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Messaggio da leggereda baby rattle » 29 set 2010, 7:30

Impiegando del rumore bianco dobbiamo trasmettere e rendere comprensibile ogni e qualsivoglia parola e significato letterario con un rapporto segnale su rumore infinito, è possibile?
.

Raphaèl maì amècche zabì almi
vede signor norico nordata, il problema è questo: se io le fornisco le spiegazioni, Lei le capisce?
se comprimi l'aria ti sei pippato l'onda
ad ogni scheggiatura del suono, ad ogni spigolo dell'onda corrisponde una fitta al cervello!
LUTTO FRESCO, bebbo consegna a omi cidio
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Re: rumore

Messaggio da leggereda misureaudio » 29 set 2010, 10:57

Il rumore bianco ha la caratteristica di potersi campionare a un tempo t qualunque, ottenendo un valore f(t) non correlato ad, (non prevedibile a partire da), altri valori f(t*) campionati per un qualunque t* <> t. Si dice che f(t) porta informazione infinita, dato che, se venisse modificato da un qualche processo distorsivo, nessun altro processo che effettui campionamenti per tempi t*, t**... differenti da t permette di stimare f(t) con errore piccolo predeterminato.

Se consideriamo il caso delle parole, come sequenze di simboli di un alfabeto, vediamo che le parole appartenenti ad una lingua naturale costituiscono un ridotto sottoinsieme nell'unione degli insiemi di tutte le possibili stringhe di lunghezza assegnata N.

Ad esempio, per N=5, nel caso della lingua italiana, 'suono' e 'tasto' sono parole appartenenti alla lingua, mentre 'aaaba' o 'rttrq' non lo sono, pur rispettando la regola di avere lunghezza cinque.

Il fatto che il sottoinsieme di parole dotate di senso sia ridotto rispetto a quello generabile fa comprendere come la regola precedente 'avere lunghezza uguale a 5' sia del tutto insufficiente a chiarire se una sequenza di simboli sia o no appartenente al linguaggio.

Va anche ricordato che esiste, nelle lingue naturali, una ridondanza legata alla necessità di rendere comprensibile il significato rispetto a possibili deformazioni dei significanti. (Ascoltare la BBC in onde corte, con audio lievemente distorto e qualche scarica permette comunque, spesso, di tradurre correttamente quanto detto dagli speaker.)(Se invece la deformazione è legata a qualche pronunciata inflessione tale da modificare pesantemente gruppi (pronunciati) di lettere, la traduzione può essere molto più difficile.)

Con queste poche considerazioni, che coinvolgono il concetto di "sequenza", ovvero sequenza ordinata, si può anche evocare lo scenario, ben introdotto in questi luoghi da altri con chiarezza esemplare, del ruolo giocato dalle sequenze nel segnale musicale.

(Come sempre: perdonate la ruggine e la polvere, grazie preventive a chi vorrà segnalare ogni errore o imprecisione).
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Re: rumore

Messaggio da leggereda misureaudio » 29 set 2010, 10:59

(Una annotazione O.T di carattere generale:

Due piacevolissime chiacchiere con Paolo Caviglia sono sempre un toccasana per rinfrescare anche saperi antichi a rischio di diventar più pergamena di me... Grande Paolo!)
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Re: rumore

Messaggio da leggereda misureaudio » 29 set 2010, 11:43

baby rattle ha scritto:Impiegando del rumore bianco dobbiamo trasmettere e rendere comprensibile ogni e qualsivoglia parola e significato letterario con un rapporto segnale su rumore infinito, è possibile?

La specificità della domanda, tuttavia, obbliga a considerare anche un differente contesto, che è quello di una mappatura, possibilmente algoritmica, di sottoinsiemi di linguaggio naturale, (eventualmente dei loro significanti), su possibili campionamenti, non puntuali bensì su segmenti di rumore bianco definiti su differenti intervalli temporali, estratti da una sequenza storica di rumore bianco che li contenga tutti (identificata come funzione f(t) definita su un intervallo involucro convesso) . Un particolare segmento storico di rumore bianco può essere scelto, e riutilizzato, per rappresentare un elemento del dominio di partenza. L'ulteriore serie di considerazioni potrebbe dotarsi della versione discreta del problema.

