matarazzo a MOL

solo chicche

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Messaggio da leggereda tran quoc » 4 nov 2023, 8:53

nel mentre la costituzione si fa più robbusta e garbatella risaliamo il fiume fino alla sorgente delle scaturigini

ci vedo un principino per un premierato scimmiesco
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Re: matarazzo a MOL

Messaggio da leggereda tran quoc » 4 nov 2023, 8:56

Re: Dcac: sorprendente ........................
da F.Calabrese » 10/01/2011, 0:35

marcoHIFI ha scritto:ciao Fabrizio, mi dispiace che non ci sia una tua comunicazione diretta con Matarazzo però credo che nessuno si deve sentire obbligato a partecipare per una serie di motivi personali non sindacabili a questo piuttosto che ad altro Forum per cui mi prendo la briga di riportare una sua risposta.

eccola

La caratteristica allettante del DCAC è costituita dal fatto che la frequenza di accordo bassa e la frequenza a -3 dB sono distanziate di una ottava. Ciò significa, più o meno, che per scendere a 40 Hz l'accordo più basso, quello esterno, è fatto ad 80 Hz. A differenza del bass reflex e viceversa come per il carico simmetrico, ci troviamo in un'area di relativa calma dal punto di vista della velocità della membrana, che si traduce, ove si scelga un diametro adeguato, in un ridotto rischio di turbolenze. Aggiungi che il software da me creato calcola la velocità del pistone (quante sorprese rispetto alla formula empirica di Small!) e da questa il diametro minimo per essere sempre al di sotto dell'otto per cento della velocità del suono. Sperimentazioni accurate sulla distorsione non armonica (soffio) e sulla compressione (turbolenza) mi mettono tranquillo da questo punto di vista. Il resto.....sono chiacchiere, come al solito...


Mi sa tanto che si tratta di un amabile scherzo...


Qui infatti si confonde il diametro della membrana del woofer con i rischio di turbolenze nei condotti...

E si insiste quando si dice che calcola la velocità "del pistone" per tenersi al di sotto dell'otto per cento della velocità del suono...

Toglietemi una curiosità... ma le leggete queste affermazioni...???

o le prendete per buone come ogni baggianata nelle recensioni...???

Saluti
F.C.

P.S.: Ho atteso per vedere se alcuno notava l'incongruenza... Nessuno... Complimenti !!! (avete vinto un D-CAC)

P.P.S.: @ Michele: vedi Villa Medici...
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Re: matarazzo a MOL

Messaggio da leggereda tran quoc » 4 nov 2023, 8:58

Sperimentazioni accurate sulla distorsione non armonica (soffio) e sulla compressione (turbolenza) mi mettono tranquillo da questo punto di vista. Il resto.....sono chiacchiere, come al solito...
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Re: matarazzo a MOL

Messaggio da leggereda tran quoc » 4 nov 2023, 9:06

giampy June 2006 SUBBITO DOPO IL BIG BANG del giorno 12
Posts: 448Industry
quote:
( ma dovresti rispondere anche agli iscritti al forum, è una questione di rispetto nei loro confronti).....

Ti ricordo che è scoppiata la prima guerra mondiale contro l'ignoranza della scienza della riproduzione dei suoni!
Io non mi rassegno, I INSIST!
Rassegnati tu!
Io ho appena realizzato un diffusore in cui l'unica cosa che si muove è la membrana dell'altoparlante ovvero ha una rigidezza dinamica infinita in banda di lavoro ovvero corrisponde al limite teorico della rigidazza strutturale............quelli che devono rassegnarsi sono gli altri........comincia tu che sai (forse) di cosa parlo!
moss


A Lorè che sia proprio tu a parlare di rispetto mi riesce difficile crederlo. Hai progettato un diffusore al limite teorico di rigidezza dinamica? Si muovono solo le membrane? E come si muovono che conta in PRIMA BATTUTA, il resto viene dopo, molto dopo. E per sapere come si muovono devi seguire le stesse leggi che seguo io. Se il parametro più importante è quello della rigidità magari vedremo questo diffusore (TRE MILIONI DI EURO?) ( era il primo abbozzo di prezzo ) sulle pagine di tutti i giornali ad alta fedeltà del mondo. Ti dovrai attrezzare per la costruzione in serie, con stuoli di appassionati fuori la porta: da Bil Gates al Silvio nazionale, qualche calciatore... Ovviamente sono sicuro che B&W o Focal o Quad o Magneplanar staranno lì a mordersi le mani.
quello che si mordeva la mani era il caccoso con le elettostatiche non direttive, che muovono più aria con meno energia ) ( cioè...ma esso non leggeva)
Bastava guardare al lato non invariante della musica! Ma poi me lo spieghi che cavolo vuole dire? Sei capace a spiegarti a parole tue? Paolo Nuti lo vedo molto spesso, ma non ne abbiamo mai parlato, evidentemente non ra ritiene la panacea. Cavolo io e Paolo siamo amici, mi avrebbe sicuramente messo al corrente di una cosa così importante.
Vuol dire che appena lo trovo mi faccio spiegare 'sta specie di quarto segreto di Fatima e così magari scopro di chiamare la stessa cosa in un altro modo. Vuoi vedere che ci scappa una misura nuova. Non vorrei però levarti meriti. E dimmi, ma poi il lato non invariante rimane tale anche quando superi gli 80 decibel di pressione media o fa le bizze e satura il tuo ambiente? Beato te!
Intanto i diffusori normali in ambienti normali con buone registrazioni come quelle di Velut Luna continuano ad andare bene. Alla faccia della non invarianza. Io vado a cena. E' scoppiata la guerra mondiale? Tu contro il resto del mondo? Bene, vai! Cerca di avere cura della tua persona! Ma non scocciare gli altri.

