Il SIMULO

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Il SIMULO

Messaggio da leggereda drpaolo » 21 lug 2013, 21:31

Sinceramente mi sono rotto le scatole a leggere, in giro per i vari forum audio, di simulazioni varie più o meno innovative, prodotte da quella gran massa di balordi perdigiorno che infestano i suddetti forum audio, nazionali ed esteri (ma non ce l'avete da lavorare ?! E andate a lavorare !).

Dato che la Signora Elettrotecnica mi da' da mangiare, la considero un po' come una parente e veder violentare una parente da un branco di balordi mi offende un tantino, per cui vediamo di ristabilire un pochino di verità tecnica rispetto ai SIMULI.

Un SIMULO prevede innanzitutto la creazione di un CIRCUITO EQUIVALENTE, perchè la classica simulazione elettrotecnica prevede la "costruzione" delle relazioni che esistono tra tensione, corrente e resistenza in un circuito.

Cominciamo da qui, dalle grandezze fondamentali dell'Elettrotecnica:

TENSIONE
CORRENTE

il cui rapporto di proporzionalità (individuato da Georg Simon Ohm) è chiamato : RESISTENZA (primo corollario: la resistenza "non esiste"; è solo -per l'appunto- un rapporto di proporzionalità tra le due grandezze elettriche FONDAMENTALI).

Alcuni (i più saputelli) diranno: ma nei SIMULI ci sono anche i CONDENSATORI e gli INDUTTORI perchè il modello meccanico (pensate al modello meccanico di un woofer, o di una cassa acustica, di un crossover o di una stanza di ascolto) prevede che vengano sostituite grandezze elettriche equivalenti alle grandezze meccaniche (molla e massa) per poter far funzionare e per creare, al computer, quei grafici tanto belli che tutto il mondo ci invidia !

Altro motivo di disappunto: la CAPACITA' e l'INDUTTANZA "fisicamente non esistono", ma sono anch'esse descritte da rapporti (incrementali) rispettivamente tra la la carica accumulata da un corpo e il potenziale elettrico che esso viene ad assumere e tra il flusso magnetico e la corrente che scorre in un circuito.

(Non spiego il concetto di rapporto incrementale e le sue implicazioni tecniche, perchè è un concetto da quarta classe ITIS e se i Simuli non lo capiscono vuole dire che non sono neppure arrivati alla quarta ITIS).

PRIMA CONSIDERAZIONE FILOSOFICA:

Ma se INDUTTANZA e CAPACITA' (e, in qualche modo anche la RESISTENZA) "fisicamente non esistono", come è che i Simuli danno per Vangelo e per risultato incontestabilmente certo, "scientifico" e "verità fisica" il risultato delle loro simulazioni basato (è bene ricordarlo) su CIRCUITI EQUIVALENTI che incorporano RESISTENZE, CONDENSATORI ed INDUTTORI ?


Andiamo avanti: avete presente il concetto di IMPEDENZA, del quale i simuli suddetti si riempiono la bocca, sempre per costruire i fantomatici circuiti equivalenti dei woofer, delle casse acustiche, dei crossover, delle stanze di ascolto ?

Ebbene, il concetto di IMPEDENZA, per l'Elettrotecnica, ESISTE SOLO SE il "segnale" (semplifico: in realtà tensione o corrente con una determinata pulsazione) che viene applicato al circuito è esprimibile con una funzione esponenziale (genericamente: e^(st) dove e è la base dei logaritmi naturali e s è il parametro che rappresenta la pulsazione).
ORA i segnali rappresentati da funzioni periodiche sinusoidali rientrano sicuramente in questa categoria, ma non sono così sicuro che la MUSICA sia a questa categoria assimilabile.

Certamente i nostri modelli dei woofer, delle casse acustiche, dei crossover, delle stanze funzionano discretamente bene (spiegherò poi cosa vuol dire questa locuzione) con segnali sinusoidali e noi ascoltiamo solamente sinusoidi pure, con i nostri impianti, non è vero ?! (qualche saputello dirà che un segnale musicale è approssimabile da una Serie di Fourier; intanto ho scritto la parola "approssimabile" e poi bisogna matematicamente dimostrare che il segnale musicale sia compiutamente descrivibile da una Serie di Fourier, formanti inclusi).

