Sistemi surround e ambiofonici

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Sistemi surround e ambiofonici

Messaggio da leggereda drpaolo » 9 apr 2010, 23:17

Spinto dalla grancassa che su altro forum si batte per "promozionare" un mirabile sistema con quattro altoparlanti :lol: mi pongo questa ingenua domanda:

come mai questi meravigliosi sistemi (chiamiamoli surround o ambiofonici o come volete voi) che sembrano compiere mirabilie acustiche rimangono sempre confinati nei loro ghetti e non hanno utilizzo universale ?

Eppure non sono nati ieri; già il grande Alan D. Blumlein, nei suoi brevetti legati al suono stereofonico (1932 ca.), descriveva uno shuffler in grado di espandere l'immagine beyond the loudspeakers' line (è la limitazione della stereofonia).

Ma citiamo anche un personaggio storico nel mondo della hi-fi stereofonica: David Hafler (di Dynaco, tra gli altri...), che sfornò una serie di brevetti su sistemi di espansione del campo sonoro stereofonico (dal 1960 al 1972), per non parlare di tutti i suoi epigoni di vari continenti.

Eppure tali sistemi furono "sponsorizzati" da diversi musicisti: Brian Eno, nelle copertine dei suoi dischi di ambient music consigliava l'ascolto degli stessi con un sistema Hafler semplificato da lui medesimo e -se non sbaglio- i Pink Floyd utilizzarono un sistema simile all'Ambiophonic.

Dal punto di vista commerciale le sole realizzazioni industriali in applicazione dei principi dello shuffler di Blumlein furono -se non ricordo male- l'enhancer Francistien, il preamplificatore Carver e un finale per cuffie della Sennheiser.

Io feci delle prove -anni fa- della tecnica ambiofonica applicata ad apparati stereo e ottenni dei risultati, ma solo su sistemi di bassa lega, che riuscii a far suonare in maniera sorprendentemente "accettabile" (notate l'aggettivo, per favore).

P.S. Chi voglia comunque vedere come si redigono dei documenti di rivendicazione di brevetto seri, può leggere uno dei brevetti di Blumlein qui:

http://www.doramusic.com/patents/394325.htm

e uno dei brevetti di Hafler qui:

http://www.freepatentsonline.com/3697692.pdf

...e poi faccia il confronto con quello del loro epigono italiano. :twisted:

Paolo
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Re: Sistemi surround e ambiofonici

Messaggio da leggereda baby rattle » 10 apr 2010, 20:18

La cosa è molto più grave di un riproporre cose stantie e ripercorrere strade che non portano da nessuna parte, la mistificazione si pretende di portarla sul piano scientifico con tanto di attestazioni e riconoscimenti nientemeno che a livello CNR, il massimo consesso nazionale della ricerca.

Mistificazione, se le parole hanno un senso il primo è quello di impiegarle; per avere una qualche minima possibilità di essere presa in considerazione ogni soluzione non deve disattendere gli elementi costitutivi fondamentali, se si parla di riproduzione dei suoni si deve parlare dei mezzi impiegati per realizzare il suono e non rimbalzare sulla attivazione di meccanismi che modificano imprecisati ed imprecisabili algoritmi con cui funziona il cervello.

Viceversa esporre come funziona "attualmente" il cervello sarebbe opera altamente meritoria, scientifica e costitutiva infatti gli errori fin qui trascinatisi dipendono proprio dall'aver OMESSO e DENEGATO l'evenienza che tutto quanto riguarda la percezione accade solamente nella testa, l'omissione ha prodotto un gravissimo, impensabile errore scientifico del tutto scoperto e visibile nella sua abnormità.

Tra i pochi punti fermi che si possono ed anzi si debbono porre ci sono il fatto che NULLA accade se non nel cervello, quello che rilevano gli strumenti non ha nulla a che vedere, ne tanto ne poco, con la sensazione umana essendo il rilevato, oltre ad infinite altre questioni, del tutto privo di significati.

Il discorso è lungo e si rischia di andare in deriva, tanti sono i temi che coinvolge, non ultimo lo scopo stesso della riproduzione ovvero la possibilità di percepire di nuovo l'evento sonoro registrato con le sue caratteristiche spazio-temporali originarie; tornando alla proposta AVS essa è priva di qualunque senso tecnico sia pure elementare, gli errori alla base della proposta sono, se possibile, ancora più grandi di quelli alla base delle realizzazioni note.

Non bastasse, la realizzazione di quanto proposto è del tutto banale e genericamente formulata, incombe infine anche il mistero simil CCI grundi.
.

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Re: Sistemi surround e ambiofonici

Messaggio da leggereda ciofne » 10 apr 2010, 22:58

A me fa specie la pochezza dei contenuti e degli intenti.
Invece di ridurre gli errori, se ne creano altri, ad oc.
Non è forse per questo che si chiama audio creativo?