GPM
G.P.M.


a lorè...

qualcuno si chiederà: chi cazzo se l'è mai inculato?
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Re: matarazzo a MOL

Messaggio da leggereda tran quoc » 4 nov 2023, 9:11

nessuno vuole credere che io sono commosso?


c'è altro...quando esso dice quali sono le cose importanti...
vibrometri, accellerometri, pannelli....

non ce la faccio !

METTO I PESCI
e

nessun TESTADICAZZO SABBATINI o AVVOCATO ( sia pure DESTOCAZZO) chiede se stostronzo, ora AL SERVIZIO del frattaroli, cià il labboratorio certificato e autorizzato

come pure ha operato per la reviù

AD AVELLINO
in quella topaia

sotto la sorveglianza del montanucci e facendo SPALLETTA al benedetti e al majandi
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Re: matarazzo a MOL

Messaggio da leggereda tran quoc » 4 nov 2023, 9:18

c'è di più:
come fa una bilancia uguaglio di giustizia a pendere?

ORA COME ORA
OGGI COME OGGI


si sparano in faccia un po' in tutto il mondo....
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Re: matarazzo a MOL

Messaggio da leggereda tran quoc » 4 nov 2023, 9:20

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Re: matarazzo a MOL

Messaggio da leggereda tran quoc » 4 nov 2023, 9:25

in omaggio a teobaldo che ha abbracciato LALLO del lago


Giusplus
Magia

DI RENATO GIUSSANI
Perché certe volte la sensazione di "presenza fisica" delle casse è piacevolmente ridotta
Ad esempio: se sono buone planari elettrostatiche/isodinamiche, omnidirezionali, a dipolo, direct/reflecting, molto piccole free-standing... O "Delta 4 style".
Abstract
Durante l'ascolto di musica con una coppia di buone casse hi-fi elettrostatiche, isodinamiche, a dipolo,con testa medio-alti separata e sovrapposta, omnidirezionali, direct/reflecting oppure minicasse free-standing... L'ascoltatore può facilmente provare la sensazione di ascoltare stando di fronte al palcoscenico reale, dimenticando la presenza fisica delle casse, in misura molto maggiore rispetto a qualsiasi altra situazione che preveda sistemi di altoparlanti caratterizzati da pannelli anteriori rigidi di grandi dimensioni, ovvero larghi molto più di 20 cm (fra l'altro, questo fatto può spiegare abbastanza facilmente il successo avuto negli ultimi anni in tutto il mondo da una gran quantità di ottimi minidiffusori, per i quali la installazione prevalente è su un supporto alto circa 1 metro e ben lontani dalle pareti dell'ambiente d'ascolto). Le motivazioni di tale risultato sono in alcuni casi anche di ordine psicoacustico (dipendenti anche dall'aspetto esterno dei diffusori in oggetto), ma in massima parte dipendono da specifiche caratteristiche acustiche oggettive, legate ad alcune modalità di emissione di tali sistemi, pur apparentemente molto diversi. Nella trattazione che segue vengono esaminati quattro aspetti principali della emissione, che vengono messi in relazione con le caratteristiche di funzionamento dei sistemi elencati, mettendo in luce che praticamente solo i minidiffusori sono in grado di offrire (per quanto concerne la parte più importante dello spettro acustico) la migliore e più realistica "phantom scene" possibile. Anche se, è importante sottolineare che stiamo parlando di fattori "del second'ordine", rispetto ad altri che costituiscono la base qualitativa sulla quale costruire tali affinamenti. E tale "base" è comunque costituita da una capacità dinamica sufficiente, una distorsione contenuta anche ai bassi livelli di ascolto e, soprattutto, una risposta in frequenza (rilevabile su tutta l'area di più probabile ascolto, il che chiama in causa anche la dispersione, sia orizzontale che verticale) corretta, ovvero tale da estrinsecarsi (come oramai universalmente acclarato) in un andamento in ambiente molto simile a quello proposto come ottimale negli anni '70 da Henning Møller della B&K. Per poter fruire della caratteristica della capacità dei migliori minidiffusori di "rendersi "invisibili", senza dover rinunciare alla estensione della gamma bassa, alla dinamica massima del programma riprodotto e ad una possibile percezione di una piacevole e a volte realistica "phantom vertical dimension" della scena acustica (garantita ad esempio da certe elettrostatiche e/o isodinamiche a forte sviluppo verticale), si propone come soluzione migliore la struttura tipica dei sistemi tipo Delta 4, caratterizzati da una zona di emissione delle frequenze medio-alte con dimensioni particolarmente ridotte, accompagnata da un woofer (non "sub") a pavimento in grado di completare il messaggio acustico senza "sporcarlo". Tale struttura conferisce alla scena acustica anche una dimensione verticale percepita come naturale e credibile.