Il problema di Lorenzo richiama anche l'idea di modulazione a spettro distribuito, che potrebbe essere ben illustrata da Paolo.
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Re: rumore

Messaggio da leggereda baby rattle » 29 set 2010, 13:15

misureaudio ha scritto:
baby rattle ha scritto:Impiegando del rumore bianco dobbiamo trasmettere e rendere comprensibile ogni e qualsivoglia parola e significato letterario con un rapporto segnale su rumore infinito, è possibile?

La specificità della domanda, tuttavia, obbliga a considerare anche un differente contesto, che è quello di una mappatura, possibilmente algoritmica, di sottoinsiemi di linguaggio naturale, (eventualmente dei loro significanti), su possibili campionamenti, non puntuali bensì su segmenti di rumore bianco definiti su differenti intervalli temporali, estratti da una sequenza storica di rumore bianco che li contenga tutti (identificata come funzione f(t) definita su un intervallo involucro convesso) . Un particolare segmento storico di rumore bianco può essere scelto, e riutilizzato, per rappresentare un elemento del dominio di partenza. L'ulteriore serie di considerazioni potrebbe dotarsi della versione discreta del problema.

Il problema di Lorenzo richiama anche l'idea di modulazione a spettro distribuito, che potrebbe essere ben illustrata da Paolo.





Un grande contributo di scienza, finestre che si aprono ed entra ariaaaa!

Io la facevo più semplice, per cominciare, distribuendo nel tempo schematici intervalli temporali di rumore bianco ci costruisco ogni parola ed ogni significato attraverso l'alfabeto morse pervenendo alla trasmissione di significati non attraverso il contenuto spettrale ma attraverso un codice e mediante il suo andamento nel tempo; visto la natura del segnale la trasmissione è molto poco disturbabile o falsificabile.

La sequenza è alcunchè di molto più complesso ma i codici di decifrazione sono molto più compliati e meno universali, vedi la musica.

Fa sempre meraviglia il fatto che segni contenuti su un quadro attivino critica e determinino valori di centinaia di milioni di euro in una staticità subito noiosa mentre segni sonori molto più complessi arrivino a produrre povertà e contengano una probabilità maggiore di produrre ricchezza quanto più sono scheletrici e ripetitivi ovvero privi di creatività.

Mozart muore povero e la Pausini muore affogata in un mucchio di monete d'oro paperonianamente disposte, esiste cioè un problema di valorizzare i valori veri.
.

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Re: rumore

Messaggio da leggereda baby rattle » 29 set 2010, 13:22

Riportato tutto ai minimi termini c'è da faticare per far discernere botti e spari da riproduzione del suono musicale, per affermare la malasorte subita dalla "risposta in frequenza" malamente discesa dall'onesto teorema del pupo Fourier da sostituire con la storia spazio temporale ovvero con la "sequenza".
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Re: rumore

Messaggio da leggereda audiomagika » 29 set 2010, 15:28

E' un piacere leggervi...
Questi gli ergomenti e questi i contenuti, che aiutano la comprensione e radicano la passione.
La solita domanda... ma non li legge nessuno???
E se qualcuno legge... non si fa domande???


ale
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Re: rumore

Messaggio da leggereda misureaudio » 30 set 2010, 12:51

audiomagika ha scritto:E' un piacere leggervi...
Questi gli ergomenti e questi i contenuti, che aiutano la comprensione e radicano la passione.
La solita domanda... ma non li legge nessuno???
E se qualcuno legge... non si fa domande???


ale

Ciao Alessandro.

Le tue considerazioni fanno naturalmente molto piacere.

Circa le domande:

1) Qualcuno, lo dico riferendomi a chi ritiene di non condividere affatto i contenuti dei nostri dialoghi, legge;
2) di solito non si pone il problema di interagire nel modo giusto, (consistente nel capire, anche elevando una critica di merito ove necessario), bensì passa alla fase di negazione. Il fatto è che la negazione presuppone anch'essa profondi processi logici, tali da poter scaturire da niente altro che... la piena comprensione. Ops, abbiamo riscoperto il paradosso di Zenone scordandoci di dare a Bertrand Russel quel che è di Bertrand Russell... Poco male. L'ambiente, qui, alla faccia di chi non desidera capire, è frequentato da altre persone che sanno invece porsi nei modi più appropriati. Siamo o resteremo in pochi? Non sembra rilevante. Noi, su questo Forum, intanto, riusciamo a parlare bene, serenamente e con profondità voluta e coltivata.
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Re: rumore

