiato il modo di abitare uno spazio o di concepire un arredo urbano, qualcuno è stato portavoce non solo di un movimento architettonico in senso stretto, ma di onde culturali che si ripercuotono nei nostri oggetti di uso quotidiano ancora oggi, il funzionalismo è una di queste. L'uso dei materiali (vetro, mattoni e cemento nel caso proprio della bauhaus), degli inserimenti strutturali dentro ad esempio spazi naturali, il colore o il suo annullamento sono tutti segni dei quali Walter Gropius si fa sentire in quasi tutti gli oggetti dei quali siamo circondati o su alcune installazioni che ancora oggi si cerca (mai a quel livello) di realizzare.
Non possiamo paragonare Gropius a Piano perchè entrambi architetti. Uno è pensiero e forma, l'altro come tu giustamente dici è mercato.
ale
audiomagika ha scritto:In senso molto largo potreste pure aver ragione, scempi ne sono stati fatti tanti in campo architettonico, pensiamo allo Zen... doveva essere un momento di rivoluzione non solo formale e culturale ma diventare un esempio di spazio abitativo moderno e abbiamo visto tutti cosa è successo; mi vengono in mente le periferie di Roma o Milano organizzate appunto in loculi dove lo spazio abitativo è diventato dormitorio.
Le grandi città d'arte poi sono sempre sedi universatarie e, tra studenti, turisti, abitanti non censiti in generale, queste città sono fruite da un numero di persone enormemente maggiore rispetto alle proprie strutture urbane... pensate per esempio ai disagi inerenti semplicemente lo smaltimento dei rifiuti per una città di 600mila persone (Firenze) che viene abitata costantemente da quasi 800mila individui che producono monnezza.
Gli asfalti, il traffico dentro strutture medioevali o rinascimentali, i sottopassi, le tramvie...insomma ci siamo capiti...
Altra cosa però signori è parlare di Gropius o del funzionalismo.
Se volete scontorniamo il personaggio, ne facciamo esempio, e parliamo di quello che è stato e di quello che rappresenta tutt'oggi a livello di linguaggio e di didattica.
ale
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