Molle

Regole del forum
Tutti possono iscriversi al Forum; è gradita l'indicazione delle proprie generalità nel profilo e nella firma, ma sono ammessi anche gli utenti anonimi, dal momento che ciò che conta è l'apporto costruttivo alla discussione e il mantenersi rigorosamente in tema.

Il Forum è moderato; ciò significa che ogni messaggio, prima di essere pubblicato, passa l'esame dei Moderatori di sezione, che ne autorizzeranno la pubblicazione se il messaggio è coerente col tema della sezione e contiene argomenti di merito e non insulti o provocazioni.
Messaggi ritenuti non coerenti col tema della sezione verranno spostati d'ufficio dai Moderatori nella sezione appropriata; messaggi di insulti o provocazioni verranno cancellati senza avviso.

Tutti gli Utenti sono incoraggiati a partecipare alla vita del Forum postando liberamente messaggi; non esistono argomenti troppo semplici o ingenui. L'unico limite è quello dell'Off Topic, dell'insulto o della provocazione.

I fraintenditori di professione sono invitati ad esercitare la loro professione altrove, come pure i rissosi. I Moderatori potranno esercitare poteri di sospensione temporanea dal Forum -previo avviso- nei confronti degli Utenti restii a seguire il presente regolamento, nonchè potranno esercitare la bannatura permanente degli iscritti che non mostreranno sufficiente creanza e senso delle regole che determinano una civile convivenza.

Re: Molle

Messaggio da leggereda baby rattle » 4 feb 2009, 13:47

AudioNaif ha scritto:
Magari la legge di variazione dell'area è quadratica e la variazione del raggio della sezione varia linearmente con l'altezza?


C..zo! Vero è!
Ho fatto i conti per una punta di sezione ogivale (S=Bsqrt(x)) invece che per un cono rettilineo (S=Bx^2).
Invece che log(x) ottengo 1/x che ha comunque la stessa singolarità sulla punta del caso precedente.

Nel caso ideale quindi la punta è infinitamente più rigida di un cilindro? E’ questo il dubbio che mi resta, balbettii o meno.

Per quanto riguarda lo scarico delle vibrazioni, che non è il tema di questa discussione, che ho aperto causa contestazione di offtopic nella discussione originaria, seguirò volentieri le vostre argomentazioni nella discussione che vorrete aprire. Io ricordo forse proprio da FDS una argomentazione del genere: se la punta è di rigidezza infinita, alla massa del diffusore dovrebbe venire aggiunta quella del supporto cui lo stesso poggia.[/quote]






Una affermazione del genere non ha alcun senso compiuto, ne di comune esperienza ne di scienza ne di fantasia.

Debbo esternare il dubbio che trattasi di provocazione inaccettabile prima cosa perchè non può esistere una punta di rigidezza infinita (con apodittica immediata evidenza) ed a seguire l'affermazione che ne consegue è autentico delirio tecnico che faresti bene a riportare alla fonte per sgravartene.

Guarda, non è per insistere ma non conosci la cosa di cui stai parlando.

Questa è una info che DEVE essere data a chi legge perchè possa valutare quanto scrivi nella sua portata destabilizzante e quindi per stare attenti a quello che si può leggere e fraintendere anche tra le righe.

Una sezione ogivale (e domani non vale più?) non si è mai vista ed essendo comunque una superficie arivale quanto detto in dipendenza questa volta dei due diametri principali.

Anche per la rigidezza cono/cilindro siamo sullo sconclusionato argomentativo, da cui il sospetto circa le intenzioni, che si possa porre la domanda se è più rigido un cono o un cilindro senza indicarne in quali condizioni di geometria e materiali.

L'assenza di argomentazioni relative allo scarico delle vibrazioni è solo maldestramente rimandata ad altro luogo e ad altra manifestazione di volontà di parlarne, sicchè ti rincorreremo per tutto il forum per farti CANTARE?

Annoto che tale modo di argomentare, contenuto, evasione e forma, è pernicioso per qualsivoglia forum ed in particolare per questo dove si può trattare ogni argomento al livello che si preferisce ma scrivendo cose sensate e che non costringano ad una defatigante confutazione per evitare danni peggiori di quelli già esistenti in materia.
.