SECONDA CONSIDERAZIONE FILOSOFICA:

Se l'IMPEDENZA è un concetto esistente (e utilizzabile) per i SIMULI solo in presenza di determinati segnali, tra cui ho seri dubbi possa collocarsi la MUSICA, come è possibile che il risultato del SIMULO -in campo audio- possa essere considerato poco più che un giochino e anzi, assurga a verità fisica rivelata che non può essere assolutamente messa in dubbio da alcuno ?


Vediamo ora cosa si intende con la locuzione "funzionano discretamente bene" (si intendono i SIMULI con segnale sinusoidale):

il SIMULO, per funzionare e produrre la cosiddetta "curva di risposta" (=Diagramma di Bode della Funzione di Trasferimento) NECESSITA di essere realizzato in un sistema LTI (Lineare Tempo Invariante). In tale contesto il diagramma della FdT può dare indicazioni interessanti e importanti; in un sistema non LTI, invece, il Diagramma di Bode suddetto non ha alcun significato.
Questa è Elettrotecnica di base che si impara nella quinta classe ITIS e non all'Università del Massachussets o alla Nasa.

INVECE leggo sui forum che ci sono alcuni Simuli che si gloriano di aver approfonditamente studiato del comportamento NON LINEARE dell'aria, o delle distorsioni di NON LINEARITA' evidenziate dalle sospensioni o dal campo magnetico nel traferro degli altoparlanti !
GLI STESSI SIMULI, nello stesso articolo o thread poi disegnano un Diagramma di Bode con la "risposta in frequenza del sistema" ! Io mi domando se questi l'Elettrotecnica l'abbiano studiata (innanzitutto) e (poi) l'abbiano capita.

TERZA CONSIDERAZIONE FILOSOFICA:

Se i sistemi NON sono LTI (Lineari Tempo Invarianti e tali NON sono gli altoparlanti nel funzionamento reale, né le stanze di ascolto, se non in prima approssimazione e per piccoli segnali) ogni SIMULO è PURA FANTASIA (questo dice l'Elettrotecnica) ! I balordi che si ostinano a giudicare le simulazioni strumento di verità scientifica e fisica sono -per l'appunto- dei balordi !
drpaolo
 
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Re: Il SIMULO

Messaggio da leggereda mestizia » 22 lug 2013, 6:59

drpaolo ha scritto:Sinceramente mi sono rotto le scatole a leggere, in giro per i vari forum audio, di simulazioni varie più o meno innovative, prodotte da quella gran massa di balordi perdigiorno che infestano i suddetti forum audio, nazionali ed esteri (ma non ce l'avete da lavorare ?! E andate a lavorare !).

Dato che la Signora Elettrotecnica mi da' da mangiare, la considero un po' come una parente e veder violentare una parente da un branco di balordi mi offende un tantino, per cui vediamo di ristabilire un pochino di verità tecnica rispetto ai SIMULI.

Un SIMULO prevede innanzitutto la creazione di un CIRCUITO EQUIVALENTE, perchè la classica simulazione elettrotecnica prevede la "costruzione" delle relazioni che esistono tra tensione, corrente e resistenza in un circuito.

Cominciamo da qui, dalle grandezze fondamentali dell'Elettrotecnica:

TENSIONE
CORRENTE

il cui rapporto di proporzionalità (individuato da Georg Simon Ohm) è chiamato : RESISTENZA (primo corollario: la resistenza "non esiste"; è solo -per l'appunto- un rapporto di proporzionalità tra le due grandezze elettriche FONDAMENTALI).

Alcuni (i più saputelli) diranno: ma nei SIMULI ci sono anche i CONDENSATORI e gli INDUTTORI perchè il modello meccanico (pensate al modello meccanico di un woofer, o di una cassa acustica, di un crossover o di una stanza di ascolto) prevede che vengano sostituite grandezze elettriche equivalenti alle grandezze meccaniche (molla e massa) per poter far funzionare e per creare, al computer, quei grafici tanto belli che tutto il mondo ci invidia !

Altro motivo di disappunto: la CAPACITA' e l'INDUTTANZA "fisicamente non esistono", ma sono anch'esse descritte da rapporti (incrementali) rispettivamente tra la la carica accumulata da un corpo e il potenziale elettrico che esso viene ad assumere e tra il flusso magnetico e la corrente che scorre in un circuito.