Messaggio da leggereda audiomagika » 30 set 2010, 15:19

Sono considerazioni che faccio da qualche tempo dentro di me circa il far passare o mano l'informazione attraverso il forum.
Sono considerazioni amare sulle delle quali ho parlato anche con l'inge e che man mano che passa il tempo vanno via via radicandosi.
Anche con gli amici non c'è dialogo, nessuno interviene, nessuno domanda, nessuno o pochissimi che vogliano condividere in questo spazio.
Si sono messi buoni, placata l'ansia e comprese certe dinamiche, carpiti i concetti base alla bene e meglio sembrano nicchiare dentro il loro mondo.
Inutile far sempre riferimento alle proprie tensioni emotive, ciascuno di noi le vive a suo modo e non vorrei mai cercare di portare chicchessia verso cià che non desidera e che comunque ha già dimostrato.
Questo è spazio vivvaDio calmo e civile e non necessita e non vogliamo il baccano presente altrove ma, e il "ma" è grande e grosso come una casa, non è tollerabile almeno da parte mia un' apatia del genere.
Qui si viene essenzialmente per leggere gli scritti di Russo e di pochi altri.
Alllora mi chiedo... a che serve passare informazione?
Avete visto tutti come ando qualche tempo fa con l'acqiusto comune delle valvole, abbiamo visto poi l'adesione al meeting e per finire l'ultima questione sulle testine.
Gli scritti poi, come detto... parlano da soli...
Allora che stiamo a fare qui?
Personalmente non ne vedo più motivazione, almeno in forma di forum (anche se la nostra forma filtrata evita tutti i problemi). Qualche idea ce l'avrei...
Con i più vicini c'è il telefono, dove la forma espressiva è addirittura più completa.
L'inge lo sento praticamente tutti i giorni, gli altri lo stesso... quindi?
Chi doveva capire ha capito, gli altri, chissenefrega. Nessuno da salvare e da portare per la manina dove non vuole andare.
Se una persona avesse anima per questi argomenti, come nel 3d in oggettto per esempio, dove c'è una frase di Russo che parla di sostituzione della risposta in frequenza con la sequenza dovrebbe a mio avviso come minimo saltare dalla sedia, chiamare l'ambulanza per il rischio di infarto e comunque cercare di approfondire e capire davvero di cosa stiamo parlando.
Chissà se mi sono spiegato...
Qui dentro pare essere in una serra ben protetta dal freddo e dalle intemperie dove piante più o meno rigogliose passano la loro vita nutrite (di informqazione) e coccolate. Ogni tanto emettono una fogliolina nuova e un po' do ossigeno ma sempre piante restano.
So che qualcuno non sarà contento di quanto scrivo ma non posso celare un mio pensiero agli amici.

ale

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Re: rumore

Messaggio da leggereda misureaudio » 30 set 2010, 15:46

Da parte di molti, che penso siano interessati agli argomenti che vengono qui trattati, si scrive apparentemente poco per senso di responsabilità verso i contenuti. Proviamo a cambiare il punto di osservazione: gli argomenti sono complessi, a partire dall'identificazione degli elementi, appartenenti al bagaglio tecnico pregresso, non più utilizzabili in modo ingenuo ((F)FT in primis). La loro trattazione non è mai, inoltre, semplificabile all'estremo in modo solo discorsivo. D'altra parte è evidente la non disponibilità di un apparato matematico di analisi alternativo, almeno non che sia definibile di uso "tecnico". Questo dato di fatto costringe a procedere in una costante esemplificazione e verifica di consistenza logica delle esemplificazioni pregresse (dunque con elementi di ricorsività...), con tutte le difficoltà derivanti poi dalla corretta identificazione delle fenomenologie in gioco, il loro possibile riconoscimento in modo ripetibile e condiviso, la loro descrizione con contestuale messa a punto di un linguaggio realmente in grado di mimare strutturalmente ciò che "va" rispetto a ciò che "non va". Tutto l'opposto dunque, rispetto a troppi decenni di disinformazione. Mi sento motivato a seguire ogni sviluppo, anche di un epsilon. Un grosso "grazie" a chi, con altrettanta pazienza, ha voglia di continuare a partecipare, anche con le pure idee.
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