Raphaèl maì amècche zabì almi
vede signor norico nordata, il problema è questo: se io le fornisco le spiegazioni, Lei le capisce?
se comprimi l'aria ti sei pippato l'onda
ad ogni scheggiatura del suono, ad ogni spigolo dell'onda corrisponde una fitta al cervello!
LUTTO FRESCO, bebbo consegna a omi cidio
dormi tranquillo e asciutto, passato quello arriva altro lutto


http://recchia.mastertopforum.com/index.php
Avatar utente
baby rattle
 
Messaggi: 43309
Iscritto il: 21 gen 2009, 14:48

Re: Molle

Messaggio da leggereda mode1 » 5 feb 2009, 14:52

Si da comunicazione che a carico dell'utente AudioNaif è stato preso provvedimento di bannatura, all'interessato è stata inviata la motivazione.
mode1
 
Messaggi: 18
Iscritto il: 30 gen 2009, 11:14

Re: Molle

Messaggio da leggereda Philips » 10 feb 2009, 17:03

baby rattle ha scritto:
AudioNaif ha scritto:Domanda di teoria, fisica classica invariante, curiosità mia.
Se un cilindro alto H e di sezione S di materiale con modulo elastico Es ha una certa costante di elasticità K,
quale sarebbe quest'ultima nel caso di un cono di sezione circolare S pari alla precedente e di altezza H sempre come il caso precedente del cilindro?




Devi calcolare l'integrale da 0 ad h della formula che da la costante elastica in funzione dell'altezza e della sezione ed inserendo la legge di variazione della sezione con l'altezza.

Nella formula compare naturalmente il modulo di Young relativo al materiale considerato.

Quello che non volle fare pucacco, assistente di fisica all'università la sapienza di Roma, nell'articolo pubblicato su Fedeltà del suono n. 38.


Mi cimento con il quesito della Susy sperando che la settimana prossima esca la soluzione.
Senza integrali, approssimando un cono con una serie di dischi di sezione sempre più piccola verso l’alto tipo le costruzioni dei bambini si può almeno vedere come vanno le cose.
Un cono a 45gradi (base=altezza) è in fondo una pila di cilindri uno sull’altro di dimensioni via via più piccole. Il caso più semplice è DUE dischetti cilindrici che contengono il cono, uno in basso di sezione S e alto metà H l’altro sovrapposto sempre alto metà H e sezione UN QUARTO.
Se un cilindro alto H di sezione S è una molla con K= Es*S/H un cilindro alto metà e sezione uguale ha il K doppio. Se l’altezza è H/2 e la sezione S/4 il K diventa la metà.
Se abbiamo due molle sovrapposte il K della combinazione è dato da http://www.matematicamente.it/esercizi_ ... 801182634/
1Keq=1/K1+1/K2. Siccome K1=2K (dischetto basso) e K2=K/2 (dischetto alto) il K totale è 2/5 K cioè più basso di quello di un cilindro di pari sezione e altezza.
Siccome la divisione in due si può ripetere ancora per i due dischi superiore e inferiore, si otterranno 4 dischetti impilati di costante K sempre minore che nel caso precedente. Quindi una serie di N cilindri impilati che inscrivono un cono a 45gradi ciascuno alto H/N deve avere un K MINORE che il cilindro con la stesse dimensioni basexaltezza. Fare l’integrale è più complicato è passato troppo tempo, ma deve portare alla stessa conclusione almeno come conclusioni generali.
Cioè il cono è più ‘molla’ del cilindro
Se il cono è messo a punta in giù o in su non cambia nulla, il K vale indipendentemente dalla direzione verticale.

Le molle ad aria, anche se non centrano con la domanda iniziale ma saltano spesso fuori in varie esempi, hanno invece la bella proprietà che il carico statico e il K dinamico sono indipendenti. La forza peso statica si bilancia con la pressione (F=p*S), la costante elastica dinamica dipende solo dal volume e dalla temperatura oltre che dalla superficie di appoggio. L’aria infatti segue la relazione dei gas pV=nRT e schiacciando la molla ad aria il volume diminuisce facendo aumentare la pressione in maniera inversamente proporzionale al volume stesso. La frequenza di oscillazione si può fare bassa a piacere aumentando il volume, a quanto pare fino al limite teorico dell’instabilità al rollio, qualche gentile volontario potrebbe spiegare questa cosa?
"Sense & simplicity"
Philips
 
Messaggi: 20
Iscritto il: 5 feb 2009, 15:29

Re: Molle

Messaggio da leggereda baby rattle » 10 feb 2009, 18:27

baby rattle ha scritto:
AudioNaif ha scritto:Domanda di teoria, fisica classica invariante, curiosità mia.
Se un cilindro alto H e di sezione S di materiale con modulo elastico Es ha una certa costante di elasticità K,
quale sarebbe quest'ultima nel caso di un cono di sezione circolare S pari alla precedente e di altezza H sempre come il caso precedente del cilindro?




