misureaudio ha scritto:Mi permetto di segnalare questo documento, che, per quanto mi concerne, sta stimolando una riflessione alquanto articolata.
Si tratta di due esperimenti sulla capacità della psiche di "truccare il tempo", con apposta la teorizzazione di percorsi duplici, bidirezionali, tra cervello e elemento sensoriale, (le mani nel caso proposto). Risalta la distinzione tra fatto meramente sensoriale (la sensazione) e evento psichico (con formazione di giudizio mediata dal linguaggio), entrambi elementi apparentemente compatibili con quanto affermato da Lorenzo nella Teoria del Suono Musicale.
http://www.methodologia.it/wp_files/WP_215.pdfChe ve ne pare?
Grazie.
G.M.
Distinguerei il tempo della sollecitazione effettiva da quello della collocazione temporale effettuata dal cervello; la prima non può che procedere secondo fisiologia l'altra appare di tipo "imposizione di congruenza esperenziale", la puntura alla mano è nota come precedere lo stimolo al cervello che invece viene artatamente anticipata, la cosa evidentemente non viene accettata e pertanto posposta.
Credo che sia qualcosa di analogo al mascheramento anterogrado, un suono CHE DEVE ANCORA PERVENIRE AI SENSI maschera i suoni già presenti; io lo spiego appunto come un caso di posposizione dello stimolo reale e di elaborazione a posteriori in presenza del sopravvenuto effetto mascherante.
L'essere umano si contraddistingue per gli spostamenti avanti e dietro nel tempo degli accadimenti al fine di costruire la realtà che più gli aggrada, questo è un ulteriore argomento che seppellisce ogni e qualsivoglia misura.