E che ci azzecca con la riproduzione fedele?

Valter
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Re: Sistemi surround e ambiofonici

Messaggio da leggereda baby rattle » 11 apr 2010, 12:23

Tutto inizia, con la massima evidenza, dalla errata definizione di suono dovuta alla cattiva e colpevole estensione al suono musicale (in realtà del suono nella sua totalità) della formulazione di Fourier relativa ai segnali complessi : il suono è un aggregato di armonici.

Da lì al trattare i suoni mediante la risposta in frequenza e tutte le altre manipolazioni teoriche e strumentali il passo è stato breve e fatale.

Si è tolto al suono nientemeno che il tempo di svolgimento, uno svolgimento che nella accezione di ordine sequenziale ha immediatamente a che fare con l'infinito, non si sa neppure di quale ordine.

Il tempo di accadimento e di svolgimento per le grandezze fisiche è inessenziale, i fenomeni, le grandezze sono invarianti, hanno inoltre un rapporto causa-effetto esattamente definibile con leggi matematiche o con relazioni empiriche (anche nel loro svolgimento temporale, invariante non significa che una grandeza è fissa nel tempo ma che nel suo svolgimento temporale assume gli stessi valori ai medesinmi istanti); le leggi della fisica sono tutte di tipo deterministico anche quando interviene alcunchè di stocastico o statistico (che di per se ampliano solo il numero di valori che la grandezza può assumere all'interno di un certo range); il rapporto causa-effeto è invece del tutto assente e fuorviante nel caso di sistemi non invarianti e dove sono contenuti i significati.

Siamo nel regno dell'arbitrio.

Da lì in poi trarre alcunchè di valido per tutti attiene solamente alla trasmissione per via culturale, o in generale di scambio, dei significati e dei valori emozionali ed intellettuali.

E questi vogliono cambiare gli algoritmi del cervello, bisognerebbe prima chiedere a questo signorino se conosce il significato di algoritmo.

Effetto von salis-finsterle verrà chiamato, ipotizza il tale, nessun dubbio in proposito se verranno scritti gli adatti manuali di analisi della fantasia di scienza fugata.
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Re: Sistemi surround e ambiofonici

Messaggio da leggereda audiomagika » 11 apr 2010, 19:42

All'epoca mi pare fosse coinvolto nell'operazione avs anche un mio cliente del quale ometto il nome, che pare commercializzasse questi sitemi; in realtà credo costruisse gli apparecchi che dovevano avere caratteristiche particolari... (?)
ascoltai credo uno dei primi sistemi, se non proprio il primo, dove non riscontrai alcun carattere di innovazione. I vecchi sistemi quadrifonici facevano pressocchè la stessa cosa proponendo una diversa grandezza dello spazio riprodotto e una diversa dilatazione delle esposizioni con uno stranimento della percezione indicibile.
Come dice Valter, se non è stato compreso che è necessario andare a ridurre gli errori di sistema, è impossibile che la comunità audiofila possa comprendere l'iniquita della soluzione avs.

ale
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Re: Sistemi surround e ambiofonici

Messaggio da leggereda baby rattle » 12 apr 2010, 6:52

audiomagika ha scritto:All'epoca mi pare fosse coinvolto nell'operazione avs anche un mio cliente del quale ometto il nome, che pare commercializzasse questi sitemi; in realtà credo costruisse gli apparecchi che dovevano avere caratteristiche particolari... (?)
ascoltai credo uno dei primi sistemi, se non proprio il primo, dove non riscontrai alcun carattere di innovazione. I vecchi sistemi quadrifonici facevano pressocchè la stessa cosa proponendo una diversa grandezza dello spazio riprodotto e una diversa dilatazione delle esposizioni con uno stranimento della percezione indicibile.
Come dice Valter, se non è stato compreso che è necessario andare a ridurre gli errori di sistema, è impossibile che la comunità audiofila possa comprendere l'iniquita della soluzione avs.

ale



Io lo ascoltai a milano alla fiera aifai; a quei tempi non c'era tutta l'elaborazione relativa alle sequenze ed alla congruenza ma non ci voleva molto a percepire che trattavasi di "stranezza" pericolosa, il suono pioveva dall'alto, quando andava bene!

I fondamenti del sistema sono basati su quanto di più madornale si possa mettere in campo ovvero far emettere i segnali originari da più zone, addirittura posti alle spalle dell'ascoltatore, segnali manipolati o meno non ha importanta.

Manca a questi signori la minima cognizione del misero (porello che fine) minimo comune multiplo, per questo scrivo spesso che è in pericolo la stabilità dei logaritmi, altre stabilità sono evidentemente già compromesse.
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