Devi calcolare l'integrale da 0 ad h della formula che da la costante elastica in funzione dell'altezza e della sezione ed inserendo la legge di variazione della sezione con l'altezza.

Nella formula compare naturalmente il modulo di Young relativo al materiale considerato.

Quello che non volle fare pucacco, assistente di fisica all'università la sapienza di Roma, nell'articolo pubblicato su Fedeltà del suono n. 38.


Mi cimento con il quesito della Susy sperando che la settimana prossima esca la soluzione.
Senza integrali, approssimando un cono con una serie di dischi di sezione sempre più piccola verso l’alto tipo le costruzioni dei bambini si può almeno vedere come vanno le cose.
Un cono a 45gradi (base=altezza) è in fondo una pila di cilindri uno sull’altro di dimensioni via via più piccole. Il caso più semplice è DUE dischetti cilindrici che contengono il cono, uno in basso di sezione S e alto metà H l’altro sovrapposto sempre alto metà H e sezione UN QUARTO.
Se un cilindro alto H di sezione S è una molla con K= Es*S/H un cilindro alto metà e sezione uguale ha il K doppio. Se l’altezza è H/2 e la sezione S/4 il K diventa la metà.
Se abbiamo due molle sovrapposte il K della combinazione è dato da http://www.matematicamente.it/esercizi_ ... 801182634/
1Keq=1/K1+1/K2. Siccome K1=2K (dischetto basso) e K2=K/2 (dischetto alto) il K totale è 2/5 K cioè più basso di quello di un cilindro di pari sezione e altezza.
Siccome la divisione in due si può ripetere ancora per i due dischi superiore e inferiore, si otterranno 4 dischetti impilati di costante K sempre minore che nel caso precedente. Quindi una serie di N cilindri impilati che inscrivono un cono a 45gradi ciascuno alto H/N deve avere un K MINORE che il cilindro con la stesse dimensioni basexaltezza. Fare l’integrale è più complicato è passato troppo tempo, ma deve portare alla stessa conclusione almeno come conclusioni generali.
Cioè il cono è più ‘molla’ del cilindro
Se il cono è messo a punta in giù o in su non cambia nulla, il K vale indipendentemente dalla direzione verticale.


Di tempo deve essere passato davvero tanto, bastava ricordare che l'integrale è una somma di elementi infinitesimi approssimabile appunto da somma di elementi finiti, con la approssimazione che si vuole, magari di integrale ci avrai mangiato il pane ma almeno te la cavi con le somma e non è poco di questi tempi audiofili.
Manca di sapere come avviene lo scarico delle vibrazioni e poi lo mettiamo nella rubrica: questo l'ho fatto io!


Le molle ad aria, anche se non centrano con la domanda iniziale ma saltano spesso fuori in varie esempi, hanno invece la bella proprietà che il carico statico e il K dinamico sono indipendenti. La forza peso statica si bilancia con la pressione (F=p*S), la costante elastica dinamica dipende solo dal volume e dalla temperatura oltre che dalla superficie di appoggio. L’aria infatti segue la relazione dei gas pV=nRT e schiacciando la molla ad aria il volume diminuisce facendo aumentare la pressione in maniera inversamente proporzionale al volume stesso. La frequenza di oscillazione si può fare bassa a piacere aumentando il volume, a quanto pare fino al limite teorico dell’instabilità al rollio, qualche gentile volontario potrebbe spiegare questa cosa?