(Non spiego il concetto di rapporto incrementale e le sue implicazioni tecniche, perchè è un concetto da quarta classe ITIS e se i Simuli non lo capiscono vuole dire che non sono neppure arrivati alla quarta ITIS).

PRIMA CONSIDERAZIONE FILOSOFICA:

Ma se INDUTTANZA e CAPACITA' (e, in qualche modo anche la RESISTENZA) "fisicamente non esistono", come è che i Simuli danno per Vangelo e per risultato incontestabilmente certo, "scientifico" e "verità fisica" il risultato delle loro simulazioni basato (è bene ricordarlo) su CIRCUITI EQUIVALENTI che incorporano RESISTENZE, CONDENSATORI ed INDUTTORI ?


Andiamo avanti: avete presente il concetto di IMPEDENZA, del quale i simuli suddetti si riempiono la bocca, sempre per costruire i fantomatici circuiti equivalenti dei woofer, delle casse acustiche, dei crossover, delle stanze di ascolto ?

Ebbene, il concetto di IMPEDENZA, per l'Elettrotecnica, ESISTE SOLO SE il "segnale" (semplifico: in realtà tensione o corrente con una determinata pulsazione) che viene applicato al circuito è esprimibile con una funzione esponenziale (genericamente: e^(st) dove e è la base dei logaritmi naturali e s è il parametro che rappresenta la pulsazione).
ORA i segnali rappresentati da funzioni periodiche sinusoidali rientrano sicuramente in questa categoria, ma non sono così sicuro che la MUSICA sia a questa categoria assimilabile.

Certamente i nostri modelli dei woofer, delle casse acustiche, dei crossover, delle stanze funzionano discretamente bene (spiegherò poi cosa vuol dire questa locuzione) con segnali sinusoidali e noi ascoltiamo solamente sinusoidi pure, con i nostri impianti, non è vero ?! (qualche saputello dirà che un segnale musicale è approssimabile da una Serie di Fourier; intanto ho scritto la parola "approssimabile" e poi bisogna matematicamente dimostrare che il segnale musicale sia compiutamente descrivibile da una Serie di Fourier, formanti inclusi).

SECONDA CONSIDERAZIONE FILOSOFICA:

Se l'IMPEDENZA è un concetto esistente (e utilizzabile) per i SIMULI solo in presenza di determinati segnali, tra cui ho seri dubbi possa collocarsi la MUSICA, come è possibile che il risultato del SIMULO -in campo audio- possa essere considerato poco più che un giochino e anzi, assurga a verità fisica rivelata che non può essere assolutamente messa in dubbio da alcuno ?


Vediamo ora cosa si intende con la locuzione "funzionano discretamente bene" (si intendono i SIMULI con segnale sinusoidale):

il SIMULO, per funzionare e produrre la cosiddetta "curva di risposta" (=Diagramma di Bode della Funzione di Trasferimento) NECESSITA di essere realizzato in un sistema LTI (Lineare Tempo Invariante). In tale contesto il diagramma della FdT può dare indicazioni interessanti e importanti; in un sistema non LTI, invece, il Diagramma di Bode suddetto non ha alcun significato.
Questa è Elettrotecnica di base che si impara nella quinta classe ITIS e non all'Università del Massachussets o alla Nasa.

INVECE leggo sui forum che ci sono alcuni Simuli che si gloriano di aver approfonditamente studiato del comportamento NON LINEARE dell'aria, o delle distorsioni di NON LINEARITA' evidenziate dalle sospensioni o dal campo magnetico nel traferro degli altoparlanti !
GLI STESSI SIMULI, nello stesso articolo o thread poi disegnano un Diagramma di Bode con la "risposta in frequenza del sistema" ! Io mi domando se questi l'Elettrotecnica l'abbiano studiata (innanzitutto) e (poi) l'abbiano capita.

TERZA CONSIDERAZIONE FILOSOFICA:

Se i sistemi NON sono LTI (Lineari Tempo Invarianti e tali NON sono gli altoparlanti nel funzionamento reale, né le stanze di ascolto, se non in prima approssimazione e per piccoli segnali) ogni SIMULO è PURA FANTASIA (questo dice l'Elettrotecnica) ! I balordi che si ostinano a giudicare le simulazioni strumento di verità scientifica e fisica sono -per l'appunto- dei balordi !





troppo difficile, MI SCOPPIA LA TESTA!