Come abbiamo scritto anche su diverse pagine del sito Giussani Research: "...Scena acustica - Soundstage :
Tutto lo "spazio acustico" che si trova intorno all'ascoltatore, principalmente davanti a lui. Tutto il volume percepito come occupato da sorgenti acustiche reali, virtuali (ad esempio sorgenti riflesse) e fantasma (che esistono solo nella testa di chi ascolta, come ad esempio l'immagine centrale che si ottiene in un sistema stereofonico alimentato con un segnale monofonico, come pure la percezione di sorgenti "inesistenti" ricreate da complessi fenomeni psicoacustici).
- Durante l'ascolto dal vivo: Le sorgenti "prevalenti" sono quelle reali. - Durante l'ascolto di un sistema stereofonico o Dolby Surround: Le sorgenti "prevalenti",
nei migliori sistemi hifi, sono le virtuali e le fantasma..."
Da ciò deriva che, se vogliamo "non sentire" la presenza degli altoparlanti e delle casse su cui sono montati, bensì avere la sensazione che ad emettere i suoni che sentiamo siano le stesse sorgenti reali la cui emissione è stata catturata dai microfoni, dovremo curare che, durante la emissione dei segnali acustici:
A) Non siano presenti fenomeni di diffrazione ai bordi del pannello frontale se non in misura minima. L'esperienza pluriennale di accurati ascolti Hi-Fi ci dice che quando il pannello frontale di una cassa non planare raggiunge o (a maggior ragione) supera i 30 cm di larghezza e non implementa accorgimenti atti a minimizzare la diffrazione ai bordi, la sensazione della sua presenza come reale sorgente emittente ciò che stiamo ascoltando si fa importante. Viceversa, con un pannello anteriore di larghezza prossima ai 20 cm o (a maggior ragione) inferiore, la sensazione della sua presenza tende a sparire comunque.
B) La emissione verso la parete posteriore alle casse avvenga "abbastanza liberamente" quantomeno per tutta la banda di frequenze dai 1000 Hz in giù (molto importanti per la creazione dell'atteso campo riverberato). Condizione congruente con quella del punto A.
C) I segnali riflessi dalla parete di fondo che si trova posteriormente alle casse possano raggiungere l'ascoltatore senza incontrare ostacoli acusticamente importanti lungo il loro cammino. Tantomeno le casse stesse. Condizione congruente con quelle dei punti A e B.
D) I segnali emessi dalle casse verso la parete posteriore siano in fase con la emissione frontale. Nel caso di riproduzione (ricostruzione virtuale) di sorgenti registrate in campo-vicino o comunque a distanza ravvicinata, presenti nella maggioranza delle migliori registrazioni (come una voce solista ad esempio), questa condizione si riferisce al fatto che quasi tutti gli strumenti musicali e le sorgenti acustiche reali la cui presenza virtuale deve essere ricostruita emettono tutto all'intorno onde acustiche in fase fra loro. Nel caso di ricostruzione di sistemi acustici più complessi, e/o registrati a grande distanza, si deve tener conto del fatto che i diffusori devono essere in grado di ricreare un campo riverberato e di prime riflessioni simile a quello atteso da chi ha effettuato ed ottimizzato le registrazioni. E con una emissione posteriore in controfase ciò non può avvenire.
- Se ascoltiamo casse di grandi dimensioni che non adottino accorgimenti particolari e siano dotate di un pannello frontale abbastanza ampio, ci troveremo purtroppo a non poter considerare soddisfatto praticamente nessuno dei quattro punti A, B, C, D, anche se quello B lo sarà almeno in parte, in misura dipendente dalle dimensioni del pannello.
- Nel caso delle migliori casse planari elettrostatiche e/o isodinamiche siamo in presenza di sistemi in grado di soddisfare quasi sempre molto bene i punti B e C, e qualche volta anche A (grazie alla emissione a dipolo di un fronte d'onda "piano" che non dovrebbe propagarsi se non in piccola parte lateralmente), ma certamente non il punto D.