La conoscenza specifica qui è eccellente, mancherebbe la questione dello smorzamento in funzione dell'isolamento e la trattazione sarebbe completa.
E' migliore uno smorzamento elevato o uno piccolo?
La stabilità al rollio è argomento a se stante e riguarda ad esempio i natanti, quando il centro di spinta è situato inferiormente al baricentro la coppia di rotazione che nasce per il loro disallineamento verticale deve essere equilibrata da forze elastiche esterne invece che da quelle di gravità, nel caso che le forze esterne siano troppo deboli il sistema si INCANTA (se trova appoggio).
Basta allontanare tra loro le molle, aumento del braccio a parità di forza ed il sistema trova equilibrio statico e dinamico.
.

Raphaèl maì amècche zabì almi
vede signor norico nordata, il problema è questo: se io le fornisco le spiegazioni, Lei le capisce?
se comprimi l'aria ti sei pippato l'onda
ad ogni scheggiatura del suono, ad ogni spigolo dell'onda corrisponde una fitta al cervello!
LUTTO FRESCO, bebbo consegna a omi cidio
dormi tranquillo e asciutto, passato quello arriva altro lutto


http://recchia.mastertopforum.com/index.php
Avatar utente
baby rattle
 
Messaggi: 43309
Iscritto il: 21 gen 2009, 14:48

Re: Molle

Messaggio da leggereda Philips » 10 feb 2009, 19:08

baby rattle ha scritto:La conoscenza specifica qui è eccellente, mancherebbe la questione dello smorzamento in funzione dell'isolamento e la trattazione sarebbe completa.
E' migliore uno smorzamento elevato o uno piccolo?


Andrebbe contestualizzata meglio la domanda, per far che? Due corpi sono tanto più isolati quanto più lo smorzamento è basso cioè fattore di merito dell'oscillatore alto, infatti se le oscillazioni sono smorzate (alto smorzamento) significa che i due sistemi scambiano energia,vale a dire sono meno isolati.
Nel caso di un diffusore posso isolare pavimento e cassa, ma cosa ottengo in questo modo e perchè andrebbe spiegato meglio, ditemi in quale thread farlo se non è già stato detto.

baby rattle ha scritto: La stabilità al rollio è argomento a se stante e riguarda ad esempio i natanti, quando il centro di spinta è situato inferiormente al baricentro la coppia di rotazione che nasce per il loro disallineamento verticale deve essere equilibrata da forze elastiche esterne invece che da quelle di gravità, nel caso che le forze esterne siano troppo deboli il sistema si INCANTA (se trova appoggio).
Basta allontanare tra loro le molle, aumento del braccio a parità di forza ed il sistema trova equilibrio statico e dinamico.


Ma come sono legate le condizioni di instabilità al rollio e il limite teorico? Tra l'altro il limite di che, dell'isolamento, della frequenza?
Se voglio lavorare al massimo devo essere al pelo dell'instabilità, cioè rischiare che ad ogni colpo di vento la cassa si appoggi su una delle tre molle vanificando l'isolamento?

PS suggerimento eh non la prenda male, i colori dentro la frase quotata sono poco leggibili non si capisce chi rispopnde a chi.
"Sense & simplicity"
Philips
 
Messaggi: 20
Iscritto il: 5 feb 2009, 15:29

Re: Molle

Messaggio da leggereda mode1 » 10 feb 2009, 19:19

E' vero.
Invito gli utenti a usare il "quote" solo quando strettamente necessario per semplificare/facilitare la lettura.
mode1
 
Messaggi: 18
Iscritto il: 30 gen 2009, 11:14

Re: Molle

Messaggio da leggereda baby rattle » 11 feb 2009, 9:59

Philips ha scritto:
baby rattle ha scritto:La conoscenza specifica qui è eccellente, mancherebbe la questione dello smorzamento in funzione dell'isolamento e la trattazione sarebbe completa.
E' migliore uno smorzamento elevato o uno piccolo?


Andrebbe contestualizzata meglio la domanda, per far che?


Forse prima andrebbe compreso quanto scritto: smorzamento in funzione dell'isolamento.


Due corpi sono tanto più isolati quanto più lo smorzamento è basso cioè fattore di merito dell'oscillatore alto, infatti se le oscillazioni sono smorzate (alto smorzamento) significa che i due sistemi scambiano energia,vale a dire sono meno isolati.
Nel caso di un diffusore posso isolare pavimento e cassa, ma cosa ottengo in questo modo e perchè andrebbe spiegato meglio, ditemi in quale thread farlo se non è già stato detto.