Paolo vuol parlare alle persone semplici e terra terra, quelli che trattano di scienza fisica, teoria dei sistemi, meccanica razionale, modellizzazioni, cavi per sistema non invariante, io gli chiedo sommessamente ma fermamente di parlare agli scienziati dei forum, alle TESTE PENSANTI, a quelli che stanno indagando con ardite speculazioni di pensiero e con mezzi logici e metodo filologico sul perchè la natura non ha messo due microfoni al posto degli orecchi
costretti finora a ricorrere all'elucubro per l'immensa difficoltà del percorso ed il buio fitto ed impervio che circonda la materia.
Questi ricercatori stanno modellizzando e progettando un microfono con lobi, due per ogni microfono, se vuole aiutare costoro è il benvenuto altrimenti è TEMPO PERSO!
è un blocco d'acciaio scavato nel pieno dal peso di 18 chili

un impianto che suoni in modo regolare


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Re: Il SIMULO

Messaggio da leggereda mestizia » 22 lug 2013, 7:04

RESTA che se costoro avessero davanti agli occhi, se potessero capire cosa è un sistema che riproduce i suoni

gli scoppierebbe la testa con un romore di punzo

PUNZ...PUNZ....flop....!

non che il porello sia più assurdo di un linkwiz, di un leibniz , di small e thiele o di una montagna senza topolino che ha

acchiappato un topone,

per stare all'attualità
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Re: Il SIMULO

Messaggio da leggereda mestizia » 22 lug 2013, 7:06

e l'occasione viene buona per risalire all'UOVO di questa situazione: paolo nuti

magna capa magna iniuria alla scienza ed all'informazione!
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Re: Il SIMULO

Messaggio da leggereda mestizia » 22 lug 2013, 7:12

INVECE leggo sui forum che ci sono alcuni Simuli che si gloriano di aver approfonditamente studiato del comportamento NON LINEARE dell'aria



mi scoppia la testa!

io non riesco ancora a capire come fa l'aria a dare retta a tutte quelle frequenze a tutti quei suoni che gli arrivano contemporaneamente da tutte le parti con ogni particella che vibra a tutte le ampiezze nello stesso istante

figurarsi se posso affrontare la non linearità a compressione col VENTO che invade la stanza e che mi spettina un po'....

move le fronne e fa tremare i lobi....gonfia le froce del naso che cavallinamente polmonano il suono...

(altro capitolo scottante, l'ascolto con le froce del naso che si dilatano per l'emozione?


BASTA...BASTA...come posso capire il resto se la testa non mi BASTA?

la testa mi si gonfia come una montagna, rischio che invece di modellizzare un sistema non invariante mi metto a costruire

i BULLONCINI col tappo di sughero, i più smorzati che ci siano
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Re: Il SIMULO

Messaggio da leggereda mestizia » 22 lug 2013, 7:16

chiedere al santone ambrosini grundi CCI cosa accade se si sfila il tappetto di plastica o sughero dalla sede del bulloncino a brugola...

altro che SIMULO!
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Re: Il SIMULO

Messaggio da leggereda drpaolo » 12 ago 2013, 12:25

Torniamo al SIMULO, proponendovi un semplice test scovacialtroni; tutti i Simuli della Rete, nazionali ed esteri, si fanno belli con i loro grafici di risposta in ambiente e con le loro proposte di equalizzazione digitale assumendo che i sistemi audio siano perlopiù sistemi a fase minima o assimilabili.

Il test scovacialtroni è il seguente: un sistema a fase minima può essere descritto in sei parole (compresi articoli e congiunzioni, anche in inglese); se proprio voglio esagerare e definirlo in maniera che tutti possano capire, uso nove parole (anche qui comprendendo articoli e congiunzioni).

Andate ora sui siti dei guri (=plurale) audio e se i vostri audioguri preferiti del DRC o dei SIMULI della risposta in ambiente usano più di nove parole per descrivere i sistemi a fase minima (parole, non frasi !) sono inequivocabilmente dei cialtroni che non conoscono l'elettrotecnica, garantito !

