Papero ha scritto:Possiamo approfondire l' argomento feltri?
Ho notato che solitamente non sono quasi mai trattate le pareti ed il soffitto
I feltri, conformati a totem variamente modellati, sono disposti soprattutto dietro e ai lati dei diffusori ed in zona d' ascolto
In base alla sperimentazione fatta quindi sembrerebbe che trattare le pareti sia superfluo, sbaglio?
Papero ha scritto:Possiamo approfondire l' argomento feltri?
Ho notato che solitamente non sono quasi mai trattate le pareti ed il soffitto
I feltri, conformati a totem variamente modellati, sono disposti soprattutto dietro e ai lati dei diffusori ed in zona d' ascolto
In base alla sperimentazione fatta quindi sembrerebbe che trattare le pareti sia superfluo, sbaglio?
sponsor ha scritto:Papero ha scritto:Possiamo approfondire l' argomento feltri?
Ho notato che solitamente non sono quasi mai trattate le pareti ed il soffitto
I feltri, conformati a totem variamente modellati, sono disposti soprattutto dietro e ai lati dei diffusori ed in zona d' ascolto
In base alla sperimentazione fatta quindi sembrerebbe che trattare le pareti sia superfluo, sbaglio?
Dalla sequenza emessa in ambiente il cervello tenta di ricostruire lo spazio sonoro di ripresa originario. Per farlo lo "mappa" su una porzione di spazio fisico della stanza di ascolto, quella dove si ricrea l'immagine sonora degli strumenti e non desidera avere in quello spazio elementi sonori distorsivi. Per questo occorre che quello spazio sia riempito di feltro: il feltro crea un "buco" di risonanze ambientali dove può riaffiorare (sempre e solo come rapresentazione mentale) lo spazio di ripresa originario.
Pareti e soffitto a mio avviso NON vanno trattate, perchè tale trattamento può procurare un effetto di estraneità rispetto al luogo fisico di riproduzione. Ricordiamo sempre che i famosi "due eventi" (spazio sonoro di ripresa e spazio sonoro di riproduzione) esistono contemporanemante (a livello percettivo, perchè dal punto di vista fisico esiste un solo campo sonoro), devono essere esperiti e riconosciuti entrambi e resi massimamente non interferenti (sempre a livello percettivo). Il trattamento di pareti e soffitto rende percettivamente non riconoscibile, alieno, lo spazio sonoro di riproduzione e quindi crea un effetto di estraneità acustica (non saprei come meglio definirlo).
lucmarti ha scritto:Non mi e' chiaro perche’ il feltro nella porzione di spazio attualmente trattato crea un buco di risonanze che favorisce la ricostruzione dello spazio sonoro di ripresa originale mentre se inserito nel soffitto o nelle pareti crea un effetto di estraneita’ acustica. Se e’ vero che il cervello recepisce con gli organi di senso gli stimoli esterni e li elabora con il sistema cognitivo il punto chiave su cui possiamo intervenire dovrebbe essere quello di far arrivare al cervello un segnale intelligibile e non mascherato. Qualsiasi elemento che riduce il mascheramento dovrebbe favorire la ricostruzione dello spazio sonoro. Corretto?
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