La fisica è daccordo con te, io mi astengo, il quadrilatero delle forze sembra ancora più in quadratura del solito (quali forze? domanda propedeutica alle risposte che cerchi), se ti fai un giro per il mondo audiofilo e redazioni di riviste ti prendono a sassate.
Se frequenti altri forum potresti portare un poco di scienza agli amici audiofili.


Ma come sono legate le condizioni di instabilità al rollio e il limite teorico? Tra l'altro il limite di che, dell'isolamento, della frequenza?
Se voglio lavorare al massimo devo essere al pelo dell'instabilità, cioè rischiare che ad ogni colpo di vento la cassa si appoggi su una delle tre molle vanificando l'isolamento?

PS suggerimento eh non la prenda male, i colori dentro la frase quotata sono poco leggibili non si capisce chi rispopnde a chi.


Fai in modo che non ci siano colpi di vento, con il vento la pressione sonorta si distribuisce in modo da deformare l'immagine stereo ed il cantante potrebbe apparirti affetto da paresi facciale.

E' già successo.

In ogni caso aiutaci con questo problema dello scarico delle vibrazioni, un corpo isolato non può scaricare quindi isolare un diffusore che produce vibrazioni al suo interno è dannoso e come niente stiamo sbagliando tutto.
.

Raphaèl maì amècche zabì almi
vede signor norico nordata, il problema è questo: se io le fornisco le spiegazioni, Lei le capisce?
se comprimi l'aria ti sei pippato l'onda
ad ogni scheggiatura del suono, ad ogni spigolo dell'onda corrisponde una fitta al cervello!
LUTTO FRESCO, bebbo consegna a omi cidio
dormi tranquillo e asciutto, passato quello arriva altro lutto


http://recchia.mastertopforum.com/index.php
Avatar utente
baby rattle
 
Messaggi: 43309
Iscritto il: 21 gen 2009, 14:48

Re: Molle

Messaggio da leggereda Philips » 11 feb 2009, 11:29

baby rattle ha scritto:In ogni caso aiutaci con questo problema dello scarico delle vibrazioni, un corpo isolato non può scaricare quindi isolare un diffusore che produce vibrazioni al suo interno è dannoso e come niente stiamo sbagliando tutto.



Se lo smorzamento è basso abbiamo chiarito grazie a lei che pavimento e diffusore non possono scambiarsi energia.
Se il sistema è isolato deve verificarsi la conservazione della quantità di moto. Se l'altoparlante si muove in un senso, il diffusore si deve muovere nell'altro, rispettando il rapporto di massa.
E allora che succede al segnale emesso? Si verifica una distorsione doppler o no?

PS moderatore ho corretto degli errori ortografici.
"Sense & simplicity"
Philips
 
Messaggi: 20
Iscritto il: 5 feb 2009, 15:29

Re: Molle

Messaggio da leggereda baby rattle » 11 feb 2009, 12:35

Philips ha scritto:
baby rattle ha scritto:In ogni caso aiutaci con questo problema dello scarico delle vibrazioni, un corpo isolato non può scaricare quindi isolare un diffusore che produce vibrazioni al suo interno è dannoso e come niente stiamo sbagliando tutto.



Se lo smorzamento è basso abbiamo chiarito grazie a lei che pavimento e diffusore non possono scambiarsi energia.
Se il sistema è isolato deve verificarsi la conservazione della quantità di moto. Se l'altoparlante si muove in un senso, il diffusore si deve muovere nell'altro, rispettando il rapporto di massa.
E allora che succede al segnale emesso? Si verifica una distorsione doppler o no?

PS moderatore ho corretto degli errori ortografici.




E le vibrazioni prodotte che fine fanno?

Ma le domande le fai a me?

Mi sembri uno sparampazza domande.

Guarda che ti chiedo come fa il fonorivelatore ad estrarre il segnale dal disco analogico!

Sono io che ti ho chiesto, essendomelo sempre chiesto, che fine fa il segnale emesso che eccita le vibrazioni della struttura del diffusore, il resto va in aria, parte in avanti e parte in dietro.

Il doppler...cosa centra il doppler nella circostanza...cosa è questo doppler...un cane tedesco?
.