E allora, perchè io, desideroso di sapere, dovrei andare ad imparare da persone che non conoscono la materia ?! (domanda retorica).

Ma torniamo ai SIMULI e ai sistemi a fase minima che tanto piacciono ai simuli (perchè sarebbero gli unici che si comportano in maniera deterministica).

Un sistema a fase minima risponde ad un Teorema (=Scienza) che si chiama: Teorema del Valore Finale (Laplace rules !); a noi non interessa cosa questo Teorema dica, ma interessa che esso sia determinato al limite per un tempo tendente ad infinito.

QUARTA CONSIDERAZIONE FILOSOFICA

Cosa succede ora, quando il tempo tende ad infinito ?! succede che TUTTO E' GIA' ACCADUTO !!!

E allora, come facciamo a descrivere lo svolgimento nel tempo del discorso musicale, se utilizziamo rudimentali modelli in cui tutto è già accaduto ?!

Ma i guri di prima diranno: "sono modelli che trovano riscontro nella realtà ecc..." . Ammesso e non concesso che questi modelli trovino riscontro nella realtà (io posso ipotizzare che esista almeno un ambiente di ascolto che sia a fase minima) quello che essi sottendono non può in alcun modo essere generalizzato e quindi -se manca la generalizzazione- il SIMULO è comunque inutile.

Resta poi da considerare che se l'ambiente non è un sistema a fase minima, ogni misura è impossibile e non ha riscontro nella realtà fisica ! (e questo non lo dice Moss o io, lo dice la Teoria dei Sistemi, che è oggetto di studio - su programma ministeriale- di tutte le Scuole e Università tecniche italiane e straniere).
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Re: Il SIMULO

Messaggio da leggereda mestizia » 12 ago 2013, 13:29

drpaolo ha scritto:Torniamo al SIMULO, proponendovi un semplice test scovacialtroni; tutti i Simuli della Rete, nazionali ed esteri, si fanno belli con i loro grafici di risposta in ambiente e con le loro proposte di equalizzazione digitale assumendo che i sistemi audio siano perlopiù sistemi a fase minima o assimilabili.

Il test scovacialtroni è il seguente: un sistema a fase minima può essere descritto in sei parole (compresi articoli e congiunzioni, anche in inglese); se proprio voglio esagerare e definirlo in maniera che tutti possano capire, uso nove parole (anche qui comprendendo articoli e congiunzioni).

Andate ora sui siti dei guri (=plurale) audio e se i vostri audioguri preferiti del DRC o dei SIMULI della risposta in ambiente usano più di nove parole per descrivere i sistemi a fase minima (parole, non frasi !) sono inequivocabilmente dei cialtroni che non conoscono l'elettrotecnica, garantito !

E allora, perchè io, desideroso di sapere, dovrei andare ad imparare da persone che non conoscono la materia ?! (domanda retorica).

Ma torniamo ai SIMULI e ai sistemi a fase minima che tanto piacciono ai simuli (parchè sarebbero gli unici che si comportano in maniera deterministica).

Un sistema a fase minima risponde ad un Teorema (=Scienza) che si chiama: Teorema del Valore Finale (Laplace rules !); a noi non interessa cosa questo Teorema dica, ma interessa che esso sia determinato al limite per un tempo tendente ad infinito.

QUARTA CONSIDERAZIONE FILOSOFICA

Cosa succede ora, quando il tempo tende ad infinito ?! succede che TUTTO E' GIA' ACCADUTO !!!

E allora, come facciamo a descrivere lo svolgimento nel tempo del discorso musicale, se utilizziamo rudimentali modelli in cui tutto è già accaduto ?!

Ma i guri di prima diranno: "sono modelli che trovano riscontro nella realtà ecc..." . Ammesso e non concesso che questi modelli trovino riscontro nella realtà (io posso ipotizzare che esista almeno un ambiente di ascolto che sia a fase minima) quello che essi sottendono non può in alcun modo essere generalizzato e quindi -se manca la generalizzazione- il SIMULO è comunque inutile.