- Un'altra tipologia di casse che sembrerebbero poter soddisfare molti dei punti appena visti sono alcune di quelle appartenenti alla categoria delle "omnidirezionali". Tutte le omnidirezionali, soddisfano abbastanza bene i punti A, C e D, mentre, per quanto riguarda il punto B, "esagerano un po'". Esse emettono verso la parete posteriore, e non solo, tutta la gamma audio e tutta allo stesso livello e con il medesimo
spettro. E' facile verificare che questa condizione non rispetta affatto le necessità richieste da quanto descritto qui: Stereofonia e Percezione e in particolare ciò che si può desumere da questo brano: "...... per trasportare l'intero fronte di emissione del suono di un'orchestra in corrispondenza degli altoparlanti che lo emetteranno, si dovrebbe prelevare il suono in corrispondenza di una finestra ideale tracciata di fronte alla posizione di ascolto di cui si vogliono simulare le sensazioni, alla stessa distanza che separerà gli altoparlanti dall'ascoltatore durante la riproduzione..." "...In ogni caso, la stereofonia si basa sull'ipotesi che ricostruire parzialmente il solo fronte d'onda anteriore possa essere sufficiente e noi, almeno per ora e visti anche gli insuccessi della quadrifonia, cercheremo di non essere più esigenti...". Ovvero hanno un rapporto di emissione Anteriore/Posteriore non congruente affatto con quanto viene presupposto dalle tecniche di registrazione universalmente adottate.
- Le casse a dipolo, in relazione alla loro struttura e dimensioni, potrebbero soddisfare comunque solo i punti A, B e C.
- Le casse Direct/Reflecting, in relazione alla loro struttura e dimensioni, potrebbero soddisfare anche tutti e quattro i punti A, B, C e D, ma soffrono in misura ancora maggiore rispetto alle omnidirezionali il fatto che non si comportano in modo congruente con le necessità richieste da quanto descritto qui: Stereofonia e Percezione. Ovvero hanno un rapporto di emissione Anteriore/Posteriore non congruente affatto con quanto viene presupposto dalle tecniche di registrazione universalmente adottate.
- I punti A, B, C e D sono tutti soddisfatti solo quando si utilizzano casse acustiche di piccolissime dimensioni installate lontano dalle pareti. Il che spiega in gran parte il successo che hanno avuto negli ultimi anni questo tipo di sistemi. Un altro motivo del successo delle piccole casse risiede certamente nel loro piccolo ingombro, ma questa non sarebbe ragione sufficiente a giustificare i commenti entusiastici di ascoltatori esperti che mettono in particolare risalto la capacità delle minicasse di "sparire acusticamente alla vista" lasciando il posto alla scena acustica originale.
Peraltro le piccole casse non sono in grado di emettere consistenti e realistici livelli di pressione alle basse frequenze e l'uso di abbinare loro sistemi subwoofer non sembra essere esente da importanti difetti di coerenza di emissione e di naturale sensazione d'ascolto.
La conclusione è che l'unica tipologia di casse in grado di soddisfare tutti e quattro i punti elencati, mantenendo al contempo una coerenza di emissione, una estensione della risposta ed una capacità dinamica più che soddisfacenti, sia proprio quella "tipo Delta 4". Il che rende ragione dei giudizi estremamente positivi e lusinghieri espressi da tutti coloro che hanno avuto la possibilità di ascoltarne una implementazione pratica corretta.
http://www.renatogiussani.it/Audioplay.htm



commento dell'epoca


Cosa vi dicevo?

Una capacità di pensiero complesso emorleMENTE superiore ad ogni amar boseria

come si vede (si vede?) puoi descriverli come vuoi, la realtà sarà sempre peggiore dell'incubo!

QUESTO ha fondato col moroni il club dello 0,1 dB, cosa ha fondato l'amar bose?

SPETTA che questo muore e vedrai il moroni che cantico che eleva!
( i tempi hanno superato la fantasia politica)
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Re: matarazzo a MOL

Messaggio da leggereda tran quoc » 4 nov 2023, 9:30

L'ascoltatore può facilmente provare la sensazione di ascoltare stando di fronte al palcoscenico reale,


profeta?

benchè SUBISSATO dalle trombe del LALLO, dei trombaioli schembri, dai cuochi tuzzi e dagli gnagno

incomprenzivo tra se e aloia
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Re: matarazzo a MOL

Messaggio da leggereda tran quoc » 4 nov 2023, 9:34

può interessare matarazzo di avellino ( provincia di napoli)
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