Raphaèl maì amècche zabì almi
vede signor norico nordata, il problema è questo: se io le fornisco le spiegazioni, Lei le capisce?
se comprimi l'aria ti sei pippato l'onda
ad ogni scheggiatura del suono, ad ogni spigolo dell'onda corrisponde una fitta al cervello!
LUTTO FRESCO, bebbo consegna a omi cidio
dormi tranquillo e asciutto, passato quello arriva altro lutto


http://recchia.mastertopforum.com/index.php
Avatar utente
baby rattle
 
Messaggi: 43309
Iscritto il: 21 gen 2009, 14:48

Re: Molle

Messaggio da leggereda Philips » 5 mar 2009, 17:27

baby rattle ha scritto:E le vibrazioni prodotte che fine fanno?
Ma le domande le fai a me?
Mi sembri uno sparampazza domande.
Guarda che ti chiedo come fa il fonorivelatore ad estrarre il segnale dal disco analogico!
Sono io che ti ho chiesto, essendomelo sempre chiesto, che fine fa il segnale emesso che eccita le vibrazioni della struttura del diffusore, il resto in aria, parte in avanti e parte in dietro.
Il doppler...cosa centra il doppler nella circostanza...cosa è questo doppler...un cane tedesco?



Speravo veramente di aver trovato uno sprampazza risposte..
Dunque, semplificando abbiamo un diffusore composto da un altoparlante e un mobile, collegati da una molla che non è altro che la sospensione altoparlante, lo spider e l' aria mossa dalla membrana. I due elementi sono isolati da tutto il resto del mondo.

Forniamo energia (elettrica) a questo sistema e mettiamo in movimento la membrana dell'altoparlante. Questa energia va distribuita nei seguenti modi:
muove l'aria in aventi producendo energia sonora utile
muove l'aria indietro producendo un segnale nocivo
muove l'altoparlante con la sua massa
viene dissipata in calore nella gomma delle sospensioni etc
va a piegare la membrana (eccita i modi di risonanza dell'altoparlante)
fa vibrare il mobile del diffusore (eccita i modi di risonanza del diffusore)


Noi vogliamo ottenere solo il primo effetto perchè è l'unico che ci interessa. Come si fa?
Si fa quello che fanno per esempio coi condizionatori che devono raffreddare e non fare casino (1) cioè si isola il tutto dalla struttura su cui poggia (come visto sopra) e si irrigidisce la struttura, portando i modi di risonanza del'insieme lontani da quelli delle cause forzanti.

Nel nostro caso bisogna quindi fare in modo che le risonanze degli altri elementi siano molto distanti da quelli del suono che si vuole riprodurre. Si deve sagomare massa e dimensioni del mobile oltre che i vincoli elastici interni in maniera da evitare che i diversi modi di risonanza cadano nella banda audio desiderata. In gergo si fa un mode shaping della struttura risonante. La cosa è ben spiegata in bibliografia (2)

Per le altre cause di dissipazione energetica non volute e che sono causa di errore bisogna fare la membrana dell'altoparlante molto leggera e molto rigida (3), che non abbia modi di risonanza nell'intervallo di frequenza da riprodurre, togliere lo spider (3) e determinare opportunamente la costante di molla che lega altoparlante al difusore.

Quanto invece non si riesce a spostare in frequenza va ammazzato il prima possibile, convertendo l'energia dirottata dallo scopo primario in calore con alta efficienza e rapidità, come nel caso dell'aria mossa indietro assorbita dal feltro.

In quanto al doppler, c'entra perchè dando energia per muovere l'altoparlante rispetto al mobile, devo conservare la quantità di moto complessiva e pertanto se la membrana di massa m si vuove di x, il diffusore di massa M si muoverà in senso contrario, dando un segnale errore deve muoversi infatti solo la membrana dell'altoparlante. C'è una condizione in più da soddisfare M>>m per evitare questo problema senò avrei due superfici emissive in controfase.

Bibliografia
(1) http://www.pantecnica.it/Portals/0/Isol ... _01-03.pdf

(2) Vibration: Fundamentals and Practice (Hardcover) by C.W. DeSilva
sezione 12.6.1 pag 780

(3) http://it.wikipedia.org/wiki/Aerogel

(4) http://www.steenduelund.dk/scanspeak8554.pdf
"Sense & simplicity"
Philips
 
Messaggi: 20
Iscritto il: 5 feb 2009, 15:29

PrecedenteProssimo

Torna a Teoria

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 16 ospiti

cron