Resta poi da considerare che se l'ambiente non è un sistema a fase minima, ogni misura è impossibile e non ha riscontro nella realtà fisica ! (e questo non lo dice Moss o io, lo dice la Teoria dei Sistemi, che è oggetto di studio - su programma ministeriale- di tutte le Scuole e Università tecniche italiane e straniere).




troppoforte!

e troppo complicato...mi scoppia la testa....

io devo ancora capire come faccio (consentimi di parlare perusino) a modificare i modi di vibrare ed i tempi di riverbero dell'ambiente agendo sul contenuto del disco

eppure sbragion denis dindy din don dan ci riesce e tanti seguaci cià già

è l'IDEA MERAVIGLIOSA che non abbandonerà mai più il modo di recchia

è basato sul comportamento PREDITTIVO del sistema...leonardo si sarebbe inchinato a baciare gli alluci di questo genio



il GIORNO che arrivano a capire la questione ampiezza- tempo di esistenza e la questione del secondo evento spazio temporale gli

piglia un COLPO!


io non mi sforzo più di tanto...ed anche a sforzarsi non ciarrivo....
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Re: Il SIMULO

Messaggio da leggereda mestizia » 12 ago 2013, 13:34

scolta...

piazzi un microfono

mandi il segnale

il computer ci fa il complemento a nove rispetto alla riga o alla curva che desideri

ne puoi scegliere una per ogni ambiente, per ogni disco, una per ogni brano, puoi commutare anche durante il brano

quando si affoga marinella


se quello che arriva al microfono è il SUONO sbragion denis dindy din don dan ha fatto bingo e non serve più altro al mondo

servono solo casse che reggono botta

come tranquillamente e facilmente si può capire
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Re: Il SIMULO

Messaggio da leggereda ciofne » 12 ago 2013, 14:49

Tutto questo marasma di incompetenti è stato partorito dalla rete e dal computer.
E l'hi-fi è un polo di attrazione potentissimo, dal raggio traente di inimmaginabile potenza al cui confronto quello della morte nera, in guerre stellari, impallidirebbe al confronto, neanche fosse fatta con il lego..
è la forza della rete, veicolare informazioni..
è l'ignoranza della gente, non attuare alcun tipo di verifica su quanto si legge..
in mancanza di un qualcuno “superparte” che garantisca sull’informazione, i polli, gli audiofili, arrivano a manciate..
E nei forum trovano sazietà alla loro sete di conoscenza..
e tutti quelli che arrivano si confortano nel trovarne tanti che sono già li ad aspettarli..
è uno spettacolo….
Pacche sulle spalle a non finire…
(Vabbeh ogni tanto traccani scoppia qualche canizza per chi la spara più grossa, fa parte della vita..)
Simulazioni aggratisse per tutti..
Risposte in frequenza e fischioni di tutte le misure.. di tutte le grandezze.. oltre ogni immaginazzione ( doppiazzeta apposta )
E così… senza sapere come funziona il sistema,
senza verificare MENO CHE MAI che la simulazzione non rispetta neanche i requisiti basilari di scienza..
Nascono e crescono esperti destocazzo, a grappoli così grossi che neanche con l’allevamento intensivo si riuscirebbe a farli crescere..
è proprio l'aria del forum e delle riviste che stimola la crescita incomparabilmente..
Meno hanno studiato.. eppiù son capaci di bersi similstronzate, volevo dire… simili simulazzioni..

Basta/rebbe poi una qualche semplice domandina.. che tutto il castello delle stronzate, ripetuta.. volevo dire delle simulazzioni..
crolla... o almeno crollerebbe.. perchè nessuno dei lorsignori è capace di rispondere a semplici e banali domandine su cose terra terra.
Neanche sono a conoscenza del doppio evento spazio tempo emesso da ogni altoparlante, ricordate quel marinaio che non aveva mai visto l'acqua? sono tutti esperti, tutti nei forum...
Non vi azzardate a chiedergli il perchè un altoparlante emette 2 segnali spazio tempo, e che cosa ognuno di essi rappresenti..

Avrete la magra sorpresa nell'apprendere che neanche sanno dell'esistenza degli stessi..
nella simulazzione non c'è... studiato non ho... e che cazzo vo' sape? mah...

Vabbeh... mentre scrivo queste 3 righe.. è già uscita l'ultima release di simulazzione.. promette meraviglie..
è stata svelata la curva di risposta ideale...
evvai con il fischione....
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